Cancellazione registro elettronico cattivi pagatori

Quando si accumulano ritardi o mancati pagamenti su finanziamenti, prestiti o mutui, si rischia di essere inseriti nelle banche dati dei cattivi pagatori. Queste segnalazioni, effettuate dagli istituti finanziari, possono compromettere l'accesso a futuri finanziamenti e, in casi estremi, influire sulla possibilità di aprire un conto corrente o ottenere un libretto degli assegni. In Italia, oltre alla Centrale dei Rischi della Banca d’Italia, esistono Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) privati come CRIF, Experian, Consorzio Tutela Credito (CTC) e Assilea.

Come verificare la propria posizione nelle banche dati

Per sapere se si è stati segnalati come cattivi pagatori, è possibile richiedere una copia dei propri dati creditizi. Questa richiesta può essere presentata direttamente all'istituto finanziario con cui si ha il rapporto di credito o al gestore del SIC interessato. Ad esempio, per CRIF, è possibile utilizzare il modulo online disponibile sul loro sito ufficiale.

Motivi delle segnalazioni nelle banche dati

Le segnalazioni come cattivo pagatore possono derivare da:

• ritardi nei pagamenti: anche un singolo ritardo può comportare una segnalazione;
• mancato pagamento di una o più rate: l'inadempimento prolungato è motivo di segnalazione;
• superamento dei limiti di fido: utilizzare oltre il limite concordato può portare a una segnalazione.

È importante notare che gli istituti finanziari sono tenuti a informare il cliente dell'imminente segnalazione con un preavviso di 15 giorni.

Procedura per la cancellazione dalle banche dati dei cattivi pagatori

La cancellazione dalle banche dati avviene automaticamente trascorsi determinati periodi, purché la situazione debitoria sia stata regolarizzata. I tempi di conservazione delle informazioni variano in base alla gravità dell'inadempimento.

• Ritardi di due rate o mesi consecutivi: le informazioni vengono cancellate dopo 12 mesi dalla regolarizzazione del pagamento.
• Ritardi superiori: la cancellazione avviene dopo 24 mesi dalla regolarizzazione.
• Mancati pagamenti non sanati: le informazioni permangono per 36 mesi dalla data di scadenza del contratto.

Se si ritiene che la segnalazione sia errata o ingiustificata, è possibile presentare una richiesta di rettifica o cancellazione direttamente all'istituto finanziario che ha effettuato la segnalazione o al gestore del SIC interessato. Ad esempio, CRIF offre la possibilità di richiedere la modifica o cancellazione dei dati tramite un modulo online.

Inoltre, è fondamentale diffidare di soggetti che offrono servizi di cancellazione a pagamento, poiché la cancellazione anticipata è possibile solo in caso di dati errati o non aggiornati. Le informazioni corrette vengono eliminate automaticamente secondo i tempi previsti dalla legge.

Per quanto riguarda la Centrale dei Rischi gestita dalla Banca d'Italia, la cancellazione dei dati non è prevista. Tuttavia, se si riscontrano inesattezze, è possibile richiedere la correzione delle informazioni direttamente all'intermediario che ha effettuato la segnalazione.