Denuncia atti vandalici: come ottenere il risarcimento

Uno dei rischi che si corrono quando si lascia parcheggiata l'auto in città è subire atti vandalici, questi possono essere dovuti a sommosse, cortei, manifestazioni, ma in alcuni casi sono semplici atti vandalici senza un reale motivo che però possono costare davvero cari al proprietario. Ecco cosa fare quando si scopre che l'auto è stata oggetto di atti vandalici.

Risarcimento atti vandalici con sola Rc auto

Se si dispone esclusivamente della copertura RC Auto obbligatoria, non è possibile ottenere risarcimenti per danni causati da atti vandalici. La polizza atti vandalici non rientra tra le coperture assicurative obbligatorie in quanto rientrante tra le garanzie accessorie come la polizza furto e incendio, cristalli e kasko. Di conseguenza se la propria auto è coperta da sola RC Auto non sarà possibile ottenere alcun risarcimento dalla compagnia di assicurazione.

Tuttavia, è comunque consigliabile denunciare l'atto vandalico alle autorità competenti, raccogliendo prove come foto del danno e conservando le fatture delle eventuali riparazioni. Questo potrebbe tornare utile qualora il colpevole venisse identificato, magari grazie a testimoni o riprese di telecamere di sicurezza presenti nelle vicinanze, e consentire un'azione legale per ottenere un risarcimento diretto da parte sua.

Garanzia atti vandalici

Per chi desidera una protezione specifica, la polizza con garanzia atti vandalici rappresenta una garanzia accessoria facoltativa, utile in particolare per chi parcheggia frequentemente in strada o in aree non sorvegliate. Questa polizza copre danni come:

• graffi sulla carrozzeria
• rottura di specchietti o fanali
• danneggiamento completo del veicolo

È importante leggere attentamente le clausole del contratto, poiché la copertura può essere subordinata al rispetto di determinate condizioni, come rivolgersi a officine convenzionate per la riparazione del danno o rispettare i termini di franchigia e massimali stabiliti. La franchigia, ad esempio, varia solitamente tra 250 e 500 euro, mentre alcune polizze escludono esplicitamente il rimborso per vetri rotti, che richiedono invece la sottoscrizione della polizza cristalli.

Alcune compagnie offrono la garanzia atti vandalici come parte di pacchetti più ampi, come quelli per eventi socio-politici, che includono danni da sommosse, cortei o manifestazioni.

Cosa si intende con “atto vandalico”?

Per determinare in quali casi interviene la garanzia atti vandalici, è essenziale capire cosa viene considerato atto vandalico ai fini della polizza assicurativa. Un atto vandalico può includere qualsiasi danno intenzionale causato al veicolo, come la rottura di uno specchietto, la rottura di un fanale, graffi sulla carrozzeria o danneggiamento del parabrezza.

Furto, atti vandalici o eventi socio-politici?

Quando si sottoscrive una polizza atti vandalici, è cruciale esaminare attentamente le clausole del contratto. Le compagnie assicurative possono porre restrizioni su quali tipi di eventi sono coperti sotto la garanzia atti vandalici. Ad esempio, molti contratti escludono danni derivanti da furto del veicolo, eventi atmosferici estremi come tempeste o grandinate, e danni dovuti a circostanze socio-politiche come sommosse o manifestazioni.

Facciamo qualche esempio pratico:

Cosa fare in caso di danno

Ovviamente è consigliato trasmettere alle forze dell'ordine la documentazione necessaria appena si scopre il danno in quanto vi sono maggiori possibilità di riuscire a trovare il colpevole. In caso di danni riconducibili ad atti vandalici, è essenziale:

1. Scattare foto e raccogliere prove del danno
2. Denunciare l'evento alle autorità, specificando il luogo e l'ora
3. Contattare la propria compagnia assicurativa fornendo la denuncia, le prove raccolte e il numero della polizza

Una copia della denuncia deve essere conservata in quanto deve essere allegata alla richiesta di risarcimento danni alla compagnia di assicurazione. In seguito alla richiesta la compagnia procede ad eseguire una perizia sul veicolo in modo da quantificare in maniera esatta l'ammontare del danno patito.

Nella maggior parte dei casi le polizze a copertura dei danni derivanti da atti vandalici prevedono una franchigia questa viene stabilita dalla parti ma di solito è piuttosto bassa, tra i 50 e i 100 euro. Questo vuol dire che se il danno viene quantificato come inferiore a tale somma non vi sarà il risarcimento, mentre per somme più elevate si procederà a sottrarre il valore della franchigia prevista nel contratto. La franchigia viene solitamente inserita nel contratto perché in questo modo le compagnie evitano che siano richiesti risarcimenti per piccoli incidenti che hanno causato danni al veicolo, ad esempio nel caso in cui il conducente abbia involontariamente colpito un muretto. Nel caso in cui dalla attività di indagine si riesca a risalire al soggetto, o ai soggetti, che hanno compiuto il reato, costui dovrà risarcire la compagnia di assicurazione e non il danneggiato.

Risarcimento atti vandalici: eccezioni

Quando si sottoscrive una polizza per atti vandalici, è fondamentale essere consapevoli delle possibili eccezioni che potrebbero impedire il risarcimento. La copertura per atti vandalici non è universale e non copre tutte le tipologie di danno che si potrebbero verificare. Una delle eccezioni più comuni, e purtroppo spesso poco conosciuta, riguarda la rottura di finestrini e parabrezza. È un caso frequente che, in situazioni di vandalismo, qualcuno possa lanciare pietre contro l'auto, causando la rottura dei vetri. Nonostante il danno visibile e ingente, molte persone si aspettano che la copertura per atti vandalici intervenga.

Tuttavia, in queste situazioni la polizza atti vandalici potrebbe non essere attiva, poiché i danni ai cristalli sono generalmente coperti dalla polizza cristalli. Questa garanzia è specificamente pensata per tutelare i danni a parabrezza, finestrini e altre superfici vetrate del veicolo, e non fa parte della copertura standard per atti vandalici.

La copertura viene meno anche nel caso in cui si lasci l'auto in sosta e al ritorno la stessa sia trovata danneggiata, ma il danno non è configurabile come da atto vandalico, ma è dovuto ad urto con altro veicolo. Il caso classico è l'autista che nel tentativo di parcheggiare in uno spazio angusto urta l'auto e poi vada via. In questo caso per ottenere il risarcimento dalla compagnia è necessario aver attivato la polizza kasko. Se l'automobilista distratto ha lasciato un biglietto sul parabrezza con i suoi dati, non viene attivata la polizza kasko ma la RCA.