Prestito pre-approvato: cosa succede dopo?
22 ott 2021 | 4 min di lettura | Pubblicato da Castiglia M.
Prima dare il via libera a un finanziamento le banche, o l’intermediario finanziario, svolgono una serie di verifiche per valutare se il richiedente ha le carte in regola per ottenere il prestito. Cioè valutano la fattibilità dell'operazione. Se tutto fila liscio e l’esito delle verifiche è positivo, si dice che il prestito è pre-approvato e si può procedere verso la stipula del contratto vero e proprio. Ecco le tappe della procedura.
In cosa consiste la pre-approvazione
La pre-approvazione di un prestito personale è un passaggio importante perché dà una valutazione preventiva circa la possibilità reale di ottenere un finanziamento. In questa fase, l’istituto di credito (o comunque il soggetto erogante) deve valutare se sussistono i requisiti richiesti al fine di esprimere un parere di fattibilità. I principali criteri di valutazione sono:
- il merito creditizio, che certifica se il richiedente è un buon o un cattivo pagatore (cosa che si deduce consultando le Centrali Rischi che custodiscono nei loro database tutte le informazioni sulla posizione creditizia dei clienti e sul loro indebitamento);
- la situazione reddituale, che deve essere tale da garantire il rimborso delle rate (a tale proposito, va ricordato che la rata del prestito non può mai superare un terzo degli introiti mensili);
- le garanzie offerte dal richiedente;
- l’età, che può variare da istituto a istituto ma che generalmente è compresa tra i 18 e i 75 anni.
Se la banca dà parere positivo, il finanziamento è pre-approvato e si può dare avvio alla raccolta dei documenti e successivamente alla fase istruttoria vera e propria.
Prima della stipula del contratto
A tutela del richiedente, la banca ha l’obbligo di fornire al cliente un modulo informativo (modulo Secci, acronimo di Standard european consumer credit information), contenente tutte le informazioni necessarie a valutare in modo trasparente le condizioni proposte e a decidere se l’offerta è vantaggiosa e adeguata alle proprie esigenze.
Il modulo Secci nel dettaglio
Il modulo Secci (che è possibile visionare cercando il fac-simile in rete per farsi un’idea) contiene:
- le informazioni sulla soluzione di finanziamento proposta e le sue caratteristiche;
- le informazioni relative ai tassi, alle spese accessorie, ai costi e agli eventuali interessi di mora da versare in caso di ritardo nel pagamento delle rate. Per quanto riguarda i tassi, è bene fare attenzione al valore del Taeg (Tasso annuo effettivo globale) che esprime percentualmente il costo complessivo del prestito ed è quindi il dato che serve a valutarne la convenienza, anche confrontandolo con altre eventuali proposte di finanziamento;
- le informazioni relative agli aspetti legali e ai diritti dei consumatori, ad esempio in caso di recesso o di estinzione anticipata;
- le informazioni riguardanti una eventuale polizza assicurativa che tuteli il consumatore, ad esempio, dal rischio di insolvenza, dal rischio di perdita del lavoro o di decesso. A tale proposito, bisogna ricordare che quando si parla di prestiti personali la polizza non è obbligatoria a meno che il finanziamento avvenga tramite cessione del quinto.
La fase istruttoria
Una volta che il prestito è stato pre-approvato, si passa alla fase istruttoria. La banca esamina la documentazione e l'effettiva presenza dei requisiti per dare il via libera al prestito. Se il finanziamento viene concesso, si parla di prestito deliberato ed è la tappa che precede la stipula del contratto.
La documentazione
I documenti da presentare sono di due tipi: fiscale e reddituale. Documentazione fiscale:
- documento d’identità valido e codice fiscale (se si è cittadini italiani);
- documento d’identità e certificato di residenza contestuale (cittadini di altri Paesi Ue);
- documento di soggiorno (cittadini extracomunitari).
Documentazione reddituale:
- ultima busta paga e talvolta il Cud (se si è lavoratori dipendenti)
- ultimo cedolino della pensione (pensionati)
- copia dell’ultima dichiarazione dei redditi e modello F24 che attesti i pagamenti (se si è lavoratori autonomi).
Il contratto
Il contratto di finanziamento, pena la nullità, deve contenere:
- tutte le condizioni che regolano il rapporto tra istituto erogante e consumatore;
- la tipologia di prestito;
- l’importo finanziato;
- i dettagli riguardanti il piano di ammortamento (numero delle rate, loro ammontare e scadenza);
- il Taeg e le spese eventualmente non comprese nel calcolo del Tasso annuo effettivo globale;
- le informazioni relative alla polizza nel caso si decidesse di stipularne una.
La banca deve inoltre allegare al contratto il modulo per il consenso al trattamento dei dati. Una volta sottoscritto il contratto, l’importo viene erogato o tramite bonifico sul conto corrente del cliente o tramite assegno circolare.
Giornalista professionista, collabora da diversi anni con il Sole 24 Ore (Casa24Plus, Mondo Immobiliare). In passato ha lavorato, tra gli altri, per Tempo Economico e Tgcom.
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