Polizza infortuni sul lavoro: cos'è e cosa copre
Le 3 cose da sapere:
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Copre un evento traumatico causato ed avvenuto sul luogo di lavoro
1Copre un evento traumatico causato ed avvenuto sul luogo di lavoro
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Può essere considerata una tutela integrativa dell’assicurazione Inail
2Può essere considerata una tutela integrativa dell’assicurazione Inail
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Consente di scegliere specifiche coperture sul premio annuale
3Consente di scegliere specifiche coperture sul premio annuale
Oltre alla classica polizza infortuni sul lavoro gestita dall’Inail pagata dal datore di lavoro, obbligatoria per legge dal 1965, ogni singolo lavoratore può sottoscrivere una polizza privata che permette di ottenere maggiori tutele e coperture anche al di fuori dell’ambito lavorativo. Consente di scegliere specifiche coperture in luogo di un premio assicurativo annuale direttamente proporzionale. Scopriamo quali sono le peculiarità, le coperture e tutte le caratteristiche della polizza infortuni sul lavoro attualmente prevista in Italia.
Sommario:
- Che cos’è la polizza infortuni sul lavoro
- Che cosa copre la polizza infortuni sul lavoro
- I vantaggi per le aziende
Che cos’è la polizza infortuni sul lavoro
Prima di avventurarci nell’analisi della polizza infortuni sul lavoro è utile chiarire cosa intende l’ordinamento legislativo per infortunio sul lavoro ed ossia un evento traumatico causato ed avvenuto sul luogo di lavoro oppure una malattia contratta per espletare le proprie mansioni. Naturalmente le conseguenze possono essere molteplici come l’inabilità nel continuare l’attività lavorativa fino, nei casi più drammatici, alla morte. Da un punto di vista assicurativo, viene considerato infortunio sul lavoro, un evento traumatico che impedisce al lavoratore di portare avanti la propria mansione per un arco di tempo superiore ai 3 giorni lavorativi. In Italia l’ordinamento legislativo ha introdotto dal 1965 con il DPR numero 1124 del 30 giugno dello stesso anno, l’obbligatorietà di prevedere per tutti i lavoratori l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali sancendo, quindi, un diritto sacrosanto degli stessi lavoratori che sotto questo punto di vista sono opportunamente tutelati. Questo diritto viene gestito dall’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) che di fatto è tenuto a coprire le dovute spese mediche in caso di infortuno a patto che il datore di lavoro ed il dipendente seguano una procedura prestabilita. Diverso è invece il caso della polizza infortuni sul lavoro privata che a differenza dell’assicurazione obbligatoria INAIL può essere sottoscritta da chiunque e dunque non è carico del datore di lavoro.
L’aspetto più rilevante è che la polizza privata va ad aggiungere maggiore tutele per il lavoratore e nello specifico tutela lo stesso da infortuni che possono avvenire anche al di fuori dell’attività lavorativa.
Una polizza che quindi mette al riparo il lavoratore da tutte le lesioni accidentali e che al pari di altre polizze private previste per altri ambiti come quello automobilistico, è caratterizzata da un premio annuale che varia in funzione delle coperture e soprattutto dei massimali previsti dal contratto sottoscritto (il massimo risarcimento previsto per l’infortunio).
Che cosa copre la polizza infortuni sul lavoro
Le polizze assicurative per i dipendenti coprono spese mediche e interventi chirurgici derivanti da infortuni o malattie legate al lavoro. Queste includono accertamenti diagnostici, onorari medici, rette di degenza, cure termali, medicinali, e trattamenti fisioterapeutici.
Inoltre, in caso di invalidità permanente o morte, la polizza assicurativa offre indennizzi ai beneficiari. L'invalidità permanente può includere la perdita di un arto o l'incapacità di compiere azioni quotidiane. I benefici per i familiari sono garantiti anche se il decesso avviene dopo la scadenza della polizza, entro due anni dall'infortunio.
Come già evidenziato nel precedente paragrafo la polizza infortuni sul lavoro può essere considerata una forma di tutela integrativa rispetto all’assicurazione Inail, per cui non alternativa. Infatti, quest’ultima è obbligatoria per legge con i costi che sono totalmente a carico del datore di lavoro il quale, sempre per legge, è tenuto a prendersi cura della salute dei propri lavorativi.
Le polizze private stipulate dal singolo lavoratore con compagnie assicuratrici invece, sono rivolte a tutelarlo al di fuori del luogo di lavoro e dell’orario in cui viene praticata l’attività. In pratica lo mette al riparo da qualsiasi tipologia di lesione a prescindere dalla gravità. Le coperture possono essere molteplici, un po’come accade per l’assicurazione auto, per cui vengono decise al momento della sottoscrizione. In funzione dei massimali e delle coperture previste dalla polizza infortuni sul lavoro, verrà calcolato l’importo annuale del relativo premio assicurativo.
I vantaggi per le aziende
Questa forma di assicurazione privata ha il pregio di rendere completa la tutela del lavoratore in luogo di malattie che potrebbero renderlo inabile nel proseguire la stessa attività per un determinato lasso di tempo. Infatti, per ottenere il risarcimento danni dalla polizza Inail in caso di malattia è necessario provare che la malattia sia stata contrata per espletare le proprie mansioni di lavoro. Questo con una polizza infortuni privata questo non è più necessario.
Oltre a ciò, le assicurazioni per i dipendenti sono generalmente detraibili o deducibili.
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