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Il mutuo Inpdap: cosa devi sapere in 10 pillole

mutui guide il mutuo inpdap in 10 pillole

Le 3 cose da sapere:

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    Cosa sono: mutui agevolati per dipendenti pubblici e pensionati

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    Cosa sono: mutui agevolati per dipendenti pubblici e pensionati

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    Come funziona: dura dai 10 ai 30 anni e non può essere superiore ai 300mila euro

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    Come funziona: dura dai 10 ai 30 anni e non può essere superiore ai 300mila euro

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    Confronta e scegli la tipologia di mutuo più adatta alle tue esigenze

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Mutuo casa: trova il migliore
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Il mutuo Inpdap, oggi conosciuto anche come mutuo INPS, è un finanziamento agevolato a lungo termine, che può essere richiesto dai dipendenti pubblici assunti a tempo indeterminato o dai pensionati. Scopriamo tutto ciò che c'è da sapere sui mutui agevolati per dipendenti pubblici e pensionati, dagli importi richiedibili al calcolo della rata.

Sommario

1. Che cos'è un mutuo Inpdap

Il mutuo Inpdap è un finanziamento agevolato destinato ai dipendenti pubblici, iscritti a quella che era la ex cassa di previdenza dedicata Inpdap (confluita nell’Inps), e ai pensionati. Questi possono ottenere mutui a condizioni di particolare favore, richiedibili per la prima casa.

2. Chi può accedere ad un mutuo INPS

Per poter richiedere i mutui INPDAP bisogna essere dipendenti pubblici con un contratto a tempo indeterminato, oppure essere pensionati con anzianità di iscrizione di almeno tre anni alla gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie sociali.

3. I requisiti necessari

Per accedere ad un mutuo ex-Inpdap, è necessario che il richiedente ed i suoi familiari non siano proprietari di nessun’altra abitazione sul territorio nazionale. Fanno eccezione alcuni casi particolari, come ad esempio quello in cui un proprietario sia stato costretto a lasciare la casa coniugale dopo una separazione.

Anche i figli degli iscritti possono richiedere mutui prima casa alle stesse condizioni.

4. Durata e importo del mutuo

I prestiti ottenibili possono avere durata dai 10 ai 30 anni e devono essere inferiori ai 300 mila euro. La cifra deve includere le pertinenze e non può eccedere il valore dell’immobile, così come risulta dalla perizia. Anche la domanda di mutuo deve riguardare una cifra inferiore o uguale al prezzo della casa al momento della compravendita.

Per l'acquisto di una abitazione è possibile richiedere un importo massimo di 300 mila euro. Per lavori di manutenzione ordinaria e/o straordinaria, l'importo massimo erogabile è di 150 mila euro. L'importo massimo è invece di 75 mila euro in caso di costruzione o acquisto di un box auto / posto auto da utilizzare come pertinenza della casa di proprietà.

5. Quali sono i tassi dei mutui INPS

Per quanto riguarda i tassi di interesse, quelli applicati ai mutui a tasso fisso richiesti a partire dal 1° novembre 2023 sono i seguenti (TAN in funzione della percentuale LTV):

Durata (fino a)<=50%50% - 80%>80%
10 anni2,93%2,98%3,13%
15 anni2,90%2,95%3,10%
20 anni2,88%2,93%3,08%
25 anni2,84%2,89%3,04%
30 anni2,82%2,87%3,02%

Per i mutui a tasso variabile, che prevedono una rata di ammortamento mensile, si applica il tasso pari all’Euribor a un mese, calcolato su 365 giorni, maggiorato di 150 punti base. Il tasso viene rilevato alla fine del mese che precede l'erogazione del mutuo.

6. Il pagamento delle rate

La rata annuale non può superare la metà del reddito imponibile annuo della famiglia. In caso di mancato pagamento si applica un interesse di mora pari a due punti in più rispetto al tasso di interesse del mutuo. Se non si pagano due rate e gli interessi di mora, l’Inps ex-Inpdap può risolvere il contratto entro 90 giorni dalla scadenza dell’ultima rata.

7. Le spese aggiuntive

Nel momento in cui l’importo viene erogato, uno 0,5% sul totale viene trattenuto per le spese amministrative, che non comprendono quelle per i professionisti (come notaio, perizia, iscrizione dell’ipoteca) né quelle per una polizza da stipulare obbligatoriamente a garanzia, del valore di non meno di 1000 euro. Va inoltre stipulata una “ipoteca volontaria” di primo grado sull’immobile acquistato, di valore doppio rispetto a quello del mutuo richiesto.

I tassi applicati possono essere diversi se il mutuo è erogato da banche convenzionate.

8. Come presentare la domanda

Bisogna compilare il modello fornito dall’Inps, completo di tutta la documentazione richiesta, e inoltrarlo attraverso il portale Inps dal 15 gennaio al 30 novembre di ogni anno. La domanda deve includere le dichiarazioni sostitutive di certificazione e atto notorio e la documentazione necessaria per stabilire la finalità per la quale viene richiesto il finanziamento.

9. Le graduatorie

Una volta compilate, le domande per i mutui prima casa con tutte le carte in regola sono tutte accolte, fino ad esaurimento del budget. In tal caso si entra in una graduatoria decisa dagli uffici provinciali e territoriali sulla base del regolamento vigente, in base alla composizione del nucleo familiare e del reddito imponibile.

10. La surroga con il mutuo Inpdap

E’ possibile surrogare e rinegoziare i mutui ex-Inpdap, come ogni altro mutuo. Se un iscritto ha già un mutuo presso un’altra banca, può chiederne la sostituzione con quello riservato ai dipendenti pubblici in caso abbia i requisiti di cui sopra, e in caso debba acquistare (ma non costruire) la prima casa. Inoltre occorre che l’abitazione sia l’unica posseduta in Italia dal nucleo familiare.

Quando presenti la domanda di surroga ricorda di allegare una perizia timbrata da un professionista iscritto all'albo, non più vecchia di 5 anni.

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pubblicato il 6 giugno 2024
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