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Come controllare i chilometri di una vettura usata e quali accorgimenti seguire

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Tra le auto in vendita spesso è possibile trovare macchine usate o invendute, ottimi affari per chi punta al risparmio e non ha un budget elevato.
Esistono varie attrezzature per verificare il numero effettivo di chilometri percorsi da una macchina usata. Risulta essere una procedura importante, in quanto lo schilometraggio è un trucchetto molto diffuso e praticato da coloro che vendono l'usato, mentre i compratori penseranno di acquistare una vettura che ha percorso poca strada.
Gli strumenti servono appunto a scongiurare eventuali truffe e a scegliere in modo consapevole. Esaminare e fare una valutazione su un'auto usata è un'operazione complessa.
Dal punto di vista estetico, è piuttosto semplice rinnovarla, risistemando il motore e passando della cera sulla carrozzeria.
Se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti la soluzione migliore è quella di rivolgersi ad un centro specializzato, il cui personale può sicuramente essere d'aiuto con le competenze possedute e le strumentazioni adeguate.

Sommario:

Come verificare i chilometri effettivi

Per scoprire i reali chilometri che un'auto usata ha percorso, è necessario recarsi presso il Portale dell'Automobilista, un sito web gratuito e ricco di informazioni, grazie al quale si possono scoprire eventuali truffe.
Occorre riportare il tipo di vettura e il numero di targa, avendo modo anche di risalire alla revisione più recente svolta nelle officine qualificate o alla Motorizzazione Civile.
Ci sono delle normative vigenti che sanciscono che la revisione debba essere effettuata anche per tutte le tipologie di veicoli e che deve essere introdotto il cosiddetto certificato di revisione, che riporta i chilometri veri e i test svolti sul motore e sulle gomme in occasione del controllo periodico.
I dettagli contenuti in esso sono molti e costituiscono un utile punto di riferimento per analizzare le macchine usate.
Inoltre, è consigliabile l'intervento del meccanico, che valuterà le condizioni delle varie componenti dell'automobile (come lo sterzo, il cambio e la frizione) e i suoi elementi interni ed esterni. Inoltre, per testare l'efficienza del veicolo, c'è la possibilità di richiedere al proprietario un breve test di guida su strada.

Truffe dei venditori di auto usate

Molto spesso ci sono dei venditori disonesti che offrono macchine usate ad una cifra più alta rispetto a quella di mercato. Il prezzo è stabilito da essi, ma per capire il vero valore di un veicolo si considerano vari fattori, come il chilometraggio.
In questo caso la variazione della conta può giocare un ruolo fondamentale, in quanto una fregatura può aumentare il prezzo finale. Un esempio è il caso di una vettura che ha percorso realmente 100 mila chilometri e passa a 50 mila.
Una volta che viene scoperta tale truffa, al venditore sono applicate delle sanzioni che possono partire da 50 euro e arrivare a 1550 euro per le situazioni più gravose, che prevedono anche da 1 a 5 anni di reclusione.

Il caso dei chilometri scalati

Se si è sicuri che i chilometri che l'auto di seconda mano ha effettivamente fatto sono stati scalati, si può risolvere la problematica in diversi modi.
Innanzitutto il compratore potrà denunciare la situazione alle forze dell'ordine, essendo la parte lesa.
Non è una buona idea chiudere un occhio e tenere il veicolo a causa della spesa iniziale più alta del suo valore effettivo e della cifra che si spenderà nel mantenerla. Infatti, ha consumi di carburante più alti e la manutenzione ha un costo maggiore. Per prima cosa bisogna spedire una lettera di diffida, che informi il lesore di essere ricorsi a metodi legali.
Dunque, si può proseguire nella via civile, rivolgendosi al tribunale con la possibilità di ottenere la risoluzione del contratto o la diminuzione del prezzo, oppure nella via penale, consistente nella denuncia verso il venditore truffatore per frode contrattuale.
Un'ulteriore alternativa è quella di affidarsi all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, un organo idoneo ad emettere multe.

Come procedere in caso di truffa

Come accennato in precedenza, si può ricorrere a più vie, in riferimento anche alla situazione. Nel caso di scadenza della garanzia, è sempre possibile richiedere la risoluzione del contratto di vendita.
In particolare, la garanzia legale ha una copertura totale dei veicoli, sia di quelli nuovi sia di seconda mano. Questo prevede che il venditore si prenda in carico possibili riparazioni o cambi di pezzi.
Inoltre, entro 5 anni il compratore può richiedere lo scioglimento della compravendita, percorrendo di conseguenza la via civile e citando in giudizio il venditore.
Da questo processo si pretende la risoluzione del contratto, che consiste nella riconsegna del bene e della somma di denaro versata, oppure la diminuzione del pagamento, che prevede la restituzione del valore risultante dalla differenza tra il valore reale e quello pagato.
Altro modo per procedere è denunciare il venditore entro 3 mesi da quando si è venuti a conoscenza della truffa presso i Carabinieri, la polizia o la Procura della Repubblica. Una volta avviato il processo, si stabilirà la consistenza del risarcimento del danno.
Infine, si può ricorrere al Garante della Concorrenza (senza alcun termine di prescrizione), che si muoverà per emettere le sanzioni previste, che partono da 5000 fino a 5 milioni di euro. Ciò ovviamente dipende dall'entità e dalla gravità della lesione.

Come evitare un cattivo affare

Esistono diversi accorgimenti per evitare affari fraudolenti, come il controllo dei chilometri veramente effettuati.
Innanzitutto, può essere una buona strategia rivolgersi a concessionari noti, con i quali si ha maggiore sicurezza, e chiedere di vedere il libretto del veicolo, grazie al quale si potrà confrontare l'età della macchina e i chilometri riportati dal venditore.

Inoltre, è buona norma visionare pure le recensioni e i forum su internet, che contengono delle informazioni utili e dettagliate. Non è consigliabile credere ad annunci pubblicitari, che dichiarano che l'auto usata è in perfette condizioni o è stata usata pochissimo, poiché non sussistono delle affermazioni che rivelino l'effettiva condizione.

Tuttavia, è bene diffidare anche di coloro che pubblicano su internet foto di vetture di seconda mano con la targa coperta (potrebbe essere un modo per ostacolare eventuali indagini sul veicolo) e di chi imposta prezzi eccessivamente bassi. In questo caso può risultare utile un confronto con altre macchine aventi lo stesso modello e anno di produzione. Poi si deve prestare attenzione anche al metodo di pagamento richiesto: è più sicuro pagare tramite un assegno circolare, piuttosto che un bonifico su conto estero.

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