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Revisione Impianto GPL: Come Fare?

Se hai comprato o stai pensando di comprare un'auto alimentata a Gas di Petrolio Liquefatto, cercando tra le offerte auto GPL su Facile.it, devi sapere che una delle spese che devi considerare per la manutenzione di queste auto è riferita alla revisione dell'impianto GPL.

Quando ci si riferisce alla revisione dell'impianto GPL, nella gran parte dei casi si identifica quell'azione che induce a sostituire le bombole. Tale condizione è prevista dal Regolamento n.67 dell'UNECE che tutela la sicurezza di veicoli e guidatori.
La sostituzione delle bombole presenti nell'impianto GPL deve avvenire ogni 10 anni, ponendo come data di inizio quella della produzione dell'impianto stesso, consultabile sul serbatoio oppure direttamente con la data di immatricolazione della vettura, se questa avesse un impianto di serie.

Sommario:

Hai mai pensato al noleggio?
Hai mai pensato al noleggio?

La revisione di un impianto GPL è composta da più fasi, dove vengono controllati, oltre alle bombole, anche altri componenti che andremo ad analizzare nelle righe successive.
Fino all'anno 2020 la revisione, nello specifico la verifica e l'idoneità dell'impianto, era a carico del Ministero dei Trasporti, ma dal 2021 anche le officine specializzate possono offrire tale servizio senza necessariamente passare per la Motorizzazione Civile. Tale condizione è data dal decreto GU n.37 del 13 febbraio 2021.

Cosa viene controllato durante la revisione?

Una delle domande che sorge spontaneo porsi è quali siano le componenti che vengono controllate concretamente durante una revisione. Il meccanico o l'addetto alla revisione ha il compito di controllare lo stato di salute del veicolo nel momento stesso in cui questo viene presentato in officina. Lo specialista avrà il compito di controllare tre aspetti fondamentali sulle condizioni della vettura: freni, telaio e gas di scarico.

  • Freni: tra le prime verifiche figura il funzionamento dei freni e dell'impianto elettrico.
  • Telaio: il meccanico verificherà l'usura degli assi pneumatici e delle sospensioni, ma anche dell'integrità del telaio e del corretto funzionamento dello sterzo.
  • Gas di scarico: condizione necessaria per superare la revisione sul proprio veicolo a GPL è la regolarità dei gas di scarico e dei rumori emessi.

Al termine della verifica di queste tre macro categorie, il meccanico consegnerà un certificato di revisione dell'auto GPL, in cui verrà trascritta la regolarità o meno del veicolo a circolare su strada.

Sostituzione della bombola

Come anticipato nelle righe precedenti, molti identificano la revisione del proprio impianto GPL con la sostituzione delle bombole, ma le due cose non devono necessariamente coincidere. Tale attività può avvenire sia in Motorizzazione che nelle officine abilitate.
Affinché si possa effettuare il cambio della bombola a norma di legge è opportuno, entro 30 giorni dal cambio della stessa, eseguire queste azioni: compilare il modello TT2119 per aggiornare la Carta di Circolazione, presentare la dichiarazione di installazione a norma, consegnare i documenti tecnici del nuovo serbatoio GPL e infine dimostrare le attestazioni dei versamenti effettuati per l'impianto.
Fortunatamente, affidandosi a un'officina specializzata, sarà quest'ultima a provvedere a tali attività amministrative, oltre che al controllo e alla sostituzione fisica della bombola nuova.

Dal 2021 non è più obbligatorio il collaudo in motorizzazione, ciò influisce positivamente sui tempi di consegna della vettura. Si sottolinea come non sia permessa la circolazione su strada per le vetture GPL che non hanno provveduto alla sostituzione della bombola GPL.

Il collaudo dell'impianto

La revisione dell'impianto GPL spesso viene confusa con la revisione del veicolo. Tecnicamente le bombole di un impianto GPL non necessitano di nessuna manutenzione particolare o di revisione, queste hanno un sistema di sicurezza che le rende perfettamente sicure anche dopo incidenti o forti impatti.
Si può quindi affermare che le bombole GPL non siano soggette a revisione, ma il veicolo sì. Ogni autovettura con impianto a GPL deve considerarsi una vettura tradizionale che è soggetta alla stessa regolamentazione di un veicolo diesel o a benzina. Diventa quindi obbligatorio revisionare l'auto ogni quattro anni oppure ogni due per quelli successivi.
Le vetture di nuova costruzione con impianto GPL devono sottoporsi alla prima revisione dopo quattro anni e sostituire le bombole ogni 10 anni.

Ogni quanto va fatta la revisione dell'impianto GPL dell'auto?

Come si può dedurre dal paragrafo precedente, la revisione dell'auto con un impianto GPL deve essere effettuata dopo quattro anni dalla prima immatricolazione dell'auto, e trascorso tale periodo revisionarla ogni due anni con le medesime regole previste per le vetture a benzina o diesel.
Tantissimi guidatori incorrono nell'errore di revisionare il proprio impianto GPL solo nel momento in cui si debbano sostituire le bombole, cioè ogni 10 anni. Sebbene possa sembrare una condizione conseguenziale, è fondamentale che tutto l'impianto venga revisionato per consentire al proprietario della vettura e a tutti i pedoni di non incorrere in problematiche annesse.
Ricordiamo che la revisione di un impianto GPL tiene conto non solo delle bombole, ma anche di: impianto elettrico, freni, dispositivi di sicurezza, telaio, sterzo, sospensioni, vetri, gas di scarico e rumori emessi.

Le proroghe in occasione del COVID-19

Le difficoltà di movimento dei cittadini, in concomitanza della chiusura delle attività lavorative a causa di Covid-19, hanno indotto gli Organi preposti a diramare delle proroghe per chi rientra in uno specifico periodo di tempo.

Nello specifico, tutti i mezzi motorizzati, siano essi moto oppure auto, hanno ottenuto una proroga per la revisione dell'impianto GPL. Per quanto concerne l'Italia, basandosi sempre sul Regolamento Europeo del 16 febbraio 2021, si è stabilito una proroga di 10 mesi sulla scadenza delle revisioni di tutti quei veicoli che avrebbero dovuto effettuarla tra il 1° settembre 2020 e il 30 giugno 2021.
Dopo le ultime evoluzioni nazionali inerenti al Covid-19, non si escludono possibili deroghe future che si estendano anche nell'anno 2022. Fortunatamente grazie alla collaborazione diretta con le officine specializzate, che riducono l'incidenza sulla Motorizzazione civile, sarà possibile gestire al meglio tale condizione, ma è un tema molto delicato che potrebbe cambiare a seconda delle direttive regionali.

Costi della revisione dell'impianto GPL

Preso atto della possibilità di sfruttare una proroga di 10 mesi, se la revisione del proprio veicolo risultasse circoscritta in quel periodo di tempo, è opportuno analizzare quelli che sono i costi di una revisione dell'impianto GPL.
Il costo di una revisione all'impianto è differente dalla spesa per la sostituzione della bombola ogni 10 anni. Tali condizioni possono differire a loro volta se eseguite in Motorizzazione oppure in officina. Vediamo più nel dettaglio i costi e le dinamiche.

La revisione dell'impianto di un'auto GPL effettuata in Motorizzazione, che ricordiamo necessita della compilazione del modulo TT2100, ha un costo di 45 euro. Per chi ha invece la necessità di effettuarla in officina, il costo è di 67 euro.
Se il costo della revisione dell'impianto effettuato ogni due anni è contenuto, lo è sicuramente meno per la sostituzione delle bombole, che deve obbligatoriamente avvenire ogni 10 anni.
I costi della sostituzione di una bombola GPL dipendono dalla regione di riferimento, queste ultime decidono in base alla presenza sul territorio dei veicoli stessi. Il costo oscilla usualmente dai 300 euro ai 500 euro.
Sottolineiamo che il costo di aggiornamento della Carta di Circolazion e, che è necessario per effettuare la sostituzione delle bombole, ha un importo di 28 euro, cifra dovuta dai 12 euro da versare come quota fissa alla Motorizzazione e 16 euro di imposta di bollo.

Quanto costa la revisione di un'auto vecchia?

Se non si è svolta la revisione sul proprio veicolo GPL nei tempi ammessi, e non si è sfortunatamente nemmeno coperti dalla proroga per Covid-19, allora è importante valutare due aspetti fondamentali.
La revisione su auto considerate storiche o d'epoca è soggetta a un'assicurazione particolare, le vetture non sono usualmente abilitate alla circolazione e di conseguenza non devono effettuare la revisione. Ma esistono tantissimi altri veicoli con più di dieci anni che non sono coperti da una polizza assicurativa di questa tipologia e devono necessariamente effettuare la revisione come le altre vetture su strada.

Il costo dipende sempre dalla regione di riferimento, ma è importante sottolineare che se la bombola GPL dovesse essere scaduta, la revisione ministeriale non potrebbe essere effettuata. In questo caso è indispensabile rivolgersi alla Motorizzazione Civile e stimare il costo secondo le cifre che abbiamo evidenziato in precedenza: 45 euro per la revisione e 28 euro per la Carta di Circolazione.

Quali possono essere le sanzioni in caso di mancata revisione?

Nel caso in cui non si effettuasse la sostituzione delle bombole entro 10 anni dalla loro installazione, non sarà possibile revisionare il veicolo. Il mezzo di trasporto con le bombole scadute non otterrà la regolarità per la circolazione su strada e di conseguenza sarà soggetto a potenziali sanzioni.

Una vettura munita di una bombola GPL scaduta rischia fino a 594 euro di sanzione, a cui conseguono il fermo amministrativo e il ritiro della Carta di Circolazione. Il proprietario dell'automobile potrà riottenere il libretto e riutilizzare il veicolo solo quando provvederà a sostituire la bombola GPL scaduta.
Il costo della sostituzione delle bombole è equiparabile se non inferiore alla sanzione amministrativa; quindi, è consigliabile effettuare la sostituzione non solo per la propria tranquillità, ma anche per poter circolare liberamente con la vettura e sostenere regolarmente la revisione dell'impianto.

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