Cessione del credito e sconto in fattura: le nuove regole
28 feb 2022 | 3 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Le operazioni di cessione del credito e di sconto in fattura tornano a essere replicabili più di una volta.Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 18 Febbraio scorso, che ha approvato le nuove regole in materia.
Sono stati però fissati alcuni paletti: vediamo nel dettaglio cosa è cambiato qui su Facile.it, specialista nel confronto dei mutui online.
Le truffe
Ricordiamo che le due opzioni in questione sono alternative alla detrazione Irpef , nel caso si vogliano sfruttare le agevolazioni previste per gli interventi di ristrutturazione e di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili. La normativa riguardante il loro funzionamento è stata modificata varie volte e, dopo la scoperta di truffe ai danni dello Stato per 4,4 miliardi di euro di crediti fittizi, è stato approvato, già nel novembre scorso, l’apposito Decreto Antifrode che ha introdotto maggiori e più rigide verifiche.
Il Decreto Sostegni ter
Nonostante l'entrata in vigore del Decreto Antifrode, con il Decreto Sostegni Ter sono stati rafforzati i controlli e indurite le sanzioni in caso di violazioni. Al contempo, è stata anche introdotta una stretta sul funzionamento della cessione del credito e dello sconto in fattura, limitando il trasferimento dei crediti maturati a una sola volta e, non più, infinite volte come previsto in origine.
Le conseguenze della stretta
La stretta voluta con il Sostegni ter ha però creato una situazione di grave incertezza. Alcuni cessionari hanno sospeso il servizio di acquisizione, mentre i costruttori hanno bloccato i cantieri e messo in stallo le pratiche già avviate, con il rischio di non poter più rispettare i contratti stipulati. Cosa non da poco se si pensa a quanto l’edilizia abbia contribuito alla crescita del Pil, grazie al boom del mercato dovuto in larga parte alla possibilità, per il contribuente, di monetizzare subito i crediti fiscali maturati, altrimenti recuperabili in 10 anni (o in quattro per il superbonus).
Le nuove regole
Perciò il Governo, preso atto delle ragioni di chi, pur operando nella legalità, si sarebbe trovato pesantemente penalizzato dalle nuove regole, ha deciso di modificare, per l'ennesima volta, la normativa. Con tali modifiche, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono tornati a essere replicabili più volte ma con delle limitazioni. Ecco quali:
- Cessione del credito: il credito può essere trasferito a un qualsiasi soggetto terzo. Dopodiché, il credito può essere ceduto per altre due volte ma esclusivamente a soggetti iscritti agli albi tenuti dalla Banca d’Italia, come ad esempio banche, istituti di credito e intermediari finanziari.
- Sconto in fattura: con questa opzione il fornitore che non vuole avvalersi della detrazione fiscale può recuperare quanto scontato tramite cessione del credito. Dopo questo passaggio, il credito può essere trasferito altre due volte e sempre a cessionari autorizzati a operare in Italia. In pratica, lo sconto a favore del contribuente non viene calcolato.
- Codice univoco: da Maggio, a partire dalla prima cessione, sarà attribuito all’operazione un codice univoco in modo che i vari passaggi siano tracciabili. L'obiettivo è di assicurare la reale rispondenza tra il credito ceduto e gli interventi edilizi effettivamente realizzati.
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