Cattivi pagatori, come ottenere un prestito? Con la cessione del quinto
Le 3 cose da sapere:
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Cattivi pagatori: coloro che non hanno pagato con puntualità una rata del mutuo o prestito
1Cattivi pagatori: coloro che non hanno pagato con puntualità una rata del mutuo o prestito
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Cessione del quinto: prestito non finalizzato fino a 60mila euro, concesso anche ai cattivi pagatori
2Cessione del quinto: prestito non finalizzato fino a 60mila euro, concesso anche ai cattivi pagatori
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Scopri i requisiti per richiedere la cessione del quinto e trova il prestito adatto a te
3Scopri i requisiti per richiedere la cessione del quinto e trova il prestito adatto a te
Chi è segnalato come cattivo pagatore può richiedere la cessione del quinto: questo perché tale tipologia di prestito prevede la restituzione delle rate con addebito diretto sullo stipendio o sulla pensione.
Per chi ha subito un protesto, ottenere un prestito non finalizzato non è sempre semplice, ma questa soluzione non dovrebbe causare problemi. Vediamo, nello specifico, come funziona.
Sommario
I cattivi pagatori: cosa devi sapere
Le banche difficilmente concedono prestiti a chi ha avuto qualche problema finanziario o comunque ne paga ancora le conseguenze. Una persona che non ha pagato con puntualità una o più rate del mutuo, prestito o altro tipo finanziamento, o che ha emesso assegni scoperti viene segnalata come protestato o cattivo pagatore alla Centrale Rischi, sistema gestito dalla Banca d’Italia, che contiene tutte le informazioni sull’indebitamento dei clienti verso le banche o verso gli intermediari finanziari, permettendo di valutare la loro storia creditizia.
Il nominativo viene mantenuto nelle “liste cattivi dei pagatori” per un lasso di tempo che varia, a seconda della gravità dell’inadempienza, da 12 a 36 mesi. In questo periodo, l’accesso al credito diventa difficile: al cattivo pagatore viene infatti associato un rischio di insolvenza elevato, quindi le banche e le finanziarie tendono a respingere eventuali richieste di finanziamento.
Anche se sei un cattivo pagatore puoi accedere al credito grazie alla cessione del quinto dello stipendio o della pensione.
Cessione del quinto: una soluzione anche per cattivi pagatori
Come funziona la cessione del quinto dello stipendio? La cessione del quinto è una tipologia di prestito personale non finalizzato che permette al richiedente di ottenere fino a 60mila euro a tasso fisso, anche se è stato segnalato come cattivo pagatore. Per accedere a questa forma di finanziamento è necessario essere un lavoratore dipendente assunto a tempo indeterminato o un pensionato o un lavoratore con contratto a tempo determinato, purché il debito venga estinto entro il termine di scadenza del contratto di lavoro stesso.
In presenza di questi requisiti indispensabili, il prestito viene concesso con relativa facilità, perché la rata di rimborso viene trattenuta alla fonte, ovvero direttamente dallo stipendio o dalla pensione del beneficiario.
L’ammontare della rata, costante per tutta la durata del finanziamento, non può eccedere un quinto dello stipendio (da qui il nome di questa forma di prestito): ne consegue che la somma concessa in prestito sarà proporzionale al reddito del richiedente. Il datore di lavoro non ha voce in capitolo sulla concessione del prestito; tuttavia, verrà contattato dalla banca perché il finanziamento potrà essere erogato solo previa conferma del contratto (definita tecnicamente “benestare”) da parte sua.
Quando richiedi la cessione del quinto devi firmare una delega per autorizzare il datore di lavoro a pagare la rata del prestito, decurtandola dallo stipendio.
Quali sono le garanzie per la finanziaria?
La solvibilità del debitore è garantita da una polizza assicurativa obbligatoria, che tutela la
banca anche in caso di morte o, per i dipendenti, perdita del lavoro di chi ha contratto il prestito. Se il richiedente è dipendente di un’azienda privata, la compagnia assicurativa, sulla quale grava il rischio finale dell’operazione, può richiedere la presenza di una serie di requisiti oggettivi in termini di forma societaria (ad esempio, che l’azienda sia costituita in forma di società di capitali), numero minimo di dipendenti (tendenzialmente superiore a 15) o un capitale sociale superiore a un livello prefissato. Nella cessione del quinto, un’ulteriore forma di garanzia per la banca è rappresentata dal TFR accumulato nel corso della vita lavorativa del soggetto finanziato. Perciò, maggiore è l’anzianità lavorativa, più alto sarà il TFR e maggiore la garanzia per la banca.
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