Aumento di potenza luce: quando richiederlo e quanto costa
1 lug 2024 | 6 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D.
L’uso simultaneo di più elettrodomestici può essere responsabile di blackout elettrici in casa. In tal caso potrebbe essere necessario aumentare la potenza luce dell’impianto, ma cosa significa un aumento di potenza luce e cosa comporta?
In questo articolo, Facile.it, leader nel confronto di offerte di luce e gas, ti illustra come e quando aumentare la potenza del contatore e se ci sono costi da sostenere.
Ultimamente il tuo contatore salta, e la casa subisce frequenti blackout? Accade se accendi due o più elettrodomestici? Magari il sistema non riesce a sostenere il carico. Anche se si tratta di un problema nuovo, le cause sono ben individuabili:
- Hai installato nuovi elettrodomestici e il tuo consumo di energia è aumentato
- Utilizzi contemporaneamente elettrodomestici che consumano molto
- Ci sono errori di manutenzione o malfunzionamenti degli impianti
Si tratta di un problema tecnico del tuo fornitore o distributore di energia
Se il problema è causato dal fornitore e continua a persistere nonostante le segnalazioni, potresti valutare di passare a nuove offerte di luceper evitare ii disservizi.
In caso di guasti agli impianti puoi chiamare un tecnico, mentre negli altri casi tutto si risolve con un aumento potenza luce. Di seguito vi spieghiamo cos’è, cosa comporta, quando richiederlo e quanto costa.
Cos’è l’aumento di potenza luce
Per capire cosa si intende con "aumento della potenza luce", dobbiamo prima parlare di potenza impegnata. Questa rappresenta la capacità di assorbimento di energia del nostro contatore, solitamente pari alla potenza contrattuale aumentata di un 10%.
In altre parole, la potenza impegnata è il livello di potenza, espresso in kilowatt (kW), che il nostro contatore è in grado di fornire dal momento in cui viene attivato.
Fino a qualche anno fa, la maggior parte delle case aveva contatori con una potenza di 3 kW. Tuttavia, con l’ingresso nel mercato di elettrodomestici di ultima generazione a basso consumo energetico,, molte famiglie hanno iniziato a richiedere potenze maggiori, come 4,5 kW o 6 kW.
Scegliere la giusta potenza per le proprie esigenze è fondamentale per evitare che il contatore scatti frequentemente a causa di un sovraccarico, e proprio qui entra in gioco l'aumento della potenza luce.
Quando un cliente domestico attiva un contatore, può scegliere un livello di potenza compreso tra 0,5 e 30 kW, come indicato nella seguente lista:
- 0,5 kW
- 1 kW
- 1,5 kW
- 2 kW
- 2,5 kW
- 3 kW
- 3,5 kW
- 4 kW
- 4,5 kW
- 5 kW
- 5,5 kW
- 6 kW
- 7 kW
- 8 kW
- 9 kW
- 10 kW
- 15 kW
- 20 kW
- 25 kW
- 30 kW
Un contatore impostato per una certa potenza impegnata ha il vantaggio di poter prelevare fino al 10% in più di quella potenza per brevi periodi.
Per esempio, un contatore con una potenza impegnata di 3 kW può prelevare fino a 3,3 kW per brevi periodi, il che è utile quando si usano contemporaneamente elettrodomestici ad alta potenza come forno, asciugatrice e lavastoviglie.
Qualora la potenza non fosse sufficiente, allora bisogna aumentarla. In sintesi, l'aumento della potenza luce serve ad adattare la capacità del contatore ai consumi energetici reali, per evitare interruzioni dovute a sovraccarichi di energia.
Cosa comporta un aumento di potenza luce?
Aumentare la potenza del contatore luce comporta un impatto diretto sulla spesa mensile della bolletta energetica, poiché si traduce in costi aggiuntivi per il trasporto e la gestione del contatore stesso.
Solitamente, è necessario sostenere anche una spesa iniziale per coprire i costi dell'intervento tecnico. Nonostante ciò, questa scelta presenta solo vantaggi per gli utenti domestici.
Uno dei principali benefici è la maggiore tranquillità nell'uso simultaneo di più dispositivi elettrici senza preoccupazioni di sovraccarico. L’aumento di potenza non solo previene i blackout dovuti a picchi di consumo, ma consente anche di godere di una maggiore comodità nell'utilizzo quotidiano dell'elettricità.
Inoltre, un contatore con maggiore potenza può supportare l'introduzione di nuovi elettrodomestici più efficienti e tecnologicamente avanzati, contribuendo a migliorare l'efficienza complessiva della casa.
Quando richiedere l’aumento di potenza luce
Esiste un momento "giusto" per aumentare lai potenza elettrica? A parte i casi in cui i blackout sono causati da problemi tecnici di fornitura o distribuzione, possiamo considerare situazioni specifiche in cui potresti aver bisogno di più potenza.
Uno di questi è usi contemporaneamente più dispositivi elettronici e la corrente continua a saltare. Questo problema può indicare che la tua attuale potenza non è sufficiente per sostenere il carico di energia richiesto.
Inoltre, è consigliabile considerare un aumento di potenza quando stai pianificando di introdurre nuovi elettrodomestici o dispositivi elettronici in casa.
L'aggiunta di nuovi apparecchi può aumentare significativamente il consumo di energia, superando la capacità del contatore attuale e portando a interruzioni o sovraccarichi.
Quanto costa aumentare la potenza del contatore luce
Devi sapere che potenziare il contatore comporta dei costi sia iniziali che ricorrenti, come di seguito specificato.
1. Costi iniziali per la pratica di aumento, che variano in base al gestore, al contratto e alla quantità di kilowatt extra richiesti. Il costo delle variazioni di potenza dipende dalle condizioni contrattuali.
2. Per il 2024, secondo quanto stabilito da ARERA con l’allegato C alla Delibera 630/2023/R/eel, i costi per l'aumento di potenza sono i seguenti.
- Una quota di 77,49 €/kW per la potenza aggiuntiva richiesta nelle connessioni in Bassa Tensione. Per le utenze domestiche, questo valore è ridotto a 61,26 €/kW se l'aumento non supera i 6 kW e non è dovuto se l'aumento segue una diminuzione della potenza dopo il 1° aprile 2017, per ripristinare il livello precedente;
- Una quota di 61,69 €/kW per le connessioni in Media Tensione;
- Contributi fissi per il passaggio dalla Bassa alla Media Tensione, con una quota fissa di 486,56 €.
Le spese indicate variano in base alla tipologia di contratto, quindi è consigliabile verificare chiedere al proprio fornitore un preventivo dettagliato.
Come richiedere un aumento potenza luce
La prima cosa da fare per ottenere un aumento di potenza della luce è contattare il tuo fornitore di energia.
Per fare richiesta basterà il Servizio Clienti via telefono, tramite l'applicazione mobile, nell'area clienti online o attraverso altre modalità come l'email.
In genere, durante la procedura dovrai fornire alcune informazioni essenziali:
- Nome del titolare del contratto di fornitura
- Codice POD, una sequenza alfanumerica che identifica il contatore della luce
- Codice cliente
Da evidenziare come ogni fornitore preveda modalità specifiche, tuttavia di solito la procedura è semplice e non molto burocratica. Ad esempio, con Eni Plenitude, puoi effettuare la richiesta direttamente online: basta registrarsi o accedere all'Area Personale e compilare il modulo. Se ci sono informazioni errate o incomplete nella tua richiesta, un operatore ti contatterà per aggiornarle.
Dopo aver inoltrato la richiesta, riceverai entro cinque giorni lavorativi un preventivo via email per la variazione di potenza contrattuale. Puoi accettare il preventivo chiamando il Servizio Clienti al numero verde 800 900 700 (gratuito da rete fissa) o al numero 02 444 141 (da cellulare), oppure recandoti presso i partner commerciali Eni Plenitude Store.
Tempi per ottenere l’aumento di potenza
Il processo per richiedere un aumento di potenza è piuttosto veloce.
Dopo aver inviato l’istanza al fornitore, quest'ultimo dovrebbe impiegare 5 giorni al massimo per aggiungere i kilowatt e garantire un consumo energetico senza interruzioni. In sostanza, i tempi sono simili a quelli dell’attivazione di una fornitura.
In casi specifici, come quelli indicati da Enel Energia, se la potenza richiesta supera i 6 kW per le forniture monofase o i 33 kW per le forniture trifase, la richiesta viene inoltrata dal venditore al distributore e il distributore, entro i tempi stabiliti, prepara un preventivo che viene poi comunicato al cliente dal venditore. Una volta accettato il preventivo, il distributore procede con l'intervento entro i termini indicati nel preventivo stesso.
Eleonora D'Angelo, romana ma residente in Sardegna, si è laureata in Giurisprudenza all'Università Roma Tre nel 2013.
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