Bonus casa 2024: come risparmiare sull’acquisto o la ristrutturazione di un immobile
15 feb 2024 | 7 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.
Chi acquista casa o è alle prese con una ristrutturazione potrà approfittare nel 2024 di serie di bonus, sconti fiscali ed agevolazioni. Dalla ristrutturazione ordinaria al 50%, alla revisione del bonus barriere architettoniche, passando per i mutui, cerchiamo di capire quali sono le misure in vigore che possono rendere conveniente acquistare o ristrutturare un immobile.
Bonus ristrutturazione: dal superbonus al rifacimento ordinario
Quello conosciuto come superbonus perde la maxi agevolazione del 110% e rimane con aliquota al 70%. La modalità di utilizzo dello sconto fiscale è solo quello della detrazione: niente più cessione del credito o sconto in fattura. Sono gli effetti delle ulteriori modifiche introdotte alla travagliata misura con il decreto legge 212/2023, su cui il Parlamento sta intervenendo per la definitiva approvazione in legge nel mese di febbraio 2024.
Il superbonus resta in vigore per determinati edifici: condominii e i proprietari di edifici da 2 a 4 unità immobiliari. I massimali dell’agevolazione sono differenti a seconda dello specifico intervento. L’aliquota del 110% rimane solo per interventi effettuati in comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dall’1.4.2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
Per il 2024, i lavori di ristrutturazione sono scontati con il 70% attraverso procedure rigorose (asseverazioni e invio documentazione anche all’Enea) e mediante la restituzione in detrazione degli importi su dieci anni. Il bonus casa tradizionale è per il solo 2024 ancora con l’aliquota al 50% per un massimale di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare. Nel 2025, a meno di rinnovo della misura, si tornerà al 36%. Con la misura attualmente in vigore, è possibile fare manutenzione ordinaria e straordinaria di ristrutturazione con importi fino a 96 mila euro, per i quali si potrà ottenere una detrazione del 50% che sarà restituita in dichiarazione dei redditi per i prossimi 10 anni.
Bonus barriere architettoniche delimitato
Continua per il 2024 la normativa di agevolazioni per gli interventi di rimozione delle barriere architettoniche, ma con delle modifiche in corso di approvazione dal parlamento. Si continuerà ad applicare ma a interventi specifici quali scale, rampe, installazioni di ascensori, servo scala e piattaforme elevatrici. Le spese dovranno essere saldate solo ed esclusivamente con bonifico parlante in modo tale da ottenere la detrazione fiscale. Sarà necessaria poi una asseverazione rilasciata dai tecnici abilitati.
Scompare dal 2024 la possibilità di avvalersi dello sconto in fattura o della cessione del credito. L’aliquota di agevolazione resta del 75% ma, come detto, ristretta a specifici interventi. Lo sconto in fattura e la cessione del credito restano applicabili per le spese sostenute in relazione agli interventi per i quali, in data antecedente al 30 dicembre 2023, risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo. Si applica anche dove sono già iniziati i lavori oppure, nel caso in cui i lavori non siano ancora iniziati, sia già stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori e sia stato versato un acconto sul prezzo.
Sisma bonus
Per i lavori finalizzati a migliorare la resa antisismica degli edifici, è prevista una detrazione di imposta con aliquota variabile dal 50 all’85%, che arriva a coprire il massimale di spesa pari a 96 mila euro per unità immobiliare.
Bonus mobili
Per chi effettua una ristrutturazione edilizia, accanto agli sconti fiscali dei lavori è previsto in aggiunta uno sgravio fiscale sull’acquisto di mobili, per un massimale di spesa pari a 5 mila euro. Si potrà portare in detrazione il 50% del costo.
Bonus verde
Consiste in uno sconto del 36% su spese per giardini e terrazzi per importi massimi fino a 5000 euro. Le spese dovranno essere documentate da fattura e pagamenti tracciati. Rientrano nel beneficio più nel dettaglio: sistemazione del verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni; realizzazione di impianti di irrigazione; realizzazione di pozzi; realizzazione di coperture a verde di giardini pensili.
Tra le spese per le quali è ammessa la detrazione, sono comprese anche quelle per la progettazione e la manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi sopra elencati.
Agevolazioni prima casa
L'attuale normativa prevede una serie di agevolazioni fiscali finalizzate a favorire l’acquisto di immobili da destinare ad abitazione principale. Sono ridotte sia l’imposta di registro, se si acquista da un privato, sia l’Iva, se si acquista da un’impresa. Inoltre non sono dovuti imposta di bollo, tributi speciali catastali e tasse ipotecarie sugli atti assoggettati all’imposta di registro e quelli necessari per effettuare gli adempimenti presso il catasto e i registri immobiliari.
Valgono per tutti, anche coloro che richiedono un mutuo prima casa, a prescindere dall'età e dal reddito, la riduzione dell’imposta di registro dal 9% al 2% in caso di acquisto da privato, e dal 22% al 4% in caso di acquisto dal costruttore. Le imposte ipotecarie e catastali ammontano a 50 euro l'una nel primo caso, e a 200 euro l'una nel secondo, al quale si aggiunge l'imposta di registro di ulteriori 200 euro.
Il futuro dei bonus edilizi tra PNRR e Direttiva case green
Una riforma articolata dei bonus casa e diverse novità sono attese entro la metà dell’anno. Qualche traccia di quali potranno essere gli interventi si ritrova nelle dichiarazioni del ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin e in un'indagine conoscitiva depositata in commissione bilancio della camera. Si ritiene conclusa la stagione dei maxi interventi con aliquote al 110% per tutti: il nuovo piano di incentivi per l’edilizia sarà selettivo, rivolto cioè a obiettivi definiti sia per reddito dei contribuenti sia per finalità di intervento.
Si sosterranno interventi sulle prime case con priorità ai lavori da fare per migliorare le classi energetiche basse e portarle a migliorare. La direttiva Epbd (Energy performance of building directive), introdotta dall'UE, prevede che gli immobili residenziali dovranno essere non meno di classe E entro il 2027, per passare a quella D entro il 2030. Per i redditi bassi, l’intervento potrebbe anche arrivare a prevedere un'aliquota del 100%, mantenendo anche cessione del credito e sconto in fattura.
Mutui green
Il 2024 sarà l’anno dei mutui green? Secondo Facile.it, le soluzioni di mercato per queste tipologie di intervento rendono la misura un’osservata speciale. Per le condizioni dei tassi fissi di gennaio 2024, i mutui green sono addirittura più convenienti se si guarda all’offerta green delle banche, vale a dire quei prodotti di finanziamento destinati normalmente ad immobili di classe energetica A o B ma che, in alcuni casi, vengono estesi anche a quelli in classe C.
Prendendo in considerazione un finanziamento standard (126.000 euro da restituire in 25 anni e a fronte di un LTV del 70%), calcola Facile.it, i migliori tassi fissi per un mutuo green prima casa partono addirittura da 2,55%, con una rata mensile pari a 572 euro.
Surroghe green
Altro dato interessante riguarda le surroghe, legate a un passaggio a soluzioni green. Le cosiddette surroghe green sono finanziamenti destinati ai proprietari di abitazione in classe energetica A o B che vogliono cambiare banca; in questo caso i tassi fissi agevolati scendono ulteriormente, fino ad arrivare al 2,45%.
Dati alla mano, il potenziale risparmio è notevole, soprattutto per chi ha un mutuo a tasso variabile di recente sottoscrizione; sempre ipotizzando un finanziamento standard, il mutuatario potrebbe abbattere la rata fino al 25%, portandola dagli attuali 750 euro a circa 570 euro, con un risparmio di quasi 180 euro.
Mutui green per acquistare casa
Nel frattempo si moltiplicano le offerte da parte delle banche di soluzioni di finanziamento per l’acquisto di immobili ad alta efficienza energetica (classi energetiche A, B, C). Si tratta di proposte che, al netto delle differenze tra singolo istituto, offrono ad esempio una riduzione dei tassi di interesse applicati.
Possono trovarsi soluzioni di mutui green a tasso fisso e a tasso variabile, e i piani di rimborso hanno durata diversa a seconda della banca. Si può arrivare a coprire il finanziamento per una quota massima dell’80% e, in alcuni casi, fino al 100% del valore dell’immobile.
Ristrutturazione casa
Svincolati dall’acquisto, esistono anche soluzioni di finanziamento per ristrutturare l’abitazione, con l’obiettivo di migliorarne l’efficienza energetica. Anche in questo caso, le soluzioni sono a tasso fisso o variabile. Secondo quanto previsto dalla normativa europea, i lavori di ristrutturazione devono garantire un miglioramento delle performance energetiche.
Giornalista professionista dal 2004 e vicecaporedattore per ItaliaOggi, scrive del Fisco in ogni sua forma. Ha fatto incursioni su Classcnbc e Tgcom per raccontare le novità di manovra di bilancio, sanatorie fiscali e storie di elusione.
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