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Revisione Patente: in quali casi si verifica e cosa fare

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Le 3 cose da sapere:

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    È un provvedimento cautelare</st

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    La visita deve essere effettuata da un medico ASL o autorizzato dalla Motorizzazione

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    La visita deve essere effettuata da un medico ASL o autorizzato dalla Motorizzazione

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    La revisione può prevedere un esame pratico oltre alla teoria

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    La revisione può prevedere un esame pratico oltre alla teoria

La revisione della patente è un appuntamento che ogni automobilista si può trovare a dover affrontare e serve a confermare la presenza dei requisiti psico-fisici di idoneità alla guida e in alcuni casi della capacità pratica. Ecco di cosa si tratta e quando deve essere effettuata la revisione.

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Sommario

In cosa consiste la revisione della patente?

La revisione della patente viene disposta al fine di verificare che il titolare abbia ancora i requisiti fisici e psichici necessari alla conduzione di veicoli a motore e in alcuni casi può essere disposta anche una prova pratica di guida. La revisione della patente può essere disposta dal Prefetto oppure dalla Motorizzazione Civile e si tratta di un provvedimento cautelare che serve ad evitare che chi ha perso la capacità di guida oppure non ha riflessi pronti o una vista adeguata, possa circolare in strada mettendo in pericolo se stesso e gli altri. Nel caso in cui il soggetto non dovesse superare l'esame di revisione della patente, può essere sottoposto a sospensione. Questo provvedimento viene assunto quando si ritiene che la persona interessata possa comunque recuperare la capacità di guida e quindi viene sottoposto nuovamente a revisione. In alternativa è anche possibile che sia disposta la revoca della patente, in questo caso colui a cui è stata sospesa la patente, trascorsi due anni dal provvedimento può affrontare gli esami di patente come fosse la prima volta. Ovviamente appare difficile che possa essere riabilitato alla guida.

Revisione con visita medica

La revisione della patente con visita medica può essere richiesta in caso di:

  • sinistro stradale di grave entità;
  • guida in stato di ebbrezza
  • coma prolungato, cioè nel caso in cui il soggetto sia stato in coma per oltre 48 ore, in questi casi infatti potrebbe esservi stata una compromissione delle capacità
  • nel caso di sinistro causato da minorenni, in questo caso evidentemente non si tratta di revisione della patente B, ma di patenti che possono essere rilasciate a minori di età.

L'esame medico deve essere sostenuto presso Commissioni Mediche Locali presso la Motorizzazione Civile.

Revisione con esame tecnico

La revisione con esame tecnico prevede che il soggetto sia sottoposto ad esame di teoria consistente in un esame a quiz da sostenere con strumenti informatizzati e un esame di guida pratica, questa viene richiesta nel caso in cui:

  • il guidatore abbia esaurito i punti sulla patente
  • nel caso in cui nell'arco di 12 mesi siano state commesse tre infrazioni con decurtazione di 5 punti ciascuna.

Quando si fa la revisione della patente?

Occorre sottoporsi alla revisione della patente alla scadenza e nel caso in cui sia disposta la revisione da parte dell'autorità competenti. La visita medica deve essere effettuata da un medico dell’ASL o autorizzato dalla Motorizzazione Civile. Il medico deve effettuare esami visivi, sulla visione crepuscolare e sensibilità all'abbagliamento. Per avere l'elenco dei medici abilitati è possibile rivolgersi agli uffici della Motorizzazione Civile. Come detto, la revisione può essere disposta anche per coloro che sono trovati alla guida in stato di ebrezza o hanno commesso gravi infrazioni al codice della strada, infine per coloro che hanno provocato sinistri di grave entità, in questo caso oltre ad essere disposta la revisione per l'accertamento della presenza dei requisiti psichici e fisici, può essere disposto anche l'esame tecnico.

Costi e tempistiche revisione

Per la revisione della patente ci sono due tipologie di costi: i costi burocratici rappresentati dalla marca da bollo da 16 euro, i diritti di motorizzazione che costano 16,29 euro e che devono essere versati tramite bollettino intestato al Dipartimento dei Trasporti Terrestri, il certificato anamnestico del medico curante che ha un costo di 50 euro e infine il certificato dell'Ufficiale Sanitario che ha un costo variabile da 30 a 50 euro.

Nel caso in cui sia previsto anche l'esame pratico, devono essere aggiunti i costi relativi al materiale didattico che ammonta a circa 30 euro. Se si decide si seguire il corso presso una scuola guida occorre aggiungere il costo relativo all'iscrizione al corso che varia da 100 euro a 450 euro e infine le lezioni di guida pratica che variano in base alla scuola a cui ci si rivolge da 30 a 50 euro. Naturalmente può bastare una sola lezione oppure numerose lezioni.

Documenti necessari per la revisione della patente

Per la revisione della patente è necessario presentare i seguenti documenti:

  • documento da revisionare
  • fotocopia del documento di identità in corso di validità
  • provvedimento che stabilisce la revisione
  • certificato medico in marca da bollo con data non antecedente i 3 mesi
  • marca da bollo di 16 euro
  • ricevuta del versamento di 16,20 euro in favore del Dipartimento Trasporti Terrestri (c/c 91008)
  • permesso di soggiorno (nel caso di cittadini extra-comunitari)

Nel caso in cui sia disposta la revisione della patente, il titolare deve presentare la domanda per ottenere la revisione entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento. La pratica può essere effettuata anche presso una scuola guida.

Come opporsi alla revisione della patente

Nel caso in cui sia stata disposta una revisione della patente è possibile comunque inoltrare un ricorso in opposizione a tale provvedimento. In base all'articolo 204 del Codice della Strada, l'impugnazione deve essere presentata entro 30 giorni presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

In alternativa entro 60 giorni si può impugnare il provvedimento davanti al Tribunale Amministrativo Regionale. Deve essere ricordato che quando viene disposta la revisione della patente non si può guidare perché il provvedimento dispone anche la sospensione della validità della patente stessa. Nel caso in cui durante il periodo di sospensione si venga sottoposti a controlli da parte delle Autorità, viene applicata una sanzione pecuniaria il cui importo minimo è di 164 euro fino a 663 euro.

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