Sanità pubblica: l'Italia spende meno della media dei Paesi sviluppati
27 nov 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Marco B.

Qual è la situazione italiana in tema di sanità pubblica?
A quanto pare, come testimonia il report dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), nonostante la nostra sanità sia ancora tra le migliori stanno emergendo delle criticità. Dall'analisi, infatti, è stato evidenziato che la spesa pro capite dell'Italia è sotto la media dei Paesi sviluppati.
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Spesa pro capite bassa
La possibilità, teoricamente garantita a tutti, di ottenere cure di buon livello gratuitamente ci viene ancora invidiata in molti Paesi.
Ciononostante, in base al rapporto dell’OCSE, è emerso che la spesa pro capite per la sanità in Italia sia sotto la media dei Paesi sviluppati. Inoltre, è scesa molto anche l’aspettativa di vita degli italiani: dal 3° posto del 2021 al 9° del 2022.
Cure veloci se si paga
Inoltre, l’Istituto nazionale di statistica (ISTAT), certifica che sempre meno cittadini “riescono ad accedere alle cure specialistiche entro il tempo necessario per affrontare adeguatamente una patologia o per prevenirla; ci riescono in modo semplice se pagano cure e visite in strutture private”, sostenendo dunque spese mediche importanti, soprattutto quando non interessano solo singoli ma intere famiglie.
Il dettato costituzionale
“Non dovrebbe andare così”, si legge su Treccani, che si richiama ai principi costituzionali: “In teoria valgono ancora principi democratici varati quasi 80 anni fa, nella giovanissima Italia repubblicana”.
L’articolo 32 della Costituzione, tuttora in vigore al primo comma recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
Il Servizio sanitario nazionale
Grazie a questo principio, che ha valore di legge, è nato nel 1978 il Servizio sanitario nazionale (SSN), che prevede “l’estensione delle prestazioni sanitarie a tutta la popolazione, l’accesso alle cure, senza nessuna discriminazione, e la parità nell’accesso in relazione a uguali bisogni sul fronte della salute”.
Puntare sulla spesa sanitaria
L’edizione 2023 del rapporto OCSE - Health at a Glance (La salute in uno sguardo) - parte da un presupposto che, pure sembrando ovvio, non è scontato: “La performance di un sistema sanitario ha un forte impatto sulla salute di una popolazione. Quando i servizi sanitari sono di alta qualità e accessibili a tutti, i risultati sanitari delle persone sono migliori. Il raggiungimento degli obiettivi di accesso e qualità e, in ultima analisi, di migliori risultati sanitari, dipende dalla sufficiente spesa sanitaria".
La metà rispetto alla Germania
Secondo il report, lo Stato italiano sta investendo in sanità ‒ per ciascun cittadino e a parità di potere d’acquisto ‒ 4.291 dollari l’anno, molto al di sotto della media OCSE, che arriva a 4.986 dollari.
Rispetto agli altri Paesi Dell'UE va ancora peggio: l’Italia spende per ogni cittadino 3.709 dollari in meno rispetto alla Germania (8.000 dollari), 2.339 in meno rispetto alla Francia (6.630 dollari) e 141 meno della Spagna (4.432 dollari pro capite).
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