Passaggio di proprietà auto: calcolo, costo voltura e documenti
Le 3 cose da sapere:
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Voltura auto: è il passaggio di proprietà di un veicolo
1Voltura auto: è il passaggio di proprietà di un veicolo
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Tipologie: voltura di veicolo nuovo o di veicolo usato
2Tipologie: voltura di veicolo nuovo o di veicolo usato
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Scopri come si effettua un passaggio di proprietà per le auto e calcola il costo!
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Il passaggio di proprietà dei veicoli, nuovo o usati, è un obbligo sia per chi acquista sia per chi vende.
Per quale motivo esiste questo obbligo in materia di assicurazione auto? Per la pubblica sicurezza. Le caratteristiche del veicolo unitamente alle generalità del proprietario devono essere conosciute con certezza dalle autorità. Le informazioni devono essere immediatamente disponibili all'interno del libretto di circolazione, quando vigili o polizia stradale fermano un'automobile.
Oltre a ciò la vettura deve essere inserita in un registro pubblico, il PRA, dove sono iscritti tutti i veicoli con targa. Si comprende come ogni passaggio di proprietà di una vettura ma anche di una moto debba essere aggiornato. Vediamo quali sono le procedure e i documenti necessari per il passaggio di proprietà di un veicolo nuovo, ossia acquistato da un rivenditore e per l'assicurazione cambio auto.
Sommario
- Passaggio di proprietà di un veicolo nuovo
- Voltura di un veicolo usato
- Quanto costa un passaggio di proprietà auto
Passaggio di proprietà di un veicolo nuovo
Facciamo un esempio. Supponiamo che un soggetto abbia intenzione di acquistare un'automobile nuova da un concessionario. Quale sarà la procedura per acquistare il veicolo?
Come detto ogni mezzo deve essere provvisto di carta di circolazione, con le informazioni relative al veicolo e al nuovo proprietario. Il veicolo deve essere stato sottoposto a pratica di immatricolazione in quella che fino a qualche tempo fa era chiamata Motorizzazione Civile e che oggi è il Dipartimento per i trasporti terrestri. Dopo essere stata sottoposta a tale registrazione la vettura verrà dotata di una targa che renda immediatamente verificabile la sua storia.
Oltre all'immatricolazione è necessario iscrivere la vettura sul Pubblico Registro delle Auto, recandosi allo Sportello telematico dell'Automobilista, indicato con l'acronimo S.T.A.
Ma chi deve occuparsi di queste pratiche? Il compratore usualmente si reca dal concessionario o all'autosalone e sceglie la vettura che più gli piace. Non deve caricarsi di altri oneri se non scegliere il modello e acquistare l'auto, con un assegno o accedendo ad un finanziamento. Tutte le altre pratiche burocratiche relative al passaggio di proprietà spetteranno al titolare della concessionaria. In molti casi le concessionarie delegano il lavoro burocratico ad agenzie specializzate.
Dunque le agenzie dovranno disporre di tutta una serie di documenti. Ecco quali sono i documenti necessari per la registrazione del veicolo:
- un documento di identità e il codice fiscale di chi acquista l'auto;
- un documento che ne attesti l'indirizzo di residenza;
- l'atto relativo alla vendita del veicolo con firma autenticata e corredata di marca da bollo;
- il modello NP2B compilato e firmato attraverso il quale si provvederà ad iscrivere il mezzo al Pubblico Registro Automobilistico;
- il modulo TT2119 compilato mediante il quale l'acquirente presenta la domanda di acquisto.
Voltura di un veicolo usato
Piuttosto diversa la procedura quando la compravendita riguarda un veicolo usato In questo caso si parla di voltura. Supponiamo dunque che una persona voglia acquistare un'auto usata. Dunque è certo che l'acquisto sarà vantaggioso perché si fida della persona e sa che l'auto è in ottime condizioni, benché usata. A chi spetta portare avanti le pratiche?
La richiesta della voltura dovrà essere fatta all'ex motorizzazione, ossia al Dipartimento dei trasporti terrestri. L'ufficio preposto dovrà infatti occuparsi di aggiornare il libretto di circolazione del veicolo.
Un passo importante nei casi di voltura di un veicolo usato è l'autentica della firma del venditore sull'atto con cui quest'ultimo cede la vettura all'acquirente. È necessaria per il passaggio di proprietà del veicolo. La firma può essere autenticata presso gli S.T.A.
Entro 60 giorni dal momento dell'autenticazione della firma le due parti, ossia venditore e acquirente, devono registrare l'avvenuto passaggio. Ci sono tre sedi presso le quali entrambi, o soltanto una delle due parti, può recarsi:
- gli uffici provinciali dell'Automobil Club – Pubblico Registro Automobilistico;
- gli uffici provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri;
- le agenzie per le pratiche auto oppure gli uffici delle delegazioni dell'Automobil Club.
C'è da specificare che quando l'autenticazione della firma del venditore avviene presso gli sportelli S.T.A., oppure negli uffici del Dipartimento trasporti terrestri, c'è l'obbligo del passaggio di proprietà contestuale.
In tutte le altre sedi il tempo a disposizione per il passaggio di proprietà è di 60 giorni a partire dall'autenticazione della firma sull'atto di vendita.
Cosa occorre per autenticare la firma del venditore che certifica l'atto di vendita? È sufficiente una marca da bollo dal costo di 16 euro. La marca verrà allegata all'atto, accompagnata dal documento di identità del venditore.
Dal 2015 è stata introdotta un'importante novità. Il certificato di proprietà era cartaceo, molti hanno sperimentato cosa volesse dire, soprattutto quanti acquistavano per esempio auto antiche. In molti casi il certificato era illeggibile, perché usurato dal tempo. Altre volte poteva essere smarrito, con tutti i problemi che ne derivavano. Da qualche anno non è più così. È stato introdotto il Certificato di Proprietà digitale. Sparisce dunque per la prima volta il documento di carta sia per le auto nuove sia per quelle usate.
Allo stesso tempo offre una possibilità di risparmio in quanto scongiura costi aggiuntivi. Data la possibilità che il certificato si deteriorasse o andasse perso, il venditore doveva riacquistarlo. Oggi invece è inserito in una banca dati telematica e può essere stampato in qualsiasi momento, proprio in occasione per esempio di una voltura.
C'è infine un altro vantaggio. Se il veicolo viene rubato i malfattori non potranno duplicare il certificato o rubarlo, nel caso in cui fosse conservato per esempio all'interno dell'auto.
Quanto costa un passaggio di proprietà auto
Dunque una persona che abbia finalmente scelto la sua nuova auto, oltre al prezzo di vendita dell'auto, quali altre spese dovrà sostenere? Molte persone preferiscono affidarsi ad agenzie per non doversi preoccupare troppo di tutto l'iter. Le file alla posta per pagare i bollettini sono quelle che spaventano di più. Le agenzie si accollano la procedura più fastidiosa e le lungaggini. È anche vero che c'è uno svantaggio in quanto le agenzie si fanno pagare il costo delle commissioni. Svolgere le pratiche per conto proprio comporta perdite di tempo ma permette di risparmiare.
Vediamo allora quali sono i costi:
- l’Imposta Provinciale di Trascrizione: in questo caso l'importo è variabile, a seconda della zona in cui si risiede;
- l’Imposta di Bollo utile alla Trascrizione al Pubblico registro automobilistico, il cui importo è di 29,24 euro;
- diritti da versare al dipartimento dei trasporti terrestri, pari a 9,00 euro;
- l’Imposta di bollo che serve ad aggiornare il Libretto di di Circolazione, pari a 14,62 euro;
Sanzioni per chi non rispetta la procedura di passaggio di proprietà
Le pratiche che venditore e acquirente devono effettuare per ufficializzare il passaggio di proprietà del veicolo, nuovo o usato che sia, servono per la sicurezza pubblica. La pena per non aver ottemperato a questa regola è disciplinata dal Codice della Strada. Infatti le sanzioni saranno comminate nel caso in cui risultino irregolarità durante un controllo da parte di Vigili Urbani e Polizia Stradale.
Facciamo qualche esempio. Supponiamo che un guidatore circoli su strada senza avere ottenuto il rilascio del libretto di circolazione. In questo caso la polizia stradale, o i vigili urbani durante un normale controllo di routine, possono contestare al guidatore l'inadempienza e comminare all'incauto automobilista una sanzione pecuniaria che varia dai 400 fino ai 1700 euro circa. Oltre al danno la beffa sarà quella di vedersi sequestrato il veicolo.
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