Termocamino: quale scegliere e quanto scalda
29 nov 2024 | 5 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D.

L’inverno è ormai alle porte, e chi non ha ancora un sistema di riscaldamento efficiente, deve trovarne uno adatto alle sue necessità.
Fra le soluzioni per riscaldare casa c’è il termocamino, che offre un elevato comfort termico senza rinunciare all’estetica dei classici caminetti e del caminetto elettrico.
In questo approfondimento, Facile.it, sito n. 1 in Italia per il confronto di offerte luce e gas, vi spiega cos’è e come funziona il termocamino, quale scegliere e quanto scalda.
Installare un termocamino significa optare per una tecnologia di riscaldamento altamente efficiente ma anche elegante, in grado di unire funzionalità e design. Oltre a riscaldare l’ambiente, infatti, i termocamini diventano complementi d’arredo raffinati, che rendendo la casa più accogliente e confortevole.
Sul mercato non esiste un solo tipo di termocamino, quindi bisogna sapere quale scegliere in base alle proprie esigenze.
Attualmente, i termocamini si dividono in due modelli principali: il modello ad aria, che diffonde il calore direttamente nell’ambiente tramite ventilazione naturale o forzata, e il modello ad acqua, collegato all’impianto idraulico per riscaldare anche l’acqua sanitaria.
Ecco tutto quello che c’è da sapere sul termocamino.
Termocamino: cos’è e come funziona
A differenza di un normale camino, il termocamino è dotato di una camera "chiusa" da uno sportello di vetro termico, apribile e richiudibile. Anche per questo motivo si distingue dai classici caminetti, in quanto consente di ottenere un maggior risparmio energetico, tramite il recupero di parte del calore prodotto che altrimenti si disperderebbe nella canna fumaria.
I termocamini rappresentano soluzioni innovative per il riscaldamento domestico, progettati per integrarsi all'interno delle abitazioni. Non a caso, combinano l'efficienza di una stufa a legna con la capacità di alimentare un sistema di riscaldamento centralizzato.
Possono essere collegati a impianti preesistenti, come radiatori tradizionali o sistemi di riscaldamento a pavimento, garantendo la diffusione di un calore uniforme e una gestione ottimizzata dell'energia. L’alimentazione di un termocamino, tuttavia, è squisitamente tradizionale.
Il sistema infatti può essere alimentato a legna o a pellet, con una resa differente in base al materiale impiegato. Il termocamino a legna usa un combustibile economico e permette di riscaldare in modo efficiente fino al 70% dell’ambiente domestico. Il secondo tipo, invece, cioè il termocamino a pellet, ha un potere calorifico maggiore ed è più comodo sotto diversi punti di vista (il pellet, ad esempio, è più semplice da trasportare e da stoccare).
Come abbiamo anticipato, il mercato offre due tipi di termocamini: vediamo come funzionano.
Quale termocamino scegliere?
Prima di acquistare un termocamino bisogna conoscere le caratteristiche dei modelli in commercio, per capire quale si sposa meglio con le proprie esigenze di riscaldamento, nonché con le dimensioni della casa.
Ecco le principali differenze fra i termocamini ad aria e i termocamini ad acqua:
Termocamino ad aria
Il termocamino ad aria è ideale se desideri un tipo di riscaldamento rapido e mirato, per abitazioni di piccole o medie dimensioni. Questo modello, infatti, è progettato per riscaldare gli ambienti attraverso un sistema di ventilazione che distribuisce il calore prodotto dalla combustione, senza disperderlo. Realizzando apposite canalizzazioni consente di riscaldare più ambienti in contemporanea, ma non vanta la stessa efficienza del termocamino ad acqua e non permette di produrre acqua calda.
Termocamino ad acqua
Il termocamino ad acqua è il modello più funzionale ed efficiente in commercio. Può sostituire del tutto l’impianto di riscaldamento tradizionale e produce acqua calda fino a 1.200 litri/ora a 70°C, anche stoccabile in serbatoi per alcune ore. Durante la combustione, l’acqua si riscalda notevolmente e diffonde il calore tramite radiatori, o pavimento radiante, in modo uniforme in tutta l’abitazione. Di conseguenza, questo tipo di termocamino è adatto alle abitazioni di grandi dimensioni. Inoltre, il fatto che permetta di produrre acqua sanitaria, costituisce un grande vantaggio.
Trasformare un camino vero in un termocamino
Hai già un camino e desideri trasformarlo in un termocamino? La soluzione è realizzabile ma comporta spese elevate. In particolare, devi valutare se affrontare i costi ha senso: ad esempio, se la casa è molto piccola e il camino, insieme a una stufa o a un condizionatore, è sufficiente, l’investimento potrebbe non valere la pena.
Ad ogni modo, se fatte le opportune valutazioni vuoi investire in un termocamino, dovrai chiedere preventivi per far installare degli inserti all’interno del camino esistente. Considera che, oltre all’installazione e al collegamento alla canna fumaria, bisogna predisporre le tubazioni necessarie al trasporto del calore.
Quanto scalda un termocamino?
I termocamini, in base alla loro potenza nominale, sono in grado di riscaldare sia abitazioni di piccole dimensioni che residenze molto grandi.
In media, un termocamino con una potenza di 25 kW può riscaldare circa 100 m². La potenza di un termocamino elettrico, infatti, si misura in Watt. Come accennato in precedenza, il termocamino ad acqua funziona in modo simile a una caldaia a metano, poiché riscalda gli ambienti tramite l'immissione di acqua calda nei radiatori del sistema di riscaldamento. È in grado di fornire fino a 1.200 litri d’acqua calda all'ora, con una temperatura di circa 70°C. Tuttavia, è fondamentale tenere conto di alcuni fattori che possono influenzare notevolmente l'efficienza del riscaldamento, come:
- L'isolamento termico
- L'altezza dei soffitti
- La disposizione degli spazi
Consumi medi del termocamino
Il termocamino fa risparmiare su luce e gas? Per rispondere a questa domanda è necessario guardare ai consumi medi dei termocamini.
Ipotizzando di tenere un termocamino ad acqua accesso per 6 ore, con produzione di acqua calda per 16 ore circa, in base alle dimensioni dell’abitazione i consumi andranno dai 20 chili di legna (per metri quadri 100) a 60 (per metri quadri 300). Un termocamino ad aria di media potenza (10 kW), invece, consuma in media 2 kWh di elettricità al giorno, se utilizzato per 8 ore.
In ogni caso, per avere consumi bassi bisogna coibentare bene l'abitazione, usare combustibile di buona qualità (legna o pellet) ed eseguire regolarmente la pulizia e la manutenzione dell’impianto.
Quanto costa un termocamino
Il costo di un termocamino dipende dal modello scelto e dalle sue caratteristiche. Un termocamino ad aria, che è più adatto a riscaldare ambienti piccoli, costa tra i 2.000 e i 5.000 euro. Il prezzo, naturalmente, varia a seconda della potenza e del design.
Se invece si acquista un termocamino ad acqua, che può essere collegato al sistema di riscaldamento dell'intera casa, la spesa sale significativamente, arrivando dai 4.000 ai 10.000 euro (i prezzi dei termocamini Vulcano, con certificazione ambientale 5 stelle, vanno da 3.000 ai 5.000 euro circa). Infine, bisogna considerare che il prezzo finale dipende anche dalla complessità dell'installazione e dai materiali scelti.

Eleonora D'Angelo, romana ma residente in Sardegna, si è laureata in Giurisprudenza all'Università Roma Tre nel 2013.
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