Mutuo cointestato: come funziona?
Le 3 cose da sapere:
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Il mutuo cointestato prevede due o più contraenti che rimborsano insieme le rate
1Il mutuo cointestato prevede due o più contraenti che rimborsano insieme le rate
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La cointestazione del mutuo è incentivata dalle banche perché offre maggiori tutele
2La cointestazione del mutuo è incentivata dalle banche perché offre maggiori tutele
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In linea generale si può cointestare qualsiasi tipologia di mutuo
3In linea generale si può cointestare qualsiasi tipologia di mutuo
Il mutuo cointestato è un mutuo in cui due o più soggetti sottoscrivono lo stesso finanziamento e si impegnano congiuntamente a rimborsare l'importo delle rate. Il vantaggio principale di questa formula risiede nel fatto che le banche hanno una duplice garanzia di solvibilità e, in caso di mancato pagamento da parte di uno dei due debitori, possono rivalersi sull'altro per richiedere l'intero importo dovuto.
Sommario
- Come funziona il mutuo cointestato
- I vantaggi di accendere un mutuo cointestato
- I potenziali svantaggi di un mutuo cointestato
- Quando conviene richiedere un mutuo cointestato
- Quali tipi di mutuo si possono cointestare
Come funziona il mutuo cointestato
I mutui cointestati sono finanziamenti ipotecari richiesti da due o più persone che si impegnano a sostenere insieme il rimborso delle rate mensili.
Uno dei casi più frequenti è quello rappresentato da coppie, anche non sposate, che accendono un mutuo per giovani finalizzato all'acquisto della prima casa. Tuttavia, i cointestatari possono in realtà essere anche più di due, come avviene ad esempio nel caso di un mutuo cointestato fra genitori e figli.
Inoltre, sebbene sia la situazione più frequente, non è obbligatorio che i cointestatari abbiano vincoli di parentela. È sufficiente che presentino i documenti necessari per richiedere un mutuo e rispondano ai requisiti richiesti, ossia:
- essere cittadini italiani o della Comunità Europea;
- essere residenti o domiciliati in Italia;
- essere maggiorenni;
- disporre della situazione reddituale adeguata per sostenere le rate.
Chi fa il mutuo deve intestarsi la casa?
Sebbene il caso più comune sia rappresentato da due intestatari di mutuo che risultano anche comproprietari della casa, non è necessario che tutti i sottoscrittori si intestino l'immobile. Possono infatti configurarsi situazioni in cui è più conveniente che uno solo degli intestatari risulti proprietario dell'abitazione.
A tal proposito bisogna precisare che, se l’immobile viene acquistato con un mutuo prima casa, tutti i sottoscrittori del finanziamento cointestato possono accedere alle agevolazioni connesse. Al contrario, potranno beneficiare delle detrazioni fiscali soltanto coloro che risultano comproprietari dell'immobile.
I vantaggi di accendere un mutuo cointestato
Il vantaggio più evidente di richiedere un mutuo cointestato, per i sottoscrittori, è la possibilità di pagare una rata pro capite inferiore, che andrà quindi a pesare meno in rapporto al proprio reddito.
Inoltre, se gli intestatari sono titolari sia del mutuo che dell'immobile, e se quest'ultimo figura come prima casa, sarà possibile per ciascuno detrarre il 19% degli interessi passivi fino a un tetto massimo di 4.000 euro. Se invece uno dei cointestatari risulta a carico di un altro, ma è comunque intestatario sia del mutuo che della casa (come può avvenire ad esempio in un rapporto tra genitori e figli), l'altro cointestatario avrà la possibilità di detrarre il totale degli interessi passivi.
Con la cointestazione di un mutuo poi, come accennato,le banche sono in genere più predisposte a concedere l'erogazione, in quanto le garanzie di solvibilità dei clienti sono quantomeno raddoppiate. Per la stessa ragione, verosimilmente sarà anche possibile richiedere una somma più alta, se necessario, oppure ottenere tassi di interesse più vantaggiosi rispetto a quelli previsti per un mutuo con un singolo intestatario.
I potenziali svantaggi di un mutuo cointestato
Il principale rischio a cui si va incontro con un mutuo cointestato risiede nell'eventualità in cui uno dei cointestatari non sia più disposto a pagare la propria parte. Ciò può avvenire, ad esempio, in seguito a una separazione con un mutuo cointestato in corso, in cui uno dei due non si renda più disponibile a saldare le rate rimanenti.
Mutuo cointestato: come uscirne?
Esistono diverse strade per far fronte all'eventualità di dover uscire da un mutuo cointestato, percorribili anche nel caso in cui la problematica emerga tra due cointestatari che non hanno vincoli coniugali o di parentela. Le soluzioni principali sono:
- la sostituzione del mutuo con uno nuovo, con intestatari diversi;
- l'accollo del mutuo, operazione con cui uno degli intestatari compra la quota dell'immobile dell'altra persona e si impegna a ripagare l'intero debito residuo;
- la vendita della casa.
La strada della sostituzione è l'unica percorribile anche nel caso in cui ci sia bisogno di aggiungere un intestatario. Al contrario, non è possibile procedere tramite una surroga, operazione che permette soltanto il trasferimento del debito residuo presso una nuova banca ma non l'aggiunta o la rimozione di intestatari.
Quando conviene richiedere un mutuo cointestato
L'accensione di un mutuo cointestato è sicuramente consigliata in caso di comproprietà dell'immobile. Inoltre, un mutuo cointestato conviene quando la situazione reddituale di un singolo intestatario non sarebbe abbastanza per ottenere l'erogazione di un finanziamento non condiviso, o quando non si dispone di sufficienti garanzie da presentare alla banca.
Il mutuo cointestato si rivela particolarmente conveniente anche per le coppie in cui uno dei due lavora come libero professionista o comunque non dispone di un contratto a tempo indeterminato. In questo caso, infatti, potrebbe accadere che per un certo periodo di tempo uno dei due non riesca più a sostenere il pagamento delle rate. Grazie alla cointestazione, l'altro può subentrare per coprire l'intero corrispettivo mensile da restituire alla banca.
Quali tipi di mutuo si possono cointestare
In linea generale, la cointestazione è possibile per ogni tipologia di mutuo, sia esso richiesto per l'acquisto della prima o della seconda casa, per una ristrutturazione, a tasso variabile, a tasso fisso, e indipendentemente dalla sua durata. Non ci sono infatti limiti specifici connessi a determinate finalità o tipologie di tasso.
Naturalmente, spetta poi alla singola banca decidere se accettare o meno la cointestazione, ma solitamente questa soluzione è incentivata in quanto rappresenta una maggiore tutela per l'istituto di credito.
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