Asfalto a induzione: la nuova tecnologia che ricarica i veicoli elettrici
24 ago 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marianna S.
Una nuova tecnologia di asfalto a induzione che ricarica i veicoli elettrici: si tratta della Dynamic Wireless Power Transfer (DWPT), la tecnologia che consente ai veicoli alimentati elettricamente di ricaricare la batteria viaggiando su corsie apposite. L’idea è quella di introdurre un sistema di ricarica senza fili (wireless), fondato sui principi dell’induzione magnetica e già teorizzato nel lontano 1896 da Nikola Tesla. Scopri di più su Facile.it, leader nel confronto di offerte auto.
La ricarica avviene grazie ad un sistema di spire collocato al di sotto dell’asfalto, che trasferiscono ai mezzi l’energia di cui necessitano.
La nuova sperimentazione dell’asfalto a induzione è stata presentata a Chiari (BS) dal presidente dell’autostrada A35 Brebemi, Francesco Bettoni: in sostanza, viene posizionato un trasmettitore al di sotto del manto stradale, che andrà a generare un campo magnetico recepito da un ricevitore installato sul veicolo.
La rivoluzione?
L’asfalto a induzione rappresenta dunque una vera e propria rivoluzione del trasporto elettrico, se si considera che l’autonomia della batteria e i tempi di ricarica delle auto, sono due dei principali motivi per cui il mercato di questi veicoli non è ancora riuscito a sostituire quello delle più inquinanti macchine a combustione.
Il progetto di sperimentazione denominato "Arena del Futuro" è diretto da A35 Bremeni e Aleatica, ed è al momento quello allo stadio più avanzato in tutto il mondo. Fanno parte del progetto realtà come Iveco, Mapei, Pizzarotti, Stellantis, Politecnico di Milano, Electreon, ABB, Iveco Bus, Prysmian, Tim, Fiamm Energy Tecnology, Università di Roma Tre, Università di Parma, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco e Ministero dell’Interno.
Come funziona
Il sistema di pavimentazione stradale a induzione è composto da una serie di elementi, tra i quali asfalto, centraline, cavi, veicoli elettrici e connettività 5G, studiati in maniera tale da interagire tra loro.
Dai risultati dei primi test svolti nell’ambito del progetto Arena del Futuro, sono emersi dati piuttosto interessanti, che fanno prevedere diversi vantaggi derivanti dall’asfalto a induzione.
I vantaggi
Si ipotizza infatti che la ricarica generata da questo innovativo sistema, potrebbe garantire una maggiore efficienza energetica del veicolo, aumentandone l’autonomia.
Secondo una stima effettuata dai ricercatori inoltre, se la maggioranza delle infrastrutture a lunga percorrenza adottassero questa tecnologia, si potrebbe addirittura arrivare a ridurre le dimensioni delle batterie dei veicoli, e aumentarne la vita media, in virtù del fatto che si andrebbe ad evitare il fenomeno dei picchi di ricarica.
Oltre ai vantaggi appena citati ve ne sarebbero altri, come ad esempio l’ottimizzazione dei tempi di viaggio grazie alle soste più brevi, ma anche il fatto di poter sfruttare i ricevitori e i trasmettitori, assieme al 5G e all’intelligenza artificiale, per lo scambio di dati utili alla sicurezza stradale lungo tutto il percorso, con un conseguente aumento della stessa.
I Paesi che puntano sulla stessa tecnologia
Anche in altre parti del mondo hanno iniziato a sperimentare l’asfalto a induzione, seppur in maniera diversa e più limitata.
In Corea del Sud ad esempio, dove due servizi di navetta bus utilizzano a scopo dimostrativo questa nuova tecnologia, ma anche in Belgio e in Germania.
Tutto farebbe supporre dunque che la tecnologia Dynamic Wireless Power Transfer potrebbe portare alla svolta decisiva nel passaggio ad una mobilità ecosostenibile.
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