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Come funziona l’esenzione multipla IMU per coniugi con residenze diverse

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Le 3 cose da sapere:

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    In passato, l'esenzione dall'IMU era applicabile solo a un unico immobile per nucleo familiare.

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    In passato, l'esenzione dall'IMU era applicabile solo a un unico immobile per nucleo familiare.

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    Oggi, i coniugi che risiedono in abitazioni diverse hanno diritto all'esenzione per entrambe.

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    Oggi, i coniugi che risiedono in abitazioni diverse hanno diritto all'esenzione per entrambe.

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    La precedente normativa discriminava le coppie sposate rispetto ai conviventi di fatto.

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    La precedente normativa discriminava le coppie sposate rispetto ai conviventi di fatto.

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L'IMU, o Imposta Municipale Unica, è una tassa che riguarda il possesso di immobili in Italia. L'esenzione dall'IMU per l'abitazione principale è un tema particolarmente delicato, soprattutto quando si tratta di coniugi con residenze diverse. Recenti sentenze della Corte Costituzionale hanno modificato l'approccio a questa questione, permettendo ora l'esenzione per entrambi gli immobili se rispettano determinate condizioni.

La normativa IMU ha subito molteplici modifiche nel corso degli anni, influenzando direttamente i contribuenti. Una delle questioni più complesse riguarda l'esenzione per i coniugi che, per vari motivi, risiedono in abitazioni diverse. Cerchiamo di comprendere come funziona l'esenzione multipla IMU per i coniugi con residenze separate, alla luce delle recenti novità normative e giurisprudenziali.

Sommario

La normativa precedente

In passato, la normativa prevedeva che l'esenzione dall'IMU fosse applicabile solo a un unico immobile per nucleo familiare, indipendentemente dal fatto che i coniugi risiedessero in abitazioni diverse. Questo significava che, anche se i coniugi avevano residenze anagrafiche separate per motivi di lavoro o altre esigenze, potevano beneficiare dell'esenzione solo per un'abitazione. Questo approccio era stato confermato anche dalla Corte di Cassazione, che considerava il beneficio legato all'unità del nucleo familiare e alla residenza congiunta.

La svolta della Corte Costituzionale

La situazione è cambiata radicalmente con la sentenza 209/2022 della Corte Costituzionale. Questa sentenza ha dichiarato illegittima la norma che limitava l'esenzione IMU a un unico immobile per i coniugi con residenze separate. La Corte ha stabilito che i coniugi che risiedono in abitazioni diverse hanno diritto all'esenzione per entrambe le case, purché ciascun immobile sia utilizzato come dimora abituale e residenza anagrafica di uno dei coniugi.

Motivi della decisione

La Corte Costituzionale ha giustificato questa decisione sottolineando che la precedente normativa discriminava le coppie sposate rispetto ai conviventi di fatto. Inoltre, ha riconosciuto che, nell'attuale contesto sociale e lavorativo, è sempre più comune che i coniugi vivano separati per periodi di tempo prolungati, senza che ciò comprometta l'unità del nucleo familiare.

Procedura per richiedere l'esenzione

I coniugi che si trovano nella situazione di risiedere in abitazioni diverse devono presentare una dichiarazione al comune di residenza per ottenere l'esenzione IMU. È consigliabile conservare tutta la documentazione che possa attestare l'effettiva dimora abituale nelle due case, in modo da poter rispondere prontamente a eventuali richieste di verifica.

Verifica delle residenze

Sebbene la sentenza della Corte Costituzionale abbia ampliato l'esenzione, resta comunque fondamentale per i coniugi dimostrare la residenza abituale e anagrafica nelle rispettive abitazioni. I comuni hanno il diritto di effettuare controlli per verificare la veridicità delle dichiarazioni, utilizzando anche i dati relativi ai consumi di servizi come gas, acqua ed elettricità.

Richiesta di rimborso

Chi ha già pagato l'IMU per gli anni precedenti, pur avendo diritto all'esenzione, può richiedere il rimborso al comune di competenza. La richiesta deve essere presentata entro cinque anni dal pagamento o dal momento in cui è stato riconosciuto il diritto alla restituzione.

Quali documenti sono necessari per dimostrare la residenza abituale?

È utile conservare bollette di utenze, contratti di affitto o proprietà, e qualsiasi altra documentazione che possa attestare l’effettiva dimora abituale nelle due abitazioni.

Implicazioni per i coniugi separati

La sentenza della Corte Costituzionale estende il diritto all'esenzione anche ai coniugi separati di fatto. In questi casi, non sussiste più la presunzione di un'unica abitazione principale, e ciascun coniuge può beneficiare dell'esenzione per la propria residenza.

Cosa succede se i coniugi si trasferiscono in un unico comune?

Se i coniugi si trasferiscono in un unico comune, perdono il diritto all’esenzione per doppia residenza e devono adeguarsi alle regole IMU standard per quell’abitazione.

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