Freni che Fischiano: Cosa Fare?
I freni e l’impianto di cui essi fanno parte svolgono una funzione ben più importante del semplice decremento della velocità: rappresentano il primo fondamentale sistema di sicurezza del quale ogni vettura è equipaggiata e, in certi casi, possono essere dei veri e propri salvavita, che permettono di evitare collisioni e incidenti anche gravi. Per questo motivo la loro manutenzione merita, da parte del proprietario della macchina, una speciale meticolosità.
È essenziale prestare attenzione al presentarsi dei segni di malfunzionamento anche più lievi, ad esempio il comune fischio che talvolta si sente durante una frenata mentre si è in marcia. I motivi che possono causare questo rumore fastidioso possono essere i più disparati, ma di certo sono il segnale che lo stato dell’impianto frenante presenta un’anomalia, e talvolta i problemi in questione possono rivelarsi gravi, fino a compromettere la guidabilità del mezzo, la sua responsività ai comandi impressi dal conducente, e anche la sicurezza di quest’ultimo, dei passeggeri che viaggiano con lui, e quella degli altri utenti della strada.
In questo articolo cercheremo di esplorare a fondo le possibili cause del fischio dei freni, e vedremo quali sono le migliori soluzioni da mettere in atto per risolvere l’inefficienza, eliminare il rumore e tornare a circolare senza pensieri.
Sommario:
- Come funzionano i freni
- Come capire il livello di usura delle pastiglie
- Il fischio dei freni: le possibili cause
- Consigli pratici sulla manutenzione
Come funzionano i freni
Una delle cose da capire, sia che ci si stia rivolgendo per l'acquisto della propria auto al mercato delle auto usate o al mercato delle auto km 0 è capire come funzionano le parti meccaniche delle auto in offerta che si tengono d'occhio. Iniziamo dalle prime basi, che riguardano il funzionamento dei freni e il modo in cui svolgono il loro compito. Questo sarà utile per spiegare cosa non funziona quando si sente quel fischio penetrante e come si può, di conseguenza, intervenire.
Nelle automobili, sono le pastiglie a mettere in atto l’azione frenante, imprimendo una pressione variabile sui dischi del freno. A livello pratico, quando il conducente della vettura preme il pedale per decelerare, le pastiglie entrano in azione, spingendo in concomitanza con le ganasce, che a loro volta stringono i dischi. Si crea un attrito crescente, in proporzione a quanto a fondo viene pigiato il pedale, che rallenta la marcia della vettura fino, a seconda delle esigenze, all’arresto totale.
Cerchiamo ora di visualizzare quante volte, percorrendo il nostro tragitto giornaliero, eseguiamo il gesto della frenata. Con ogni probabilità molte, specialmente se pensiamo a quando dobbiamo attraversare dei tratti urbani, magari nelle ore di punta. È quindi facile immaginare quanto sia facile che le pastiglie dei freni, sottoposte più e più volte alla forza di attrito, possano andare incontro rapidamente ad un processo di usura e deterioramento. In effetti, questa componente dell’impianto dovrebbe essere sostituita regolarmente per evitare un consumo eccessivo. Quando si opera la sostituzione, è bene effettuarla su tutta l’asse della macchina, quindi le pastiglie (ma anche le guarnizioni dei freni) devono essere cambiate sia sul lato destro che sul sinistro. In questo modo si evita che si creino squilibri che potrebbero rivelarsi pericolosi, facendo sbandare la vettura nel corso della frenata. In più, ovviamente è consigliabile utilizzare delle componenti nuove che rechino lo stesso marchio di fabbrica, in modo che ne siano garantite compatibilità e buona qualità.
Come capire il livello di usura delle pastiglie
Abbiamo parlato di sostituzione che deve essere effettuata con una certa cadenza, ma come possiamo capire quando è il momento giusto per montare delle pastiglie per i freni nuove?
Fortunatamente la struttura e la conformazione del nostro mezzo ci vengono incontro, consentendoci di effettuare un’ispezione senza bisogno di smontare alcunché oltre alle ruote. Le pastiglie, infatti, sono collocate su delle pinze che presentano sulla superficie un apposito foro di ispezione, che ci consente di guardare attraverso per verificare lo stato di salute di questi elementi fondamentali, su entrambi i lati del disco. A questo punto, basterà guardare se lo spessore delle pastiglie è diminuito in modo considerevole da quando sono state montate. Il più delle volte, come dicevamo, è necessario sollevare l’auto con un cric e asportare le ruote, ma per i fortunati possessori di certe vetture moderne con i cerchi in lega di alluminio, questo controllo è ancora più semplice, e può avvenire dall’esterno, con la macchina a terra.
Inoltre, sempre su queste auto, è possibile essere avvisati che il deterioramento delle pastiglie ha raggiunto un punto limite oltre il quale può essere ridotta l’efficienza dell’impianto frenante tramite una spia apposita che si illumina di giallo-arancio. Il messaggio veicolato è che lo spessore delle pastiglie è diminuito fino ad un livello critico, e dal momento della comparsa della spia si hanno a disposizione circa altri 1.000 chilometri di percorrenza per cambiarle in completa sicurezza.
Infine, come dicevamo in apertura di questo articolo, il classico stridio che a molti sarà capitato di sentire durante una frenata, è un segnale inequivocabile che qualcosa non funziona più a dovere, e anche in questo caso, come in quello della spia, è raccomandabile sostituire le pastiglie entro i prossimi 1.000 chilometri di marcia.
Il fischio dei freni: le possibili cause
Vediamo ora cosa può provocare questo rumore tanto fastidioso. In linea di massima, le possibilità più comunemente diffuse sono essenzialmente due. La prima, di cui abbiamo parlato sopra, è un attrito eccessivo tra le pastiglie ormai consunte e il disco del freno. In alternativa, se le pastiglie sono nuove e ancora ben spesse, può darsi che lo stridio sia dovuto a determinate condizioni atmosferiche esterne che agiscono su alcune componenti meccaniche del sistema frenante alterandone il funzionamento. La responsabile principale è generalmente l’umidità, che sia data da neve e ghiaccio o dall’afa estiva.
Lo sfregamento delle pastiglie
Analizziamo ora il primo caso, quello in cui il fischio ha un’origine da un problema meccanico all’impianto frenante. Come dicevamo, pastiglie troppo assottigliate sfregano contro il disco producendo un rumore sgradevole, che risulta particolarmente evidente in determinate situazioni. Ad esempio, se capita di percorrere un tratto molto inclinato in discesa, la macchina acquista velocità, e di conseguenza si frena per contrastare questo effetto. L’attrito tra disco e pastiglie potrebbe allora essere così accentuato da cristallizzare la superficie delle seconde. Questa, a sua volta, può alterare la struttura del primo, fino a causarne l’ovalizzazione. Si tratta di una situazione limite, ma per evitare che si verifichi con troppa frequenza, è consigliabile prestare un’attenzione ancora maggiore alle componenti dell’impianto frenante, controllando più spesso di quanto si farebbe normalmente le condizioni di usura delle pastiglie.
Occorre precisare, inoltre, che anche nel caso in cui le pastiglie siano fresche di sostituzione può verificarsi il problema di attrito che causa lo stridio dei freni. Questa condizione può essere spiegata per via dello sbalzo termico cui potrebbero essere state sottoposte le pastiglie nuove, nel passaggio tra il magazzino e la macchina. L’inconveniente può essere facilmente risolto con una leggera smussatura servendosi di una lima.
Il surriscaldamento e l’umidità
Come abbiamo visto, avvertire i freni che fischiano non necessariamente può voler significare che le pastiglie siano consumate, ma ci possono essere anche altre spiegazioni.
Ad esempio, se stiamo utilizzando la macchina dopo che è rimasta ferma per diverso tempo esposta alle intemperie, dobbiamo considerare la possibilità che si sia accumulata della ruggine attorno ai dischi, o che della sporcizia abbia intaccato i freni. In questi casi la soluzione non prevede alcuna sostituzione: basterà smontare le pastiglie e detergerle con prodotti pensati appositamente per la macchina, oppure soffiandoci sopra dell’aria compressa. Si raccomanda di eseguire questa operazione solo se si possiedono adeguate conoscenze sull’argomento, e comunque prestando sempre attenzione.
Un altro fattore che può incidere sul funzionamento dei freni è l’elevata temperatura che ormai da diversi anni caratterizza le nostre estati. Proprio per ovviare ai problemi di attrito che può causare l’afa, alcune case produttrici, nell’ultimo periodo, hanno trovato il modo di venire incontro ai proprietari di automobili mettendo in commercio paste antigrippaggio. Grazie a questi prodotti, anche in condizioni di surriscaldamento le pastiglie riusciranno a bloccare il disco in modo efficace e senza stridii. Inoltre, l’impiego di queste paste comporta anche un altro effetto positivo, in quanto protegge le pastiglie dall’usura, allungando considerevolmente il loro ciclo di vita.
Come accennavamo in precedenza, anche l’umidità o un asfalto bagnato possono produrre come effetto il fischio dei freni e, anche in questo caso, esistono dei prodotti appositi che si possono applicare in modo che i freni sviluppino una resistenza specifica all’acqua nelle stagioni invernale e autunnale.
Consigli pratici sulla manutenzione
Vediamo ora qualche pratico consiglio riguardo la corretta manutenzione dell’impianto frenante, per assicurarne la massima efficienza in ogni momento e, di conseguenza, la tutela della salute per noi, i nostri passeggeri e gli altri conducenti che incroceremo.
Innanzitutto, definiamo in termini temporali cosa intendiamo per manutenzione regolare. Se non disponiamo della spia di cui parlavamo precedentemente che ci aiuti a capire quando l’usura raggiunge un punto critico, la raccomandazione, in linea di massima, è quella di sostituire le pastiglie dei freni ogni 40.000 chilometri percorsi. In alternativa, si può fare riferimento all’effettivo assottigliamento del loro strato esterno, che non deve essere meno spesso di 2-3 millimetri.
Il disco del freno, invece, quando va incontro a deterioramento, mostra una superficie non più uniforme, anzi solitamente nel corso del tempo si forma un affossamento nella parte centrale, che diviene sempre più profondo e accentuato. Con il progredire di questo solco, la guida su strada diventa sempre meno sicura, e sarà sempre il solito fischio a segnalare una situazione in cui la compromissione inizia ad essere seria. Questi componenti, normalmente, vengono cambiati ogni 80.000 chilometri, quindi pressapoco nel frangente della seconda sostituzione delle pastiglie.
Inoltre, è raccomandabile effettuare anche un controllo aggiuntivo che riguarda il liquido dei freni: è necessario sostituirlo ogni due anni circa poiché, a lungo andare, il contatto con dischi e pastiglie ne sottrae le proprietà.
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