Bollo auto: scadenze, esenzioni, riduzioni e tutte le modalità di pagamento in Campania
La tassa che molti conoscono con il nome di bollo auto, divenuta da tempo una competenza regionale, è l’importo annuale da pagare per ognuno degli automezzi che si possiedono. Trattandosi di un’imposta di proprietà, deve essere pagata per il solo fatto di detenere un’auto, sempreché non si rientri in una delle categorie per le quali il legislatore ha previsto le specifiche esenzioni illustrate nel seguito.
Malgrado quanto si possa apprendere da fonti non ben documentate, esiste dunque una sola possibilità per evitare il pagamento di questa tassa: perdere la disponibilità del veicolo in modo dimostrabile, tramite cessione, demolizione o a seguito di furto.
Sommario:
- Bollo 2022: scadenze e novità in Campania
- Bollo auto: impatto ambientale e agevolazioni fiscali
- Bollo auto: altre esenzioni in Campania
- Calcolo e verifica del bollo: un esempio
- Come si paga il bollo auto in Campania
- Sanzioni di tardato pagamento
Sebbene, al netto delle suddette esenzioni, il bollo auto si configuri come una tassa universale, tuttavia il suo importo è strettamente dipendente dalle caratteristiche di impatto ambientale dell’automezzo; per calcolare il quale si richiedono due parametri fondamentali: potenza massima espressa in kW e classe ambientale, rappresentata da un parametro variabile tra Euro 0 ed Euro 6. Queste due informazioni individuano l’impatto ambientale di qualunque mezzo dotato di motore a combustione interna e possono essere ricavati da uno dei seguenti documenti che accompagnano il veicolo fin dalla sua prima immatricolazione:
- libretto di circolazione;
- certificato di proprietà;
- documento unico di circolazione, recentemente introdotto.
Il perché di questa modalità di calcolo appare più chiaramente se si considera che in tempi recenti la legislazione comunitaria ed italiana ha via via recepito con sempre maggiore convinzione le diffuse istanze di maggiore salvaguardia dell’ambiente, sia rispetto all’aria nelle città sia rispetto al globale problema del cambiamento climatico.
Sulle ricadute fiscali dell’impatto ambientale di ogni auto e su come risparmiare grazie ad esse, torneremo nei paragrafi seguenti, prima degli esempi di calcolo del bollo che saranno forniti nel paragrafo relativo.
Bollo 2022: scadenze e novità in Campania
Non essendo stato confermato il Cashback di Stato anche per 2022, l’unica possibilità per vedersi riconoscere un rimborso parziale del pagamento del bollo auto consiste nell’utilizzare una carta di credito che preveda un tale meccanismo cashback, per iniziativa della banca emettitrice o della società che la gestisce. Si consiglia di rivolgersi all’assistenza clienti del proprio istituto di credito per un’eventuale conferma.
Al netto delle possibili esenzioni totali, i cui dettagli saranno forniti nei successivi paragrafi, chiunque in Campania è tenuto a saldare l’intero importo del primo bollo auto entro lo stesso mese d’immatricolazione; se l’immatricolazione è avvenuta negli ultimi 10 giorni del mese, la scadenza del primo bollo slitterà alla fine del mese seguente. Tuttavia, il rinnovo annuale sarà sempre pagato entro il mese corrispondente a quello d’immatricolazione.
Bollo auto: impatto ambientale e agevolazioni fiscali
Se l’ammontare del bollo cresce con l’entità dell’impatto ambientale del veicolo, i fattori che determinano e quantificano questo impatto sono la potenza e la classe ambientale del propulsore che ha in dotazione: sono questi i due parametri principalmente responsabili dell’inquinamento prodotto durante la marcia e da essi dipenderà, di conseguenza, l’importo del bollo da pagare.
La valutazione di impatto ambientale è sempre più presente nell’odierna vita quotidiana per ragioni che anno dopo anno trovano nuovi spazi su tutti i media: i consumatori hanno compreso che le proprie scelte hanno conseguenze complessivamente determinanti, tanto sulla qualità dell’ambiente urbano quanto sul cambiamento climatico globale tuttora in corso. Un tema che merita un minimo di approfondimento, per le conseguenze che è destinato ad avere sia sul mercato dell’auto che sulla sua fiscalità.
Dall’impatto alla classe ambientale
Il fondamentale parametro di impatto ambientale si misura in termini di anidride carbonica rilasciata per ogni chilometro di marcia, ovvero in grammi di CO2/km; più il propulsore è potente, più CO2 e altri inquinanti produrrà durante la marcia. Va da sé che con l’obsolescenza, accelerata da una manutenzione inadeguata e non rispondente alle direttive del costruttore, a parità di potenza si inquinerà di più.
Viceversa, i veicoli dotati di un propulsore di ultima generazione, possono vantare un impatto ambientale ridotto perché emettono molta meno CO2.
Se le motorizzazioni datate e inquinanti hanno classe ambientale non superiore a Euro 3, quelle più recenti partono da Euro 4 e raggiungono il valore Euro 6. Oggigiorno, tra le auto in vendita, si trovano sempre più occasioni di vetture dotate di tali moderni motori di classe ambientale uguale o superiore a Euro 4.
Ecofriendly è meglio, anche grazie a sconti ed esenzioni
I modelli di auto ibride, più recenti ed ecologici, riservano spesso sconti in grado di abbattere il costo iniziale, permettendo poi di recuperare la differenza rispetto a una vettura con esclusivo motore a scoppio grazie a minori consumi e costi di manutenzione, oltre che grazie a riduzioni ed esenzioni.
In Campania queste auto con alimentazione benzina-elettrica o benzina-idrogeno, sono esentate dal pagamento del bollo per i primi 3 anni, che salgono a 5 in caso si possa rottamare una vecchia vettura di classe ambientale compresa tra Euro 0 ed Euro 4.
Viceversa, le vetture omologate per un’alimentazione esclusiva a GPL/Metano pagano solo il 25% del bollo, una riduzione che scende dal 75% al 50% nel caso di modelli con alimentazione ibrida benzina – GPL/Metano, come gli esemplari di questa selezione di auto km 0.
Certamente le vetture dotate di motore elettrico si confermano le uniche a impatto ambientale locale virtualmente nullo, il che assicura, in ragione di un costo iniziale superiore, un’esenzione totale per i primi 5 anni di bollo auto, che salgono fino a 7 anni in caso di rottamazione di un’auto da Euro 0 a Euro 4. Trascorso questo periodo iniziale, si pagherà solo il 25% di quanto paga un’auto Euro 6 di pari potenza ma con motore endotermico. Una fiscalità vantaggiosa riservata alle motorizzazioni a impatto ambientale ridotto o nullo.
Bollo auto: altre esenzioni in Campania
Al fianco delle agevolazioni fiscali ecologiche, in Campania restano comunque disponibili le più tradizionali esenzioni riservate ad alcune categorie di vetture e utenti:
- usufruiscono di esenzione automatica i veicoli ultratrentennali, in base alla data di prima immatricolazione; non si presenta domanda alcuna, ma si perde l’esenzione se il mezzo viene adoperato in ambito professionale;
- i veicoli utilizzati da utenti disabili continuano a godere di esenzione totale se il mezzo è di cilindrata inferiore a 2000 cc benzina o 2800 cc diesel; esenzione possibile solo a seguito di espressa domanda, dell’utente o di un familiare che lo ha fiscalmente in carico, da indirizzare a:
Regione Campania
Direzione Generale per le Risorse Finanziarie
U.O.D. Tasse Automobilistiche Regionali
Centro Direzionale Isola C5
80143 Napoli
e presentare presso uno dei presidi territoriali dell’ACI.
Calcolo e verifica del bollo: un esempio
Per sapere a quanto ammonta l’importo del bollo auto si può procedere con un semplice calcolo che faccia uso della tabella seguente:
Classificazione Ambientale Bollo Auto per KW di potenza
- Euro 0 3.00 €/kW fino a 100 kW + 4.50 €/kW per ogni kW supplementare
- Euro 1 2,90 €/kW fino a 100 kW + 4,35 €/kW per ogni kW supplementare
- Euro 2 2,80 €/kW fino a 100 kW + 4,20 €/kW per ogni kW supplementare
- Euro 3 2,70 €/kW fino a 100 kW + 4,05 €/kW per ogni kW supplementare
- Euro 4-5-6 2,58 €/kW fino a 100 kW + 3,87 €/kW per ogni kW supplementare
Ipotizziamo di voler calcolare il bollo per due vetture della medesima potenza di 80 kW, la prima di classe Euro 3 e la seconda di classe Euro 6.
Nel primo caso andremo a pagare un bollo che costerà 2.70 € per ogni kW di potenza, per un totale di 2.7 x 80 = 216.00 €. Nel secondo caso, per una vettura Euro 6, pagheremo un bollo di 2.58 x 80 = 206.4 €. Una differenza che tuttavia crescerebbe di molto se la seconda vettura è ibrida gas/benzina, con un bollo ridotto al 50% e pari a 103.2 €. Nel caso di un auto alimentata esclusivamente a GPL/Metano, l’importo si dimezzerebbe ulteriormente, fino a 51.60 €.
Sebbene in misura minore rispetto al risparmio su consumi e manutenzione, anche il bollo auto contribuisce ai vantaggi economici garantiti dalle vetture più ecologiche.
Qualora si fosse già in possesso di targa, data di immatricolazione e potenza del mezzo, si può calcolare il valore del bollo auto direttamente sul ACI: cliccando il pulsante Bollo Auto sulla homepage e in seguito sul pulsante Calcola il bollo, si avrà modo di inserire i dati richiesti e ottenere il medesimo importo esatto.
Come si paga il bollo auto in Campania
A seguire l’elenco delle modalità di pagamento del bollo auto in Campania:
- pagoBollo ACI, servizio di pagamento Bollonet disponibile sul sito ACI;
- delegazioni territoriali ACI;
- Poste Italiane, pagamento online e attraverso gli altri canali resi disponibili;
- punti vendita Lottomatica;
- banche e altri operatori aderenti all’iniziativa PSP, tramite applicazione home banking, ATM e altri canali resi disponibili dall’istituto;
- agenzie disbrigo pratiche autorizzate dalla Regione Campania;
- punti Mooney;
- agenzie Sermetra.
La Regione Campania ha infine attivato anche la possibilità di domiciliazione bancaria diretta, garantendo una riduzione del 10% e una commissione di 1,00€.
Si procede online e in seguito si consegna il modulo compilato e firmato presso la propria banca. In caso di impossibilità a procedere online ci si può rivolgere a una circoscrizione territoriale ACI per ottenere copia del modulo, che, compilato e firmato, si consegnerà alla propria banca e si invierà in copia all’indirizzo:
Regione Campania
Casella Postale 58
U.P. ROMA TIBURTINO SUD
Viale Palmiro Togliatti, 1505
00155 Roma
La richiesta di domiciliazione bancaria deve pervenire in Regione entro il 15 del mese precedente la scadenza.
Sanzioni di tardato pagamento
Come in tutte le altre regioni anche in Campania sono previste, in seguito a tardato pagamento, le seguenti sanzioni:
- 0.1%, per ogni giorno di ritardo, più l’interesse legale giornaliero, se si paga entro 15 gg dalla scadenza;
- 1.5% più l’interesse legale giornaliero, entro 30 giorni dalla scadenza;
- 1.67% più l’interesse legale giornaliero, entro 90 giorni dalla scadenza;
- 3.75% più l’interesse legale giornaliero, se si paga entro un anno dalla scadenza.
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