IPT: Cos'è e come si Calcola
L'IPT è la sigla di Imposta Provinciale di Trascrizione ed è una tassa che deve essere pagata da ogni possessore di un autoveicolo all'interno del territorio nazionale italiano. Il pagamento di questa imposta viene stabilito in base alle normative del PRA, ossia del Pubblico Registro Automobilistico. Senza questa tassa non sarebbe possibile annotare, trascrivere e iscrivere un nuovo veicolo all'interno del registro menzionato. Ecco tutto ciò che bisogna sapere riguardo a un onere molto importante per ciascun automobilista.
Sommario:
- Come effettuare il calcolo dell'IPT
- Come funziona la maggiorazione delle Province sul pagamento dell'IPT
- Quanto costa l'IPT su un'auto nuova o usata
- Come funziona la maggiorazione delle Province sul pagamento dell'IPT
- IPT di un'automobile: le conclusioni
Come effettuare il calcolo dell'IPT
Per andare avanti nella procedura, bisogna sapere come calcolare l'IPT. Un'operazione matematica del genere non presenta particolari differenze rispetto a quella inerente al bollo auto. La spesa da corrispondere va di pari passo con la potenza dell'auto della quale si è in possesso. Nel caso in cui una vettura raggiunga prestazioni massime pari a 52 kilowatt, la tassa ha un costo iniziale di 150,81 euro. A partire dalla soglia citata, ogni kilowatt aggiuntivo comporta una spesa pari a 3,51 euro.
Va da sé, quindi, che una vettura più potente pagherà un IPT più elevato.
Il calcolo iniziale inerente all'Imposta Provinciale di Trascrizione è quindi abbastanza semplice da effettuare e riguarda solo la tassa di base. A questa, bisogna poi aggiungere una quota maggiorata da parte della propria Provincia di residenza, che può raggiungere anche il 30% di aumento rispetto alla somma prefissata. Quando si acquista un'auto, che si tratti di un modello appena uscito di fabbrica o di seconda mano, il calcolo resta uguale. Dall'altra parte, l'IPT non viene applicato su motocicli e vendite da un cliente privato a un concessionario o a un rivenditore autorizzato. Ad ogni modo, è necessario prestare attenzione a tutti gli aspetti burocratici prima di valutare o meno una spesa che può rivelarsi essenziale per ogni automobilista.
Come funziona la maggiorazione delle Province sul pagamento dell'IPT
Le Province possono scegliere di applicare in maniera autonoma una maggiorazione sull'IPT e sul suo relativo pagamento. La legge non detta alcuna limitazione in merito. In ogni caso, per avere un'idea ben chiara sulla cifra da dover spendere, è necessario verificare le spese stabilite dalle singole Province. Ecco, in breve, le tariffe fissate:
- le province di Aosta, Bolzano e Trento applicano una maggiorazione di 3,51 euro per ciascun kilowatt aggiuntivo rispetto ai 52 iniziali;
- la provincia di Matera applica una maggiorazione di 3,86 euro (10%) per ogni kilowatt aggiuntivo rispetto ai 52 iniziali;
- la provincia di Ragusa applica una maggiorazione di 4,04 euro (15%) per ogni kilowatt aggiuntivo rispetto ai 52 iniziali;
- le province di Trieste, Udine, Pordenone, Vicenza, Reggio Emilia, Arezzo, Grosseto, Pescara, Latina, Carbonia-Iglesias, Benevento, Avellino, Bari, Lecce e Siracusa applicano una maggiorazione di 4,21 euro (20%) per ogni kilowatt aggiuntivo rispetto ai 52 iniziali;
- le province di Ferrara, Sondrio e Crotone applicano una maggiorazione di 4,39 euro (25%) per ogni kilowatt aggiuntivo rispetto ai 52 iniziali;
- tutte le province non menzionate finora applicano una maggiorazione di 4,56 euro (30%) per ogni kilowatt aggiuntivo rispetto ai 52 iniziali.
Si può ben notare, quindi, la scelta delle varie province di inserire tariffe diversificate sull'Imposta Provinciale di Trascrizione. Per gestire al meglio il proprio budget da investire, è consigliabile dare un'occhiata al sito dell'Automobile Club Italia (ACI) e visionare le relative tabelle. Quindi, si procede alla consultazione dei siti Internet provinciali, in modo da scongiurare qualsiasi sorpresa poco gradita.
Quanto costa l'IPT su un'auto nuova o usata
L'IPT su un'auto nuova o usata, così come detto in precedenza, resta pressoché identico. Si parte da una base di 150,81 euro per una vettura dai 51 kilowatt (o 72 cavalli) di potenza in giù. Ciascuna giunta provinciale stabilisce quale sia la percentuale aggiuntiva da corrispondere per ogni automobilista che vi risiede, fino a una soglia massima pari a 196 euro. Maggiore è la potenza dell'automobile, superiore è la spesa da sostenere per il pagamento di un'imposta essenziale per ogni automobilista.
Che tu stia guardando un'auto nuova o delle auto usate, quindi, è importante che nella tua scelta venga tenuto in considerazione l'IPT!
Una volta superata la soglia iniziale di 52 kilowatt, bisogna aggiungere 3,51 euro a kilowatt, senza però contare le percentuali introdotte dalle singole regioni. Per esempio, se un'automobile ha una potenza pari a 100 kilowatt, la tassa di base ha un costo di 319,29 euro. Se a questa viene aggiunta la maggiorazione in vigore presso la provincia di Bari, ossia pari al 20%, si arriva fino a una spesa pari a 383,14 euro. Ovviamente, ogni parametro può fare la differenza e bisogna sempre stare attenti a ciò che si spende.
Come funziona la riduzione dell'IPT per altre categorie di vetture
L'Imposta Provinciale di Trascrizione non prevede alcuna differenza tra auto nuove e usate, ma è possibile accedere a riduzioni molto sostanziose per chi è in possesso dei cosiddetti veicoli speciali. Per esempio, chi detiene una vettura storica deve pagare solo 51,65 euro per l'IPT. La misura riguarda tutti i mezzi di trasporto immatricolati da più di 30 anni e non utilizzati per alcun fine professionale, scopo artistico o attività di impresa.
Per accedere all'agevolazione economica, l'utente deve richiederla presso il PRA e segnalare l'articolo 63 comma 4 della Legge 342 del 2000, ossia quello inerente all'esenzione economica. Diverso è il discorso collegato alla Provincia autonoma di Bolzano, che a differenza delle altre ha scelto di mantenere la vecchia regola in base alla quale la riduzione dell'IPT sia applicabile per tutti i modelli immatricolati da più di 20 anni. Per tutte le altre province, l'anzianità è stata ampliata in base alla Legge di Stabilità risalente al 2015.
Al tempo stesso, i possessori di ogni tipologia di veicolo speciale possono corrispondere un'IPT pari a un quarto rispetto alla spesa collegata alle altre vetture. Anche in questo caso, è necessario richiedere la misura al Pubblico Registro Automobilistico e presentare moduli e documenti essenziali, oltre a citare la Legge che consente un aiuto del genere.
IPT di un'automobile: le conclusioni
Nel complesso, l'IPT di un'auto è una voce da tenere d'occhio con la massima cautela. Ciascuna imposta deve essere pagata seguendo un insieme di normative ben precise. Il discorso è ovviamente valido anche per questa tassa, la cui entità può variare di provincia in provincia e a seconda di alcuni parametri diversificati.
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