Salvavita: cos'è, come funziona e perché scatta
Le 3 cose da sapere:
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Protegge da guasti che potrebbero essere rischiosi per la salute
1Protegge da guasti che potrebbero essere rischiosi per la salute
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Scatta se le correnti in ingresso differiscono dalle correnti in uscita
2Scatta se le correnti in ingresso differiscono dalle correnti in uscita
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Per tutelarsi ulteriormente si può stipulare un'assicurazione casa
3Per tutelarsi ulteriormente si può stipulare un'assicurazione casa
Il salvavita conosciuto anche in gergo tecnico come interruttore differenziale è un dispositivo essenziale per un impianto elettrico ed obbligatorio dalla legge.
La sua finalità principale è quella di proteggere persone e dispositivi elettrici collegati alla rete in caso di guasto come ad esempio dispersione o sovraccarichi. Ecco quindi tutto quello che c'è da sapere. Scopri come funziona il salvavita, quando scatta, come sceglierlo e come collegarlo.
Sommario
Cos'è il salvavita
Il salvavita di un impianto elettrico è un dispositivo di sicurezza che in maniera istantanea è capace di interrompere il flusso di energia elettrica.
Il principale scopo per il quale è stato progettato e realizzato è quello di proteggere l'immobile, ma anche le persone in caso di guasti che possono riguardare il contatore elettrico oppure anche elettrodomestici connessi alla rete elettrica. In commercio sono presenti diverse tipologie che si differenziano per caratteristiche tecniche, materiali ma anche affidabilità.
Salvavita elettrico
Il salvavita elettrico é dunque un dispositivo di sicurezza che completa l'impianto elettrico insieme al contatore deputato alla consegna di energia. Il suo principale scopo è quello di interrompere in maniera precisa e puntuale il flusso di energia elettrica qualora si dovessero presentare alcune situazioni pericolose per l'immobile, ma anche per le persone come ad esempio la folgorazione oppure la dispersione elettrica. Pensiamo ad esempio agli eventuali contatti fortuiti con parti in tensione dell'impianto come nel classico esempio del phon elettrico che potrebbe cadere in acqua mentre si fa un bagno caldo.
Il motivo per il quale è conosciuto anche con il termine di interruttore differenziale è legato al suo funzionamento basato sulla differenza rilevata tra le correnti elettriche in entrata e quelle in uscita. Qualora questa differenza dovesse essere superiore a una determinata soglia, allora si blocca di energia.
Salvavita: come funziona
Se ti stai chiedendo come funziona il salvavita, è innanzitutto importante sapere che 'interruttore differenziale è basato su un funzionamento molto semplice, ma al tempo stesso estremamente efficace e sicuro. Nei decenni scorsi non era presente negli impianti residenziali per cui sovente avevano luogo incidenti domestici con conseguenze pericolose per la salute. Grazie al loro inserimento sul mercato ma anche e soprattutto a una nuova concezione nel progettare e realizzare l'impianto elettrico, il dispositivo è oggi più sicuro.
L'interruttore differenziale va a calcolare la differenza rilevata tra le correnti elettriche in ingresso e le correnti elettriche in uscita.
Nello specifico, il dispositivo è costituito da un relè differenziale e da un interruttore magnetico. Il relè controlla l'integrità della corrente in entrata e in uscita per evidenziare eventuali dispersioni causandone l'immediata interruzione con il classico scatto.
Invece la presenza dell'interruttore magnetico permette di valutare in maniera repentina un eventuale cortocircuito che potrebbe essere stato causato da un sovraccarico elettrico oppure con un contatto accidentale con parti in tensione. Questo può accadere anche se all'interno di una struttura residenziale sia collegato alla rete elettrica un elettrodomestico guasto.
Come capire se funziona
Il salvavita è dunque un dispositivo di sicurezza essenziale per rendere un impianto elettrico efficace e sicuro per l’ambiente e per le persone che vivono nell'abitazione. Tuttavia è necessario avere la certezza che funzioni in maniera corretta. Per scoprire questo è sufficiente utilizzare l'apposito tasto presente sul dispositivo che permette di testarlo. In particolare sarà necessario schiacciare il tasto del test indicato con la lettera maiuscola T.
Se il salvavita funziona ci sarà l'immediato blocco del flusso di corrente. Chiaramente uno difettoso non bloccherà il passaggio di corrente. A tal proposito è buona norma effettuare il test sullo stato di funzionamento dell'interruttore presente in casa con una certa periodicità.
Come collegare l'interruttore differenziale
Affinché funzioni in maniera corretta e svolga il compito per il quale è stato progettato, è necessario effettuare il giusto collegamento.
Se in uno stesso impianto sono previste più derivazioni ossia più linee elettriche, sarà necessario inserire diversi interruttori differenziali in maniera tale da proteggere ogni tipologia di linea.
In questo modo sarà anche più semplice isolare una parte dell'impianto in caso di guasto e quindi intervenire senza creare disservizi e disagi per le altre parti dell'impianto, che potranno continuare a funzionare correttamente.
Ecco dunque quali sono i passaggi da seguire:
- Come prima cosa è necessario chiudere e disattivare l'interruttore elettrico generale.
- Fatto questo si procede con il rimuovere il coperchio del quadro elettrico e a verificare con un cercafase se ci sia o meno tensione su qualche cavo.
- Per collegare il dispositovo è poi necessario inserire i cavi in entrata ed uscita.
- Fatto questo, richiudere il quadro elettrico e riattivare l'interruttore elettrico generale.
- Per essere certi che tutto sia stato effettuato correttamente, è infine importante effettuare il test cliccando sull'apposito tasto riportante la lettera T.
Se l'interruttore è stato correttamente collegato, schiacciando questo tasto il flusso di energia elettrica si interromperà immediatamente. In caso contrario è stato commesso un errore per cui occorre rivedere l'installazione.
Quando scatta il salvavita
Il salvavita scatta in presenza di situazioni potenzialmente pericolose, come ad esempio la dispersione elettrica o la folgorazione fase-terra.
L'attivazione è automatica e può essere settata attraverso la sensibilità del dispositivo che viene indicata con la lettera delta (Δ). Più il dispositivo è sensibile e più tende a scattare in caso anche di piccole dispersioni.
Come scegliere il salvavita
In commercio sono disponibili diverse tipologie, alcune delle quali presentano protezioni ulteriori come ad esempio quella da sovraccarico. In ragione di ciò è lecito chiedersi: come scegliere il più adatto?
Il consiglio per scegliere l'interruttore è quello di tenere presente alcuni dati caratteristici partendo dalla tipologia di ambiente da proteggere e soprattutto dalla sua sensibilità che dovrà essere alemno pari a 30 milliampere che diventano 10 milliampere per linee elettriche dedicate a bagni e cucine.
Salvavita a riarmo automatico
Tra le diverse tipologie di dispositivo, ti segnaliamo il salvavita a riarmo automatico che prevede un test automatico che viene eseguitouna volta rilevata l'anomalia.
In pratica dopo che è scattato per un problema relativo al non corretto funzionamento dell'impianto elettrico prima di riagganciarsi alla rete e quindi di permettere il flusso di corrente, valuta in maniera automatica se il guasto persiste. Solitamente avverte l'utente con un segnale acustico di una situazione anomala.
Come tutelarsi da eventuali problemi elettrici
Nonostante la presenza del salvavita, è possibile che si verifichino alcuni imprevisti all'impianto elettrico che potrebbero causare danni all'abitazione. Il modo migliore per proteggersi da questa eventualità è stipulare un'assicurazione sulla casa, personalizzabile in base alle proprie esigenze, che garantisca una tutela ad hoc in caso di problemi dovuti a guasti o malfunzionamenti che potrebbero risultare molto onerosi da riparare.
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