Taxi volanti a Roma, Torino e Milano dal 2025?
11 apr 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Raffaele D.
Addio traffico automobilistico, arrivano i taxi volanti. È il nome in gergo con cui vengono chiamati i volocity, velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale simili agli elicotteri ma che a differenza di questi non fanno rumore, non inquinano e possono atterrare ovunque, o quasi. La sperimentazione è già iniziata e nel giro di pochi anni li vedremo volteggiare nei cieli di Roma, Torino, Milano e altre città. Facile.it, miglior comparatore dei più recenti modelli di auto, spiega cosa ci attende tra qualche anno.
Le caratteristiche dei taxi volanti
I taxi volanti, volocity, eVTOL, taxicotteri o in qualunque modo si preferisca chiamarli fanno parte della cosiddetta mobilità verticale, un settore ancora di nicchia ma che potrebbe rivelarsi determinante nella transizione ecologica verso un futuro a emissioni zero. Questi velivoli, infatti, sono in grado di svolgere lo stesso servizio di taxi e autobus ma in minor tempo, senza temere il traffico e soprattutto senza inquinare l’aria. E, sorpresa, a prezzi competitivi per l’utenza. Ad esempio si stima che il volo dall’aeroporto torinese di Caselle al complesso industriale OGR potrebbe costare circa 45 euro, una tariffa non troppo lontana da quella necessaria per una corsa in taxi ma con un notevole risparmio di tempo: appena 4 minuti contro 25.
Taxi volanti a Roma per il Giubileo 2025
Come detto Torino è tra le città italiane candidate a ospitare i primi servizi di linea dei taxi volanti, insieme a Roma in occasione del Giubileo del 2025 e a Milano e Cortina per le Olimpiadi invernali 2026. Per andare in volocity dall’aeroporto di Fiumicino al centro della Capitale ci vogliono soltanto 20 minuti, lo stesso tragitto in taxi ne richiede decisamente di più, specie se c’è traffico (come spesso accade). Gli attuali modelli hanno 18 rotori, possono trasportare fino a 200 kg, viaggiano a 110 km/h e per atterrare necessitano di aree predisposte che però richiedono meno spazio degli eliporti e non producono lo stesso inquinamento acustico, oltre che ambientale. Al momento il principale difetto da limare riguarda l’autonomia della batteria, che è di soli 35 minuti. Comunque sufficienti per coprire tra i 50 e i 55 km.
Mobilità verticale: un mercato da 65 miliardi di dollari
Naturalmente le società che sviluppano questi velivoli elettrici (la più importante è la startup tedesca Volocopter, nella quale ha investito anche l’italiana Atlantia, ma ce ne sono diverse altre) stanno lavorando per realizzare modelli sempre più efficienti e che allo stesso tempo siano alla portata di tutti. Insomma, l’obiettivo non è creare dei prototipi da esposizione ma dei mezzi per la pubblica utilità. "Per far sì che questo settore diventi rilevante sia dal punto di vista economico che sociale", ha confermato l’AD di Porsche Consulting al Vehicle and Trasportation Technology Innovation Meeting, "si deve raggiungere una scala tale da permettere a tutti di utilizzare i volocity come oggi si utilizza un taxi". Sarà forse per questo che negli ultimi quattro anni sono stati investiti 6 miliardi di dollari in progetti di questo tipo. Cifra congrua considerando che secondo alcune stime il mercato della mobilità verticale valle all’incirca 65 miliardi.
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