Assicurazione Covid, cresce la domanda di polizze salute
31 mar 2021 | 6 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.
La voglia di assicurazioni sanitarie in Italia cresce sempre di più. E non parliamo solo di quelle che tutelano specificatamente contro il Covid-19. Certo, non si può comunque negare che la pandemia da Coronavirus abbia accelerato l’interesse degli italiani nei confronti proprio di questo tipo di polizze e della tutela della salute in generale. Il susseguirsi di misure per Covid-19 e i dubbi sullo scenario pandemico legati al piano delle vaccinazioni hanno, infatti, inciso sulla programmazione delle spese degli italiani per il 2021, fra cui quelle sanitarie.
Nuovo slancio per le polizze sanitarie
Come emerso dai dati, diffusi lo scorso gennaio, dell’Osservatorio Nomisma e Crif "The World After lockdown", il 17% degli italiani avrebbe intenzione di aumentare, nel 2021, quella che è la spesa per le polizze sanitarie integrative.
Si tratta, dunque, di un settore, questo delle polizze salute, che si mostra in continua crescita soprattutto in un contesto in cui, da un lato, la popolazione italiana invecchia sempre di più e dall'altro ci sono sempre più famiglie in difficoltà che vogliono proteggersi da eventuali spese impreviste, come quelle mediche appunto.
Ad emergere, in particolare, per ora è la tendenza a un grande aumento della richiesta di coperture legate al Covid-19 che riguardano non solo la persona ma anche i fermi delle attività.
Stando alle ultime rilevazioni, infatti, sia i privati cittadini che le aziende sarebbero sempre più propensi a sottoscrivere polizze salute per tutelare sé stessi, la propria famiglia o, appunto, la propria azienda per far fronte alla necessità di accesso rapido alle cure.
E le società assicurative non sono rimaste certo ferme a guardare, lanciando sul mercato diversi pacchetti e offerte di polizze sanitarie.
Secondo un rapporto della Commissione europea, negli ultimi 10 anni, gli italiani si sono rivolti sempre più spesso alla sanità privata scegliendo di mettere mano al proprio portafoglio per avere delle prestazioni sanitarie. Il motivo è, purtroppo, palese: i tempi di attesa nella sanità pubblica sono ancora troppo lunghi. Va, poi, tenuto conto anche del fatto che negli ultimi anni i prezzi del ticket sono diventati sempre più alti per cui, in caso di differenze economiche spesso davvero minime, il paziente preferisce optare per la scelta del privato.
Inoltre, con l’avvento della pandemia e gli ospedali al collasso, gli italiani sono sempre più portati a preferire, per le prestazioni prescritte dal medico, strutture private.
E così che oltre un terzo degli italiani si è dichiarato interessato a sottoscrivere una assicurazione sanitaria, una propensione questa che nel 2020 è cresciuta di oltre il 50% rispetto al 2019. E se oggi sono circa 13 milioni gli italiani che hanno già una copertura sanitaria integrativa è facile immaginare che questo valore, sotto la spinta della terza ondata della pandemia, entro fine anno aumenterà.
Il Covid, insomma, ha portato ad un nuovo approccio degli italiani ai bisogni di assistenza.
In base all’ultimo "Rapporto sulla sanità pubblica, privata e intermediata - oltre il Covid-19, un secondo pilastro per la protezione della salute", pubblicato lo scorso febbraio da Intesa Sanpaolo Rbm Salute e dalla Fondazione Censis su un campione di 10mila italiani "due su tre mostrano una forte preoccupazione per la protezione della propria salute a causa della pandemia. Il 90,8% degli italiani richiede maggiore protezione in caso di nuova emergenza sanitaria. Oltre 1 su tre dei cittadini è interessato a rispondere a questa esigenza attraverso una polizza sanitaria (+50% rispetto alla rilevazione 2019)".
Altro dato che emerge dal report è che per il 93% degli italiani il sistema sanitario dovrà cambiare profondamente.
Di fronte all’incertezza dell’attuale scenario le coperture assicurative sanitarie sembrano, dunque, essere la soluzione migliore per far fronte alle cure mediche di cui si necessita.
E così anche le polizze si sono ‘adeguate’ e le agenzie assicurative forniscono sempre più pacchetti su misura da sottoscrivere facilmente anche online.
Ma cosa sono le polizze sanitarie?
Quella sanitaria è un tipo di assicurazione che sta sempre di più prendendo piede nel nostro Paese dove la sanità è pubblica.
Il fatto è che, come detto, sempre più persone decidono di rivolgersi a medici o strutture private o, comunque, vogliono sentirsi tutelati in caso di malattie impreviste.
Si tratta di una copertura facoltativa (per cui ogni cittadino può decidere, a differenza di quanto accade in altri Paesi del mondo, se stipularla o meno, ndr) che copre le spese sostenute in caso di infortunio o malattia quando si preferisce optare per la sanità privata rispetto a quella pubblica o per far fronte a spese impreviste o problemi di salute quando si è in viaggio.
L’assicurazione sanitaria funziona come tutte le altre: si stipula una polizza che, in cambio di un pagamento annuale, copre in caso di spese impreviste fino ad una cifra massima prestabilita.
Cosa copre l’assicurazione sanitaria?
Ovviamente le spese coperte dipendono dal contratto che si è stipulato. In generale, l’assicurazione sanitaria classica copre tutti quelli che sono gli esami diagnostici, le cure mediche o i ricoveri in ospedale che riguardano una malattia o un incidente. Ancora, possono coprire l’acquisto di medicinali o i check-up a scopo di prevenzione.
Le assicurazioni mediche possono riguardare il singolo o tutta la famiglia.
Nella maggior parte dei casi non coprono, però, tutto ciò che riguarda le cure estetiche, le spese dentistiche (alcune polizze ne coprono una parte), le consulenze da un dietologo o un nutrizionista.
Ci sono, poi, delle polizze con coperture speciali, come, ad esempio, quelle relative alla tutela legale in caso di danni derivanti da visite o cure mediche.
Non è, però, sempre possibile stipulare una polizza sanitaria. Ad esempio la maggior parte delle polizze hanno dei limiti relativi all’età per cui ci sono compagnie che già a partire dai 60 anni di età decidono di non assicurare. Così come, ad esempio, ci sono compagnie che non forniscono copertura assicurativa ai malati di Aids, alcolisti o tossicodipendenti.
Tante assicurazioni oggi forniscono un servizio di consulenza medica h24, anche in caso di Covid, con professionisti pronti a rispondere sette giorni su sette. Inoltre molte compagnie forniscono un elenco di cliniche convenzionate alle quali ci si può rivolgere per ottenere la prestazione di cui si farà carico direttamente l'assicurazione.
Ovviamente il costo della polizza sarà diversa a seconda del tipo di copertura richiesta, dall’età dell'assicurato e dalle sue condizioni di salute. I rimborsi possono essere totali o parziali (a seconda di cosa si è sottoscritto nella polizza).
Prima di sottoscrivere una polizza sanitaria è necessario compilare un questionario anamnestico che raccoglie tutte le informazioni sullo stato di salute del richiedente. Tutte queste informazioni sono fondamentali per determinare il rischio, il premio e per ottenere la copertura assicurativa.
L’assicurazione sanitaria per i lavoratori in smart working
Da quando, con l'avvento della pandemia, sono cambiate anche le abitudini lavorative degli italiani, si è posto il problema anche di un trattamento speciale, dal punto di vista sanitario, per i molti lavoratori che si sono ritrovati a lavorare da casa. Il lavoro agile, per sua natura, richiede infatti di avere un’assicurazione medica a distanza.
La risposta delle assicurazioni non si è fatta attendere e al momento si stanno mettendo a punto nuovi prodotti e servizi in grado di colmare questa lacuna.
Dunque, un po’ come accaduto in tanti altri settori, la pandemia ha reso necessaria una ristrutturazione del settore assicurativo per andare incontro alle nuove esigenze del momento visto che il lavoro da remoto è, ormai, destinato a diventare una realtà sempre più importante nel mondo del lavoro.
Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma, due master, ha collaborato con numerose testate nazionali e internazionali occupandosi soprattutto di economia e finanza. Collabora da diversi anni con Milano Finanz
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