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La cartolarizzazione del mutuo: cos'è e come funziona

mutui guide la cartolarizzazione del mutuo cosa e come funziona

Le 3 cose da sapere:

  1. 1

    Cos'è: vendita dei crediti vantati dalla banca a una società veicolo

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    Cos'è: vendita dei crediti vantati dalla banca a una società veicolo

  2. 2

    Come funziona: titoli obbligazionari che trasformano i crediti in carta

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    A livello contrattuale non cambia nulla per il mutuatario

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    A livello contrattuale non cambia nulla per il mutuatario

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La cartolarizzazione è un'operazione finanziaria effettuata dalla banca, che vende i propri mutui ad una società definita veicolo. Questa società, dopo aver verificato i crediti ricevuti dall'istituto bancario, lo ripaga con l'emissione di titoli obbligazionari, relativi ai mutui oggetto della vendita.

Le banche traggono la maggior parte dei loro ricavi dai finanziamenti erogati ai clienti. Ma nel caso dei mutui, per effetto della lunga durata dei piani di rimborso, gli istituti di credito possono rientrare della liquidità prestata solo dopo parecchi anni. Per incassare immediatamente il denaro prestato, ricorrono talvolta a questa operazione finanziaria.

Cosa cambia per il mutuatario? Cosa succede, ad esempio, in caso di surroga? Continua a leggere per scoprire di più sulla cartolarizzazione del mutuo.

Sommario

La cartolarizzazione: cos’è e come funziona

La cartolarizzazione è una tecnica finanziaria, regolata e regolamentata per legge, che consiste nella vendita dei crediti vantati dalla banca, come appunto i mutui, a una società chiamata "società veicolo" (in inglese SPV, special purpose vehicle).

Quest’ultima corrisponde alla banca la liquidità equivalente al valore dei mutui comprati ed emette, come garanzia, dei titoli obbligazionari riferiti ai mutui stessi, trasformando di fatto i crediti in ‘carta’, da cui il nome cartolarizzazione. La società veicolo mette poi in vendita sul mercato i titoli emessi con l’obiettivo di recuperare quanto pagato alla banca.

Cosa cambia per il mutuatario

A livello contrattuale non cambia niente, perché i termini e le condizioni previste nel contratto di mutuo stipulato con la banca che ha ceduto i crediti non vengono modificate. In caso di cartolarizzazione, il mutuatario viene solitamente informato dell’avvenuta operazione attraverso l’invio per posta di una comunicazione scritta. Il mutuatario continuerà a mantenere i rapporti con la banca che ha erogato il finanziamento in origine e alla stessa continuerà a pagare le rate del mutuo che, a loro volta, verranno girate alla società veicolo.

È più complicato invece richiedere una surroga o rinegoziazione, perché i termini dell’accordo (ad esempio la tipologia di tasso e la durata) tra la banca e la società veicolo non si possono cambiare. Ma oggi, seppure con qualche difficoltà, si ha la certezza che le due operazioni siano fattibili per effetto della convenzione firmata il 12 novembre 2007 da ABI (l’associazione bancaria italiana) e il Consiglio del Notariato e che fa riferimento alla legge 130/1999 dove si parla di mutui cartolarizzati.

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pubblicato il 6 giugno 2024
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