Cambio gomme: quando e come va effettuato
La sicurezza a bordo dell'auto è fortemente condizionata dallo stato e dalla qualità degli pneumatici con cui il veicolo è equipaggiato. Le gomme dell'automobile sono, infatti, l'unica parte del mezzo a entrare in contatto diretto con il manto stradale, quindi è fondamentale che le loro condizioni siano perfette, onde garantire l'aderenza al suolo in ogni situazione e la perfetta stabilità del veicolo. Per massimizzare l'efficienza dell'auto è bene sostituire periodicamente gli pneumatici, anche qualora non presentino particolari segni di usura.
Sommario:
Dopo quanti chilometri va effettuato il cambio gomme?
Pur non esistendo un esatto numero di anni o uno specifico numero di chilometri dopo i quali sostituire gli pneumatici, si consiglia di effettuare il cambio gomme dopo sei anni dalla data di produzione delle stesse, dato che è riportato sulla spalla dello pneumatico, o percorsi 60 mila chilometri, fermo restando che si tratta di raccomandazioni e non di obblighi imposti dal codice della strada. La data di produzione riveste una certa importanza, poiché lo pneumatico invecchia anche nel caso in cui venga utilizzato solo occasionalmente o addirittura anche in caso di non utilizzo. Sempre per quanto riguarda la durata dello pneumatico, è difficile stabilire un riferimento chilometrico attendibile, in quanto il logorio della gomma dipende da fattori quali la manutenzione, lo stile di guida, il luogo di conservazione dell'automobile, il carico e lo stato delle strade prevalentemente percorse.
Cosa dice il Codice della Strada sullo spessore del battistrada?
Per quanto concerne l'aspetto legale, il codice della strada stabilisce che lo spessore del battistrada dello pneumatico non deve scendere sotto il limite di 1,6 mm. Qualora il conducente del mezzo venga sorpreso a circolare con gomme con un battistrada inferiore alla soglia minima, risulta passibile di una sanzione amministrativa che va dagli 80 ai 318 euro.
Per verificare l'altezza del battistrada non occorrono particolari strumenti, poiché i moderni pneumatici sono dotati di appositi indicatori di consumo, rappresentati da alcuni intagli, attraverso i quali è facilmente verificabile se si è in regola con le normative. Si raccomanda, comunque, di sostituire gli pneumatici ben prima che lo spessore del battistrada raggiunga la soglia minima.
Altri sintomi che indicano che è arrivata l'ora di cambiare le gomme
Vi sono altri fattori che suggeriscono il cambio gomme, come l'eccessiva durezza delle stesse o l'irregolarità della forma dello pneumatico. Gomme con battistrada eccessivamente consumato, troppo rigide o deformate costituiscono un serio pericolo per la circolazione e per la propria incolumità, poiché potrebbero causare la perdita del controllo della vettura, soprattutto in caso di terreno bagnato, e richiedere spazi di arresto ampiamente superiori a quelli standard.
Se uno pneumatico risulta forato o tagliato, anche solo superficialmente, è bene far visionare il danno da un professionista del settore, il quale è in grado di valutare lo stato della gomma e suggerire se sostituirla o meno.
La legge obbliga a equipaggiare l'auto con pneumatici della stessa marca, modello e misura per ogni asse, quindi in caso di sostituzione di una sola gomma per motivi dovuti a una foratura, a un taglio o a un'esplosione, bisogna acquistarne una identica a quella presente sul medesimo asse.
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