Cruise Control: Cos'è e Come si Usa
Le automobili moderne si sono rese protagoniste e portabandiera di un’incredibile impennata tecnologica, che ha rivoluzionato il modo di guidare in moltissimi aspetti. Non solo dalle vetture di ultima generazione ci possiamo aspettare ogni comfort e comodità, ma grandi miglioramenti hanno toccato anche l’aspetto che concerne la sicurezza, sia del conducente e dei passeggeri che si trovano con lui all’interno dell’auto, che di terzi e altri utenti della strada.
Sono davvero tantissimi i dispositivi ultramoderni progettati appositamente per ridurre in modo significativo i rischi che si possono incontrare nel corso di ogni tragitto, ma uno particolarmente diffuso e riconosciuto universalmente come tra i più utili, è il cruise control.
In questo articolo tratteremo in modo approfondito questo argomento, spiegando di cosa si tratta precisamente, come funziona, come deve essere utilizzato per massimizzarne l’efficacia, e quali sono i vantaggi (ma anche gli svantaggi) che derivano dal suo impiego.
Sommario:
- Come si aziona e come si disattiva il cruise control
- Il cruise control adattivo: che cos’è
- Cruise control: il suo utilizzo consente di diminuire i consumi?
- Vantaggi e Svantaggi del Cruise Control
Come si aziona e come si disattiva il cruise control
Iniziamo dal principio, con una definizione che identifichi in modo chiaro cosa intendiamo quando parliamo di cruise control. Come si accennava in precedenza, con questa espressione si indica un dispositivo di sicurezza installato su numerose auto moderne allo scopo di ridurre i rischi in cui si può incorrere durante la guida. Nello specifico, si tratta di uno strumento che permette al conducente di selezionare una determinata velocità e impostarla come andatura predefinita in modo che rimanga costante senza bisogno di dover tenere premuto il pedale dell’acceleratore. Letteralmente, infatti, questo termine può essere tradotto con "controllo di crociera". L’automatizzazione del mantenimento della velocità si rivela soprattutto utile per affrontare viaggi particolarmente lunghi e su determinati tipi di strada che non presentano fondamentali variazioni di inclinazione né curve. Ad esempio, il cruise control si rivela un valido aiuto in autostrada, se si vuole alleggerire la percorrenza e riposare il piede destro.
Nonostante sembri un espediente incredibilmente avanzato, la sua prima apparizione risale ben al 1957, e la sua introduzione si deve alla casa produttrice di automobili statunitense Chrysler.
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In realtà, il principio di funzionamento del cruise control è molto semplice: la sua funzione è attivabile semplicemente spingendo una leva posta a fianco del volante (solitamente la si trova sul lato sinistro). Una volta attivato il dispositivo, il conducente non dovrà fare altro che impostare la velocità che desidera mantenere come andatura predefinita, fino a che questa non verrà visualizzata sul computer di bordo. Una volta che l’avrà raggiunta, il cruise control penserà al resto. Nulla vieta di modificare questo dato in corsa, se ci si rende conto che si sta andando troppo piano o troppo veloce. In questo caso, basta regolarsi con i tasti + e -. In alternativa, si può accelerare e premere il tasto che reca la dicitura SET.
Quando poi si presenta la necessità di disattivare questa funzione, basterà premere il pedale dell’acceleratore, oppure quello del freno o della frizione, indifferentemente. Il cruise control cesserà istantaneamente di funzionare, e il controllo della velocità tornerà nuovamente nelle mani (o nei piedi) del conducente.
Il cruise control adattivo: che cos’è
Finora abbiamo parlato del cruise control tradizionale. Ora, invece, passiamo a illustrare il funzionamento della sua versione più complessa e articolata: il cruise control adattivo. La sua accensione può essere segnalata dalla sigla ACC (Adaptive Cruise Control è la corrispondente traduzione in lingua inglese).
La differenza sostanziale, rispetto al dispositivo classico, risiede essenzialmente nella capacità di accelerare e frenare all’occorrenza senza che si riveli necessario l’intervento del pilota, portando in tal modo il livello di automatizzazione a standard ancora superiori. Questa peculiarità è resa possibile da una specie di radar. Una volta installato nella parte anteriore della macchina, questo sensore è in grado di individuare e localizzare gli ostacoli che si possono presentare lungo il percorso. La velocità verrà così regolata di conseguenza, in modo da evitare collisioni e incidenti.
Inoltre, il cruise control adattivo emetterà un suono ben distinto all’interno dell’abitacolo, proprio in caso si presentino queste evenienze e vengano rilevati dei pericoli. Lo scopo è quello di avvisare il guidatore e metterlo sull’attenti, in modo che possa facilmente riacquisire il controllo del mezzo per risolvere la situazione in sicurezza. Questo non è previsto da un cruise control tradizionale.
Infine, un’ultima differenza, che costituisce allo stesso tempo un’opzione in più rispetto al cruise control classico, riguarda la possibilità, da parte del guidatore, di impostare non solo la velocità di percorrenza, ma anche la distanza di sicurezza da mantenere dal veicolo che precede il suo, sfruttando proprio il sistema di radar sul quale si basa il dispositivo.
Nei tempi più recenti, questo strumento è stato ulteriormente sviluppato e perfezionato, grazie alla possibilità di associarlo ad apposite telecamere che rilevano i limiti di velocità. In tal modo, il cruise control adattivo può stabilire l’andatura e regolarla in diretta conseguenza del rispetto di questi ultimi.
È comunque importante effettuare un’ulteriore distinzione: il cruise control, inclusi i modelli adattivi con tutte le loro opzioni aggiuntive e le possibilità tecnologiche che offrono in più rispetto a quelli tradizionali, costituisce un concetto ben distinto rispetto a quello della guida autonoma. Questo al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare e, di fatto, anche la nomenclatura ufficiale può portare a fare confusione. Le vetture che dispongono di un cruise control, infatti sono considerate come auto di livello 2 di guida autonoma. In realtà, si tratta di veicoli che possiedono uno o più dei cosiddetti ADAS. Questo acronimo (Advanced Driver Assistance Systems, ovvero Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida) si riferisce a tutti quei sistemi elettronici che supportano il guidatore in ogni momento della sua guida, aumentando il suo comfort e fornendogli un valido aiuto in situazioni di pericolo immediato o emergenza. Ma da qui a parlare di guida autonoma la strada è ancora lunga. Gli studi in questo settore sono ancora all’inizio del loro percorso, benché già molto promettenti.
Cruise control: il suo utilizzo consente di diminuire i consumi?
Si potrebbe pensare che, mantenendo una velocità costante che non sia suscettibile delle variazioni che inavvertitamente o meno imprimiamo, comporti come effetto collaterale un risparmio in termini di carburante e, perciò, di costi. In realtà questa supposizione è molto approssimativa e superficiale, e in certi casi può addirittura rivelarsi erronea. In linea di massima, infatti, l’unico vantaggio del cruise control consiste nel rendere meno pesante per il conducente la percorrenza di tratti particolarmente lunghi, evitandogli di tenere il piede incollato ininterrottamente al pedale dell’acceleratore. Questo non ha niente a che vedere con i consumi di carburante che, per lo più, rimangono invariati. Anzi, ci sono situazioni in cui questi risultano addirittura maggiori rispetto a quanto accadrebbe se fosse il conducente a determinare la velocità. Ad esempio, durante una salita, per mantenere la stessa velocità, il motore dovrà forzatamente aumentare il numero di giri, il che gli costerà una maggiore fatica e, di conseguenza, un maggiore consumo.
Vantaggi e svantaggi del cruise control
Come si spiegava in precedenza, il vantaggio più evidente del cruise control coincide anche con il preciso scopo per il quale è stato progettato, ed è rappresentato dall’aumento del benessere psicofisico del pilota alla guida della vettura. Sicuramente l’esperienza di guida risulterà più comoda, in quanto viene meno la costrizione di dover tenere premuto l’acceleratore per svariati chilometri. In questo modo si avrà la possibilità di concentrarsi maggiormente sulla strada e sul controllo del volante. Tuttavia, è anche fondamentale la consapevolezza di poter riprendere il comando completo della macchina semplicemente premendo un pedale qualsiasi. Sapere di poter disattivare il dispositivo in modo istantaneo, infatti, infonde un maggiore senso di sicurezza.
D’altra parte, non tutti i piloti tendono a concentrarsi maggiormente su quello che accade fuori. È molto forte, infatti, la tentazione di lasciarsi coccolare dalla comodità che il cruise control regala. Di conseguenza, più che rappresentare un deterrente per le distrazioni, questo dispositivo, purtroppo, può facilitarle, e necessita quindi di essere utilizzato con parsimonia e con la massima prudenza, esclusivamente nelle situazioni che lo richiedono davvero. In linea di massima, è consigliabile il suo utilizzo in autostrada, proprio perché spesso si mantiene senza volerlo una marcia costante e la strada non presenta particolari ostacoli. Nei tratti urbani, invece, che implicano numerose variazioni di velocità, oltre che potenziali brusche frenate o decelerazioni per l’alta probabilità di incrociare ostacoli, questo strumento non è adatto.
Nonostante il cruise control sia un dispositivo tecnologicamente avanzato e incredibilmente rivoluzionario per l'aiuto e l'assistenza che fornisce al conducente, sgravandolo dalla fatica della guida in certe situazioni, è comunque essenziale ricordare che nessuno strumento elettronico potrà mai sostituire l'occhio vigile, la prontezza di riflessi e l'esperienza del pilota umano.
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