Superbonus 110%: cosa succede dopo il blocco della cessione dei crediti
7 mar 2023 | 5 min di lettura | Pubblicato da Marco B.
Il caso Superbonus al 110% è sempre piùingarbugliato.
Le difficoltà sono nate dopo che il Governo Meloni ha bloccato la cessione dei crediti col decreto legge 11/2023, in vigore dal 17 febbraio scorso.
Per cittadini e imprese è quindi diventato difficile capire che cosa si può fare sul fronte della ristrutturazione degli immobili.
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Qual è la situazione
Qual è la situazione per il momento (visto che il Governo potrebbe cambiare un po' rotta) tra Decreto Aiuti-quater, manovra finanziaria e decreto 11/23?
Il Sole 24 Ore, quotidiano di Confindustria, ha cercato di delineare undici opportunità, a seconda del genere di edificio, sebbene, alla fine, resterà ladifficoltà nel trovare qualcuno (banca o impresa) che accetti di farsi carico delle cessioni e degli sconti ancora ammessi.
Inoltre, sia per gli immobili con un unico proprietario sia per i condomìni nel 2024 l’agevolazione scenderà al 70% e nel 2025 al 65%.
Parti comuni condominiali
Per quel che riguarda i lavori nelle parti comuni nei condomini, ci sono tre strade.
Ha accesso al Superbonus al 110% fino alla fine del 2023, con la possibilità di fare cessione e sconto in fattura:
- chi ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e ha presentato la Cilas (comunicazione di inizio lavori asseverata) entro fine anno
- chi li ha deliberati tra 19 e 24 novembre, presentando la Cilas entro il 25 novembre
- chi, per la demolizione con ricostruzione, ha fatto domanda entro il 31 dicembre 2022
Chi ha deliberato i lavori e presentato la Cilas (o l’istanza di titolo abilitativo in caso di demolizione e ricostruzione) dopo le date citate sopra, ma entro il 16 febbraio 2023, ha il Superbonus al 90% quest'anno. Cessione e sconto sono consentite al 110% soltanto se sono state sostenute spese nel 2022.
Chi ha deliberato i lavori o/e presentato la pratica edilizia dal 17 febbraio 2023 in poi ha il Superbonus al 90% nel 2023, senza possibilità di sconto o cessione.
Riepilogo
SITUAZIONE | SUPERBONUS | SCONTO O CESSIONE |
---|---|---|
delibera lavori entro il 18/11/22 | sì, al 110% | sì |
delibera lavori tra il 19 e il 24/11/22 con Cilas entro il 25/11/22 | sì, al 110% | sì |
domanda demolizione con ricostruzione entro il 31/12/22 | sì, al 110% | sì |
delibera demolizione con ricostruzione o Cilas entro il 16/02/23 | sì, al 90% | sì, con spese nel 2022 |
delibera o presentazione lavori dal 17/02/23 | sì, al 90% | no |
Edifici con un solo proprietario o in comproprietà
Per quel che riguarda gli edifici di proprietà di un'unica persona oppure in comproprietà (da due a quattro unità immobiliari) si prospetta una situazione piuttosto simile ma con qualche differenza:
- chi ha presentato la Cilas entro il 25 novembre 2022 o l'istanza di demolizione entro il 31 dicembre 2022 (non serve la delibera), ha diritto al Superbonus anche nel 2023, con cessione o sconto
- chi ha presentato la Cilas o l'istanza dopo le date citate sopra, ed entro il 16 febbraio 2023, ha il Superbonus al 90%, con cessione o sconto
- Chi ha presentato la pratica edilizia dal 17 febbraio 2023 in poi ha il Superbonus al 90%,ma senza cessione o sconto.
Riepilogo
SITUAZIONE | SUPERBONUS | SCONTO O CESSIONE |
---|---|---|
Cilas entro il 25/11/22 | sì, al 110% | sì |
istanza di demolizione entro il 31/12/22 | sì, al 110% | sì |
Cilas dopo il 25/11/22 o istanza di demolizione dopo il 31/12/22 ma entro il 16/02/23 | sì, al 90% | sì |
presentazione della pratica dal 17/02/23 | sì, al 90% | no |
Case unifamiliari e unità indipendenti
Per quel che riguarda le case unifamiliari e le singole unità indipendenti ci sono 5 possibilità:
- chi non è stato in grado di avviare laproroga, ha il Superbonus al 110% cedibile e utilizzabile con lo sconto in fattura (però di fatto la scadenza è stata il 30 giugno 2022)
- chi al 30 settembre 2022 ha svolto almeno il 30% dell’intervento totale ha il Superbonus del 110% sulle spese fino al prossimo 31 marzo, conpossibilità di cessione e sconto
- per chi ha iniziato i lavori tra 1 luglio e 31 dicembre 2022 (senza arrivare al 30% dei lavori al 30 settembre 2022) il Superbonus non è applicabile
- chi ha presentato la Cilas entro il 16 febbraio 2023 (o l’istanza di titolo abilitativo per demolizione e ricostruzione) ha il Superbonus del 90% solo nel 2023, con possibilità di sconto e cessione, purché abbia iniziato i lavori dall'1 gennaio 2023, usi la casa come abitazione principale, la possegga sulla base di un diritto reale e abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro (calcolato in base al quoziente familiare)
- chi ha presentato la Cilas dal 17 febbraio in poi (servono comunque il reddito di riferimento e le altrecondizioni indicate al punto precedente) ha il Superbonus del 90% per il solo 2023, non cedibile né utilizzabile tramite sconto in fattura
Riepilogo
SITUAZIONE | SUPERBONUS | SCONTO O CESSIONE |
---|---|---|
se non si è potuta avviare la proroga | sì, al 110% | sì |
con almeno il 30% dei lavori svolti al 30/09/22 | sì, al 110% e fino al 31/03/23 | sì |
inizio lavori tra 01/07/22 e 31/12/22 ma senza arrivare al 30% entro il 30/09/22 | no | no |
Cilas o istanza di titolo abitativo per demolizione e ricostruzione entro il 16/02/23 | sì, al 90% | sì, con inizio lavori 01/01/23+altri (vedi sopra) |
Cilas entro il 17/02/23 | sì, al 90% per il 2023 | no |
Tra preoccupazione e proteste
Le preoccupazioni ci sono, tanto che è già nata l’Associazione Esodati del Superbonus, cui aderisconofamiglie, imprenditori e tecnici, per chiedere a Governo e Parlamento di cancellare la norma che ha bloccato cessioni e sconti in fattura.
L'associazione, che il 27 febbraio è stata ascoltata dalla Commissione Finanze della Camera, sostiene che i debiti stanno travolgendo aziende e privati.
Mentre Confcommercio avverte: il blocco ha un impatto profondissimo sull'intera filiera dell'edilizia col rischio di una possibile crisi di liquidità sistemica, da scongiurare perché va a discapito di un settore cruciale.
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