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Precedenza in Rotonda: Quali Sono le Regole?

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Nel corso degli ultimi tempi, le rotatorie sono diventate sempre più diffuse. Diversi enti stradali decidono di installarle, anche se in alcuni casi la loro presenza sembra eccessiva. Possono spuntare nei pressi di incroci all'insegna del traffico intenso, o anche in luoghi abbastanza deserti. Ad ogni modo, grazie a questo accorgimento tecnico, gli incidenti tendono a diminuire in maniera drastica, nonostante diversi automobilisti decidano di affrontare le rotonde in maniera non proprio consona.

Non è un caso che, quando ci si prepara per il quiz di scuola guida, le domande relative alle precedenze sulle rotonde siano tra le più temute in assoluto. Non è così semplice cogliere determinate normative proposte dal Codice della Strada, ma con un pizzico di logica tutto diventa possibile, anche grazie all'aiuto delle circolari del Ministero dei Trasporti. Ecco cosa c'è da sapere per ridurre al minimo i margini di rischio e superare le rotatorie senza alcuna preoccupazione, rispettando sia le regole che gli altri conducenti di veicoli.

Sommario:

Cosa sapere sulle origini delle rotonde

Una rotonda non è altro che uno stratagemma tecnico che viene costruito con l'obiettivo ben preciso di tenere il traffico delle vetture sotto controllo. Si tratta di un'intersezione tra due o più strade, che viene percorsa generalmente in senso unico antiorario nel nostro paese. In altri territori, invece, si percorre in senso orario perché le vetture hanno la guida a destra. Con il passare del tempo, la rotatoria ha saputo sostituire al meglio numerosi incroci pericolosi.

Tutto è nato grazie a un'idea dell'urbanista francese Eugène Hénard, alla ricerca di un sistema adeguato per regolarizzare il traffico stradale. L'invenzione ha avuto una diffusione massiccia in tutta Europa e non solo, con la prospettiva di facilitare la circolazione all'interno di vie abbastanza anguste. Ad ogni modo, le rotatorie hanno acquisito maggiori proporzioni a partire dagli anni sessanta, con la decisione del Regno Unito di crearla all'interno di Piccadilly Circus. Negli anni seguenti, fu la volta delle rotonde di New York e dell'Etoile di Parigi. Concentrandoci invece sul contesto italiano, il primo esempio risale al 1989 con la rotonda di Lecco. Attualmente, fare a meno di questi spartitraffico dalla forma simile a un cerchio sembra pressoché impossibile nei centri urbani e non solo.

La differenza tra le rotonde all'italiana e all'europea

Un altro discorso interessante riguarda la differenza tra le rotonde all'italiana e quelle all'europea. Nel primo caso, la precedenza deve essere attribuita alla vettura che si sta immettendo nella rotatoria, da parte di chi è già al suo interno. Nel secondo, invece, chi si immette deve garantire la precedenza a chi è già in rotonda. La prima opzione nasce con l'obiettivo di conformarsi alla regola della precedenza a destra, sentenziata dal Codice stradale. Tuttavia, al giorno d'oggi, sono le rotatorie all'europea ad andare per la maggiore.

Come funziona una rotonda a una corsia

Una rotonda a una corsia può essere affrontata senza particolari patemi e viene regolamentata con la circolare 6935 del 22 marzo 2017 emessa del Ministero dei Trasporti. Quando si è alle prese con una circostanza del genere, chi si trova già all'interno della rotonda può vantare la precedenza rispetto ai veicoli che stanno per immttersi. Questi ultimi, durante il loro ingresso, sono tenuti a restare nei pressi del limite destro della carreggiata, evitando così di causare pericoli all'intera circolazione.

Non appena ci si sta per immettere in una rotatoria, è obbligatorio attivare la freccia destra, ossia l'apposito indicatore di direzione, quando si ha intenzione di svoltare subito a destra. In caso contrario, bisogna attuare un accorgimento leggermente differente. Infatti, la freccia va accesa in corrispondenza dell'uscita successiva, subito dopo aver superato quella precedente. È sufficiente un piccolo errore per mettere a serio repentaglio la sicurezza di se stessi e degli altri automobilisti.

Come funziona una rotonda a due corsie

Se si è alle prese con una rotatoria a due corsie, o anche più di due, bisogna effettuare qualche piccola modifica. Ad ogni modo, chi deve svoltare subito a destra è tenuto a spostarsi verso la corsia di destra e ad attivare l'indicatore di direzione. Quando la prima uscita viene superata e si ha intenzione di svoltare in corrispondenza della seconda, la freccia va accesa poco prima di girare a destra. Lo stesso discorso è valido per quanto riguarda la terza uscita, la quarta e così via, fino a quando non si vuole svoltare.

Nel caso in cui si abbia l'obiettivo di andare dritto lungo la rotatoria, non bisogna spostarsi per alcun motivo dalla corsia di destra. La situazione varia leggermente quando si è immersi nel traffico urbano, con tante vetture incolonnate. In determinate circostanze, ci si può spostare anche verso una corsia interna, che di solito sarebbe riservata ai veicoli che devono girare a sinistra. L'indicatore di direzione verso sinistra deve restare attivo, per poi utilizzare quello verso destra in maniera tempestiva e spostarsi lungo la sede stradale di conseguenza.

Questi piccoli accorgimenti assumono un ruolo essenziale per la sicurezza stradale e sono in grado di scongiurare sinistri di una certa gravità, che potrebbero anche danneggiare l'integrità di ciascun veicolo e di chi lo sta guidando. Ogni movimento repentino deve essere segnalato in tempo reale, specie per quanto riguarda i cambi di corsia. In questo modo, muoversi all'interno di una rotonda può diventare molto più semplice e sicuro per tutti.

La capacità delle rotonde di tenere sotto controllo eventuali incidenti stradali

Nel complesso, l'inserimento di una rotonda contribuisce a ridurre al minimo numerosi fattori di rischio in corrispondenza degli incroci stradali. Tutto sta al buon senso dell'automobilista, che deve essere sempre in grado di segnalare ogni suo movimento improvviso. Il ruolo delle frecce o indicatori di direzione è fondamentale in situazioni di questo tipo. D'altronde, le rotatorie sono state proprio inserite al fine di scongiurare qualsiasi stop improvviso ai semafori e garantire una maggiore scorrevolezza stradale. Non a caso, sempre più città scelgono di portare avanti progetti edilizi che mirino proprio a un utilizzo cospicuo delle rotonde.

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