Rc auto e polizze sanitarie: ecco i nuovi parametri per i risarcimenti
1 apr 2025 | 5 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.

Nuove regole per la liquidazione dei danni non patrimoniali da lesioni considerate di non lieve entità. Il 5 marzo 2025 segna una data importante per il settore delle assicurazioni in Italia, con l'entrata in vigore di nuove normative che influenzano direttamente le polizze RC auto e le modalità di risarcimento in caso di incidenti. In particolare, sono stati introdotti nuovi parametri che regolano i risarcimenti relativi ai danni fisici, nonché gli aspetti legati alle polizze sanitarie. Ma cosa cambia davvero per gli automobilisti, motociclisti, conducenti e passeggeri? E quali sono gli impatti per le compagnie assicurative?
Vediamo quali sono le principali novità introdotte dalla riforma, attesa da quasi 20 anni, e come le polizze sanitarie si inseriscano in questo nuovo quadro normativo, mirando a un miglioramento della tutela per i cittadini.
Cosa cambia con la nuova tabella per la quantificazione dei danni fisici
La riforma delle RC auto, entrata in vigore il 5 marzo 2025, rappresenta un passo fondamentale per migliorare l’efficienza e la trasparenza dei risarcimenti in caso di incidenti stradali. Le novità riguardano principalmente il sistema di risarcimento dei danni fisici derivanti da incidenti e la regolamentazione delle modalità di indennizzo per le persone coinvolte nei sinistri.
Nello specifico, sono cambiati i parametri di riferimento per i risarcimenti relativi alle macrolesioni da incidenti stradali, cioè quelle considerate di non lieve entità. Questi parametri, attesi da lungo tempo e che danno attuazione all’articolo 138 del Codice delle Assicurazioni (decreto legislativo 209/2005), sono contenuti nella Tabella Unica Nazionale (TUN), lo strumento di riferimento per il calcolo del risarcimento in caso di danno biologico e morale derivato da incidenti stradali e/o da responsabilità sanitarie. Tali parametri si applicano a lesioni gravi e invalidanti, con una soglia minima del 10% di invalidità. La nuova tabella sarà quindi utilizzata per tutti gli incidenti avvenuti dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Fino ad oggi, la quantificazione dei danni ai conducenti e passeggeri dopo un incidente si basava su criteri che, pur dettagliati, avevano spesso generato disparità nei risarcimenti, causando insoddisfazione tra alcune categorie di persone.
Procedure più rapide per i risarcimenti
Dal 5 marzo 2025, la nuova tabella introduce parametri più precisi e uniformi per calcolare i risarcimenti per danni fisici. In particolare, sono stati stabiliti valori medi aggiornati, che tengono conto delle nuove tecnologie mediche e degli approcci terapeutici, aumentando così la trasparenza nelle decisioni dei periti.
Il nuovo sistema punta inoltre a snellire le procedure di risarcimento, con l’obiettivo di ridurre il numero di contenziosi tra assicurati e compagnie. A tal fine, è stato introdotto un meccanismo di gestione più efficiente, che consente di velocizzare la risoluzione delle pratiche relative ai danni fisici, evitando che gli automobilisti debbano aspettare mesi o anni per ottenere un risarcimento equo.
Danno non patrimoniale e risarcimento automatico
Un’altra novità riguarda l’introduzione del risarcimento automatico per il danno non patrimoniale in caso di incidente. Se prima questo tipo di danno, che comprende il danno morale e il danno esistenziale, richiedeva una procedura complessa per essere dimostrato, ora la riforma prevede un risarcimento semplificato per tutti i soggetti coinvolti in un sinistro, senza necessità di particolari prove.
Questo cambiamento mira a garantire maggiore equità, riducendo il rischio di disparità di trattamento nelle richieste di risarcimento.
La tabella: quanto vale ogni punto di invalidità
La Tabella Unica Nazionale stabilisce che per ogni giorno di invalidità temporanea spetta un risarcimento fisso di 55 euro, cifra che può aumentare tra il 30% e il 60% in base al danno morale subito. Solo una volta stabilizzati i postumi permanenti, verranno liquidati il danno biologico, legato alla perdita della capacità psico-fisica, e il danno morale, relativo alla sofferenza psicologica della vittima.
La TUN definisce un valore economico per ogni punto di invalidità (danno biologico), compreso tra 10 e 100 punti. Il nuovo regolamento introduce così un sistema di liquidazione del danno "a punti", con un valore iniziale fissato a 947,30 euro per ogni punto di invalidità.
Il MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) ha specificato che la Tabella Unica Nazionale è stata elaborata considerando tre elementi fondamentali, che concorrono a determinare l’importo del risarcimento:
- Danno biologico permanente, cioè la lesione definitiva dell’integrità psico-fisica, con un valore economico che varia in base all’età del soggetto leso.
- Danno morale, ovvero la sofferenza psicologica della vittima.
- Danno biologico temporaneo, ossia la temporanea inabilità a svolgere le normali attività quotidiane.
L’impatto delle polizze sanitarie
Oltre alle modifiche alle RC auto, un altro punto cruciale della riforma riguarda la relazione tra le polizze sanitarie e i risarcimenti per incidenti stradali. Se le polizze RC auto coprono prevalentemente i danni materiali e le lesioni fisiche, non sempre garantiscono il rimborso totale delle spese sanitarie. Per questo motivo, sempre più persone scelgono di sottoscrivere polizze sanitarie integrative.
Negli ultimi anni, le polizze sanitarie complementari hanno registrato una crescente diffusione, soprattutto per chi ha subito incidenti con lunghe riabilitazioni o interventi chirurgici costosi. La riforma ha quindi introdotto una maggiore integrazione tra RC auto e polizze sanitarie, facilitando l’accesso alle cure mediche necessarie per gli assicurati.
Dal 5 marzo 2025, le compagnie assicurative sono obbligate a informare i clienti sulle possibilità di sottoscrivere polizze sanitarie aggiuntive, che potrebbero coprire i danni non rimborsati dalla RC auto. Questo cambiamento mira a migliorare la trasparenza delle offerte, garantendo una protezione più completa per i consumatori.
Indennizzo per le spese mediche e di riabilitazione
In caso di lesioni gravi che richiedono interventi medici e riabilitazione, la polizza RC auto potrebbe non essere sufficiente a coprire tutte le spese. Le polizze sanitarie integrative, invece, offrono un indennizzo specifico per:
- Visite specialistiche
- Interventi chirurgici
- Fisioterapia e riabilitazione
La riforma stabilisce inoltre che le compagnie assicurative debbano fornire informazioni chiare sui limiti di copertura delle polizze sanitarie, così da permettere agli assicurati di essere consapevoli delle spese extra che potrebbero dover affrontare e delle soluzioni disponibili per coprirle.

Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma.
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