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Come caricare correttamente i bagagli in auto in sicurezza

Hai mai pensato al noleggio?
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Con l’incedere della primavera e la sempre maggiore frequenza con cui si presentano le giornate di bel tempo, è naturale che molti avvertano il desiderio di andare in vacanza, e il pensiero inizi a vagare verso l’estate. Mentre i viaggiatori si approcciano alla scelta della meta e alla ricerca dell’alloggio, gli automobilisti pensano a come prepararsi alla partenza attrezzando correttamente la propria vettura. La macchina, infatti, è uno dei mezzi più quotati per compiere il viaggio estivo verso l’agognata destinazione, grazie ai considerevoli vantaggi che permette di sfruttare: consente di percorrere comodamente il tragitto, gestendo in autonomia le pause secondo le proprie necessità, e possiede un bagagliaio all’interno del quale si può caricare tutto ciò che occorre, senza che ci si debba preoccupare di un ingombro eccessivo dei bagagli o di far rimanere il loro peso entro una cifra massima. Tuttavia, l’operazione di carico delle valigie può nascondere alcune insidie alle quali non tutti pensano.

In questo articolo parleremo proprio di come si caricano correttamente i bagagli sull’auto: un tema importante, in quanto sottende una fondamentale questione di sicurezza, indipendentemente dalla durata del viaggio e dal chilometraggio da coprire.

Se vuoi evitare di doverti occupare di tutte le pratiche ed i costi di gestione dell'auto, puoi optare per la formula di noleggio a lungo termine.

Sommario:

Caricare i bagagli in sicurezza: cosa dice la legge

La prima cosa che occorre necessariamente sapere nel momento in cui ci si appresta a caricare la macchina con l’occorrente per la villeggiatura è che esiste, anche per questo, una precisa normativa contenuta nel Codice della Strada. Precisamente, nell’articolo 164 viene stabilita la necessità di rispettare alcune fondamentali condizioni, in modo da non compromettere la sicurezza alla guida, ovvero:

  • nessun oggetto né bagaglio deve ostacolare la perfetta visibilità del lunotto posteriore;
  • il veicolo deve poter rimanere perfettamente stabile senza sbilanciarsi lateralmente;
  • è vietato sovraccaricare la vettura;
  • non bisogna assolutamente e in alcun modo oscurare le targhe o le luci.

La pena per ciascuna infrazione consiste in una sanzione pecuniaria variabile tra gli 84 e i 335 euro, alla quale si aggiunge la decurtazione di tre punti dalla patente. Dopodiché, se si viene fermati per un controllo e viene riscontrato qualche problema con il carico, questo deve essere immediatamente sistemato in modo che le normative vengano rispettate, altrimenti si rischia una sospensione temporanea della patente di guida.

Caricare correttamente il baule posteriore: ecco come fare

L’operazione che si effettua quando si caricano i bagagli all’interno del baule dell’auto richiede una certa pianificazione per organizzare il peso in modo da distribuirlo omogeneamente su entrambi i lati. Si tratta di un’accortezza importantissima, che si rivelerà determinante affinché il veicolo mantenga la sua stabilità e le manovre si possano effettuare agevolmente. Ovviamente si consiglia di posizionare in basso le borse più pesanti e, se si deve portare con sé una gran quantità di valigie, trovare il posto perfetto per tutto può tramutarsi in una vera missione di incastri. Infatti è necessario pensare alla collocazione migliore per ciascun bagaglio in modo da ottimizzare lo spazio e riuscire a far rientrare tutto nel baule. Non solo, anche la distribuzione deve essere uniforme, in modo che le borse restino ben ferme e non vengano sballottate ovunque durante le curve, con il rischio di sbilanciare la macchina. Alcuni portabagagli sono muniti di ganci che servono appositamente per evitare queste eventualità. In tal caso, è consigliabile usarli.

Per fortuna molti automobilisti possiedono una vettura equipaggiata con un bagagliaio piuttosto spazioso, come quelle che si possono trovare negli annunci delle pagine dedicate alle offerte auto, come la seguente: https://www.facile.it/auto/risultati.html. Tuttavia, non tutti possiedono questa fortuna, e allora stipare tutto nel baule diventa complicato. Anche se lo spazio dovesse mancare, è essenziale non utilizzare la cappelliera per riporvi degli oggetti: questo gesto può esporre a numerosi e imprevedibili rischi, oltre all’intralcio della visuale sul lunotto posteriore. Ad esempio, può capitare che una frenata brusca catapulti in avanti i bagagli, mettendo in pericolo l’incolumità e la sicurezza dei passeggeri. Possono, invece, essere sfruttati i sedili, purché gli oggetti vi siano assicurati grazie alle cinture di sicurezza. Lo spazio sottostante le sedute può essere anch’esso utilizzato, ma gli eventuali oggetti devono essere bloccati facendo slittare le poltrone avanti o indietro.

Un altro punto imprescindibile riguarda l’equipaggiamento iniziale della macchina, che non deve mai essere asportato per fare posto ai bagagli. Nello specifico, stiamo parlando di triangolo, estintore, ruotino (o kit per la riparazione delle gomme, a seconda dei casi): questi non devono mai mancare, e devono trovarsi sempre a bordo del veicolo, in quanto sono vitali per la sicurezza e possono risultare essenziali per risolvere delle situazioni di necessità.

Portapacchi e box da tetto: come utilizzarli

Uno stratagemma per ampliare lo spazio a disposizione è rappresentato dal box da tetto, da preferirsi rispetto alla scelta del portapacchi, per via del rischio nettamente inferiore di perdere degli oggetti durante la marcia e della facilità con cui si può caricare e issare sul tetto. In più, certi modelli sono provvisti di una chiusura, funzionante con una chiave o un catenaccio, che incrementa ulteriormente il senso di sicurezza, consentendo di parcheggiare la vettura e allontanarsi durante le soste senza il timore che qualche malintenzionato possa rubare il contenuto.

Il portapacchi, invece, richiede una migliore organizzazione del suo spazio interno al momento di depositarvi gli oggetti, che devono essere collocati in modo da assumere una forma simile a una piramide. Infine il contenitore deve essere ancorato al tetto utilizzando delle cinghie appositamente progettate, che non devono quindi essere sostituite con altro. Soprattutto, si sconsiglia vivamente di impiegare degli elastici, che sono soggetti ad allungarsi se sottoposti a pressione.

Il gancio di traino

Premesso che, qualsiasi sia la soluzione scelta per guadagnare spazio, bisogna prestare attenzione, in caso si trasportino oggetti lunghi, a rispettare il limite consentito di sporgenza, che non deve superare i 3/10 del veicolo, esiste anche un altro sistema per trasportare dei bagagli extra, ovvero il gancio di traino, adatto soprattutto per le bici, ma che si può prestare anche per altre evenienze. Come accennato in precedenza, l’importante è assicurarsi che targa e fari non vengano coperti e risultino sempre visibili. Anche per questo tipo di accessorio esistono svariate tipologie, e orientarsi nella scelta può risultare inaspettatamente ostico. Questa non deve essere effettuata con leggerezza, in quanto rappresenta un punto fondamentale per la sicurezza. Ad esempio, è facile immaginare cosa potrebbe succedere si il gancio appena acquistato dovesse rivelarsi incompatibile con l’attacco della roulotte o con il carrello per la moto. Il rischio che il sistema si sganci o vada incontro a pericolose sbandate è dietro l'angolo, e non deve assolutamente essere corso, per salvaguardare la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada.

Come dicevamo, dunque, esistono molte differenti tipologie di ganci, ciascuna adatta a rispondere a esigenze diverse. Il primo tipo di suddivisione considera il modulo di aggancio e individua i seguenti gruppi:

  • sfera, quello più popolare e anche il più venduto, caratterizzato da un’appendice sferica che si incastra sotto il fermo dell’oggetto da trainare;
  • sfera a uncino, detta anche di tipo grifo, che si serve di ganci a occhiello oppure ad anello, che rendono un po’ più difficoltoso lo sgancio;
  • gancio di trazione, che non riguarda propriamente il tema vacanze, ma viene utilizzato soprattutto in ambito ferroviario.

Una seconda categorizzazione si può effettuare sulla base del tipo di estrazione, e in tal modo troviamo:

  • il gancio fisso, che coincide con la tipologia più economica, ma che prevede la necessità di tagliare il paraurti per poter essere installato. Deve infatti essere ancorato alla struttura dell’auto, e il suo smontaggio non è affatto semplice, in quanto richiede particolari attrezzi e parecchio tempo;
  • il gancio a scomparsa che, all’opposto, è il più costoso, ma anche il migliore da un punto di vista di complessità tecnica. La presenza di un apposito ingranaggio, infatti, lo rende invisibile alla vista, consentendogli di scomparire;
  • l’estraibile verticalmente, che rappresenta un buon compromesso, meno oneroso (ma comunque piuttosto dispendioso, e per questo poco popolare) e che non richiede di tagliare il paraurti;
  • l'estraibile orizzontalmente, che richiede il taglio di una parte di paraurti ma, a differenza del fisso, si estrae facilmente con una leva.

Al momento dell’acquisto del gancio di traino, verrà fornito, insieme allo strumento, un kit elettronico che include anche accessori svariati (bulloni, viti, fusibili, prese, cablaggi, una centralina elettrica). Infine, non si dimentichi quanto stabilito dal Codice della Strada riguardo il traino, che deve ricevere lo stesso trattamento di un vero e proprio veicolo, pertanto deve essere munito di illuminazione posteriore.

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