Cattivi pagatori: SMS di avviso e un arbitro per le controversie
2 gen 2023 | 4 min di lettura | Pubblicato da Cristina B.
Un SMS di avviso o un messaggio su Whatsapp per informare dell’inserimento negli elenchi di coloro che non pagano le rate dei prestiti; maggiori informazioni, sicurezza e trasparenza sui criteri utilizzati per inviare i nominativi dei cattivi pagatori ai sistemi di informazioni creditizia (Sic); e un arbitro per dirimere le controversie tra cattivi pagatori e società che erogano i prestiti. Ecco quali sono le novità dopo l’approvazione da parte del garante della privacy del nuovo codice di condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti di consumo, affidabilità e puntualità.
Più informazioni
Maggiore trasparenza e correttezza sul trattamento dei profili di coloro i quali chiedono un prestito per acquistare beni di consumo o per altre ragioni. I nominativi sono inseriti solitamente in due percorsi:
- quello dei sistemi di informazioni creditizia (Sic), raccoglitori on line che contengono le informazioni sui finanziamenti richiesti ed erogati a privati e imprese;
- quello successivo della Centrale dei rischi finanziari (Crif) alimentato dalle banche e dalle società che aderiscono volontariamente al sistema, per tutelarsi da eventuali finanziamenti a persone sbagliate.
I Sic sono il primo strumento di verifica per sapere se chi chiede il prestito è in qualche modo segnalato come cattivo pagatore.
Il rischio di errore o di non tempestivo aggiornamento nell’inserimento dell’informazione è abbastanza elevato, con la conseguenza di un danno reputazionale ma anche economico (il diniego del prestito). Per limitare questo cortocircuito informativo, il garante della privacy ha posto alcuni paletti in un meccanismo di autoregolamentazione per gli operatori che dovranno uniformarsi a standard di trasparenza, sicurezza e correttezza.
Il preavviso al debitore con un messaggio
Una delle principali novità è rappresentata da un nuovo metodo per informare il debitore del suo inserimento nella blacklist dei cattivi pagatori, tramite SMS o messaggio Whatsapp. Attualmente è necessario informare il cattivo debitore dell’inserimento del suo nominativo nella lista a fronte di un mancato pagamento di rate e scadenze 15 giorni prima dell’inserimento nella lista perché, in caso di errore, inesattezza o adempimento, possa opporsi.
Nella realtà, spesso i cattivi debitori dribblavano la notifica materiale non facendosi trovare. Con questo nuovo sistema di condivisione dell’informazione digitale, dire di non sapere diventa più difficile.
Si determina poi un limite temporale entro il quale segnalare il cattivo pagatore: se si lasciano passare cinque anni dalla scadenza del rapporto senza segnalare, scatta una decadenza e la segnalazione non sarà più possibile. Si potrà intervenire, invece, oltre i cinque anni se ci sono notizie favorevoli al cliente da inserire, ad esempio l’informazione del completamento del pagamento.
Quindi, ricapitolando: le informazioni negative sono da segnalare entro cinque anni, mentre per quelle positive la segnalazione non prevede limiti di tempo.
Le novità che ora diventeranno operative
Si ampliano i settori su cui si potranno avere informazioni di un cattivo credit score. Non soltanto dati su prestiti e mutui, ma anche quelli legati a diverse forme di leasing, il noleggio a lungo termine e le forme di prestito tra privati gestite su piattaforme tecnologiche.
Il garante della privacy ha spiegato che i dati censiti potranno essere trattati senza il consenso degli interessati, sulla base del cosiddetto legittimo interesse delle società partecipanti ai Sic (Sistemi di informazioni creditizie), garantendo però i più ampi diritti previsti dal Regolamento europeo in materia di protezione dei dati.
Saranno gestiti solo i dati necessari, ritenuti pertinenti e non eccedenti le finalità di valutazione del rischio creditizio, fornendo informazioni complete e puntuali agli interessati.
Ad esempio, chi richiede un mutuo, in caso di diniego, potrà conoscere se la decisione è stata assunta anche basandosi sul punteggio (scoring) di rischio attribuito all’utente da un algoritmo e, in tal caso, chiedere di conoscerne la logica di funzionamento.
Il garante evidenzia che: "I modelli di analisi statistica, così come gli algoritmi utilizzati, dovranno inoltre essere sottoposti a verifica e aggiornamento con cadenza almeno biennale. Particolare attenzione è stata posta sulle misure di sicurezza adottate per proteggere i dati da accessi illeciti e garantire l’affidabilità dei sistemi".
L’iter del codice di condotta
Il Garante per la protezione dei dati personali ha dato riconoscimento, il 6 ottobre 2022 al nuovo Organismo di monitoraggio (OdM) per tutelare i consumatori da eventuali problemi con i sistemi di informazione creditizia (Sic) e approvato in via definitiva il codice di condotta degli operatori del settore, fermo ai box dal 2019.
Il nuovo testo, che acquisterà efficacia il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, completa così l’iter di adozione del Codice di condotta già approvato “con riserva” dal Garante il 12 settembre 2019, la cui operatività era stata però subordinata proprio al completamento della fase di accreditamento dell’OdM, secondo quanto previsto dal Regolamento europeo in materia di privacy.
Questo nuovo arbitro per il rischio del credito dovrà verificare l’osservanza delle regole da parte degli aderenti e dei gestori dei sistemi di informazione e gestirà i reclami degli interessati: chi dovesse ritenere che la mancata erogazione del credito possa dipendere da inesattezze delle informazioni contenute nei Sic potrà dunque, d’ora in poi, rivolgersi direttamente all’OdM.
Il reclamo al nuovo organismo non precluderà comunque la possibilità di rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali, che manterrà inalterate tutte le sue competenze, incluse quelle di vigilanza sull’OdM stesso.
Giornalista professionista dal 2004 e vicecaporedattore per ItaliaOggi, scrive del Fisco in ogni sua forma. Ha fatto incursioni su Classcnbc e Tgcom per raccontare le novità di manovra di bilancio, sanatorie fiscali e storie di elusione.
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