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Visita medica patente: certificato anamnestico, costo, come funziona, dove farla

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Il conseguimento della patente di guida rappresenta un processo lungo e impegnativo da parte del candidato. Ma ciò non è da intendersi limitatamente agli esami da sostenere: infatti, la parte burocratica non è da trascurare, e prevede una serie di adempimenti e cavilli che è necessario tenere in considerazione. Ad esempio, prima che il candidato possa procedere a intraprendere l'iter che lo porterà al conseguimento del suo documento, dovrà dimostrare che versa in una condizione di salute che rispecchia i requisiti minimi per poter garantire una guida sicura, che non rappresenti un pericolo né per sé né per gli altri utenti della strada che incrocerà. Da qui la necessità di sottoporsi a una visita medica, che verrà effettuata seguendo alcuni step che più avanti verranno illustrati nel dettaglio.

In questo articolo parleremo proprio dell'adempimento di questo obbligo, che costituisce non solo una garanzia ma anche un obbligo normato dalla legge. Vedremo quali sono i passaggi da seguire sia per chi vi si approccia per la prima volta, sia per chi si trova in procinto della data di scadenza della patente e deve rinnovarla.

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Sommario

Il certificato anamnestico per la patente di guida: cos’è e a cosa serve

Prima di cominciare è bene sottolineare che l’obbiettivo della visita medica per la patente di guida è principalmente quello di effettuare un’attenta valutazione sulle capacità psicologiche e fisiche di un automobilista. In questo modo si avrà la certezza che questi non sarà un pericolo per tutti gli atri utenti della strada, pedoni compresi.
Questa visita medica è necessaria e pertanto anche obbligatoria, andrà quindi effettuata sia nel momento in cui si consegue la patente per la prima volta, sia quando questa andrà rinnovata una volta in scadenza.

Innanzitutto bisognerà recarsi presso lo studio del proprio medico di famiglia, che vi aiuterà a compilare il certificato anamnestico e, se risulterete idonei, lo rilascerà firmato e timbrato.
Tale certificazione serve ad attestare eventuali e diverse problematiche, come ad esempio:

  • eventuali problemi connessi al sistema cardiocircolatorio, a quello neurologico, oppure a quello endocrino;
  • la presenza di patologie tra le quali troviamo epilessia, diabete mellito, malattie a carico del sangue, delle articolazioni, o anche urogenitali;
  • possibili psicopatologie;
  • dipendenze da sostanze stupefacenti, psicotrope, o alcool;
  • problemi riguardanti l’udito o la vista.

Dopodiché si dovrà proseguire con la prenotazione di un’ulteriore visita, ovvero quella dal medico legale.
Tuttavia, ci sarà da prestare particolare attenzione alla durata del certificato anamnestico, in quanto la sua validità sarà pari a tre mesi a decorrere dalla data del suo rilascio, per cui il consiglio è quello di prenotare con anticipo questa seconda visita al fine di evitare che la certificazione scada.

Il controllo all’ASL nel contesto della visita medica per la patente

Una volta in possesso del precedentemente citato certificato anamnestico, sarà necessario recarsi presso un medico autorizzato dall’ASL o, alternativamente, in una scuola guida, oppure anche a tutta un’altra serie di dottori, come quelli che collaborano direttamente con il Ministero della Salute, agli ispettori medici appartenenti alle Ferrovie dello Stato, ai medici militari, della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco. Sono compresi anche tutti quei medici che prestano il loro servizio al Ministero del Lavoro.

Il medico scelto si occuperà innanzitutto del controllo del proprio certificato anamnestico, che quindi dovrà essere necessariamente valido, e in seguito effettuerà una visita dedicata al controllo di alcune capacità.</p>
Eseguirà quindi quanto segue:

  • la visita per il controllo dell’udito, nella quale si andrà a verificare che il futuro automobilista sia in grado di comprendere il senso di una conversazione che avviene ad almeno due metri di distanza;
  • la visita oculistica, che serve a stabilire la capacità del candidato. Questa deve essere pari ad almeno sette decimi.

Se gli esami effettuati rivelano dei parametri conformi ai criteri necessari per l’ottenimento o il rinnovo della patente di guida, il medico può stilare il certificato che attesta il possesso dei requisiti minimi per intraprendere una guida sicura.

Tuttavia, in alcuni casi, il dottore potrà imporre l’obbligo di guida con lenti, perciò deciderà se si dovranno indossare o meno gli occhiali, o eventualmente anche le lenti a contatto per condurre un veicolo in condizioni di totale sicurezza per sé stessi e per gli altri.

Ma cosa succede se una visita non viene superata? In caso si verifichi tale eventualità, bisognerà rivolgersi alla cosiddetta Commissione Medica Locale, o CML, che effettuerà una terza visita, indagando in modo più approfondito tutti quegli aspetti meno chiari emersi dalle visite precedenti.

Una volta che è stata comprovata l'idoneità alla guida, il candidato può profondere il suo impegno nel conseguimento della patente e iniziare eventualmente a cercare un veicolo che sia adatto alle sue possibilità.

Visita medica per la patente: quanto costa

A questo punto andiamo a scoprire quindi quali sono i costi per sostenere la visita medica che darà il permesso di ottenere o rinnovare la patente.Innanzitutto è bene specificare che non esiste un prezzo standardizzato, in quanto l’esborso sarà variabile a seconda del luogo in cui la visita verrà effettuata. Inoltre anche il costo del certificato anamnestico dipenderà totalmente dal proprio medico di base, ma generalmente l’ammontare totale sarà compreso tra un minimo di 30 e un massimo di 60 euro.

Rinnovo della patente: come e quando effettuare la visita medica

Spesso, quando è arrivato il momento di rinnovare la patente di guida, sarà la stessa autoscuola a organizzare la visita medica da sostenere direttamente presso la sede della stessa.
Per questo motivo vi sarà la possibilità di prenotare tale visita direttamente presso la scuola guida, così che il medico convenzionato possa effettuare la visita.
Il costo di questo controllo è comunemente pari a 60 euro circa, ma in ogni caso la tariffa è sottoposta a variazioni in base alla scuola.

I rinnovi sono da effettuarsi ogni 10 anni se il guidatore ha meno di 50 anni. Tuttavia, la cadenza diventerà più ravvicinata con l’avanzare dell’età, infatti il rinnovo della patente diverrà obbligatorio ogni 5 anni dal momento in cui l’automobilista abbia un’età compresa tra i 50 e i 70 anni. Dopodiché passerà a 3 anni quando il conducente avrà compiuti 70, e a 2 anni dagli 80 in poi.

La natura del controllo sarà sempre indirizzata alla verifica della vista, dell’udito e della capacità psicofisiche generali.

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