Incidente con auto sostitutiva, ecco quando paga l’assicurazione
4 ott 2023 | 6 min di lettura | Pubblicato da Giusy I.
Un servizio molto comodo, non c’è che dire. Stiamo parlando dell’'auto sostitutiva, o meglio conosciuta come auto di cortesia. Si tratta di un servizio che spesso viene offerto dalle carrozzerie, concessionarie o officine quando la vettura dei clienti è in riparazione per un tempo più o meno lungo.
Un servizio, dunque, comodo che può essere sia gratuito che a pagamento, a seconda della scelta del gestore Ma cosa succede se si verifica un incidente proprio mentre stiamo utilizzando l’auto di cortesia?
L’ipotesi di un incidente con auto sostitutiva, infatti, non è affatto rara. In questo caso, a chi spetta pagare i danni? La compagnia assicurativa può richiedere il rimborso dei danni di un sinistro con un’auto sostitutiva al cliente? Se sì, fino a che punto il cliente risponderà dei danni?
Vediamo cosa succede, ma soprattutto approfondiamo una importante ordinanza della Cassazione che rappresenta una significativa svolta in materia.
Quando si ha il diritto di ricevere un’auto sostitutiva?
Generalmente, come detto, se il veicolo necessita di un intervento di riparazione che richiede un certo lasso di tempo, almeno più di sei ore, è possibile ottenere un'auto di cortesia dalla propria officina di fiducia, ovviamente se questa offre tale servizio e se ha una vettura disponibile. A volte, infatti, potrebbe essere presente la clausola “soggetta a disponibilità”. Ciò significa che si potrebbero non trovare sempre auto a disposizione. Attenzione, però, non si tratta di un servizio sempre dovuto. Ci sono, infatti, casi in cui si potrebbe non avere diritto a un'auto sostitutiva. Nonostante possa sembrare un servizio standard, in realtà, la disponibilità dell'auto di cortesia non è, infatti, un obbligo da parte del concessionario, né un diritto per l'automobilista. Questo servizio è fornito solo dopo l’autorizzazione della riparazione da parte di un tecnico. Il diritto a un’auto di cortesia può essere garantito tramite una clausola specifica nel contratto di vendita con la concessionaria o incluso nella polizza assicurativa.
In particolare le situazioni in cui può essere data una macchina sostitutiva sono le seguenti: quando l’auto è in riparazione presso un’officina autorizzata; quando l’auto ha subito un incidente stradale o è necessario riparare un guasto meccanico; quando la polizza assicurativa RC Auto include il servizio di auto di cortesia. In quest’ultimo caso, è la compagnia assicuratrice del veicolo che offre questa clausola all’assicurato.
Generalmente, l'auto di cortesia viene concessa per un periodo di tempo limitato, a seconda delle politiche dell’officina o della compagnia assicuratrice. Solitamente, può andare da un minimo di tre giorni, in caso di sinistro, a un massimo di un mese, in caso di furto del veicolo.
Ovviamente sarà bene trattare l’auto temporanea con rispetto e restituirla alla scadenza in buone condizioni.
Auto di cortesia: a cosa fare attenzione
Quando si prende un’auto di cortesia è importante fare attenzione ad alcuni aspetti.
Il consiglio è sempre quello di leggere accuratamente, prima di firmare un contratto per un'auto di cortesia, tutte le condizioni previste. Non solo, è bene fare attenzione anche al momento della consegna dell’auto di cortesia e durante il suo utilizzo.
Proprio come quando si prende un’auto a noleggio, infatti, è necessario assicurarsi, prima di partire, di avere ispezionato in modo approfondito l’auto, sia all’interno sia all’esterno. Qualsiasi danno presente e verificato va documentato con foto o messo, comunque, per iscritto sul contratto. Ovviamente, si raccomanda di controllare che la polizza assicurativa sia valida per circolare.
Infine, poco prima della consegna sarà bene fare il pieno per far tornare il serbatoio al livello di quando l’auto era stata presa in consegna.
Auto sostitutiva e assicurazione: come funziona e cosa dice la legge
Come detto, l’auto sostitutiva viene messa a disposizione da parte dei concessionari o delle officine per garantire la mobilità dei loro clienti. Tali veicoli sono riconosciuti dalla normativa alla stregua delle auto per test drive, e quindi, devono essere coperte con un'assicurazione valida che, di solito, è progettata per fornire un ampio raggio di protezione, che va dalla copertura dei costi per eventuali guasti alla salvaguardia della classe di merito in caso di incidenti.
Ma quali sono le procedure da seguire se si verifica un incidente mentre si è alla guida di un'auto sostitutiva? La regola generale non differisce molto da quella che si applicherebbe alla propria auto: compilazione del modulo CAI e comunicazione all'entità che ha fornito il veicolo, che si occuperà della gestione assicurativa.
Chi paga in caso di incidente con auto sostitutiva?
Quando avviene un incidente con l’auto sostitutiva, ci si pone subito la domanda sulla responsabilità dell’assicurato e sulla questione del risarcimento dei danni.
In realtà, a ben guardare, la regola generale è molto chiara. Come avviene in caso di sinistro con mezzo proprio se la colpa non è dell’assicurato, la compagnia assicurativa non si potrà rivalere sul cliente come disciplinato dagli articoli 1218 e 2043 del Codice Civile. Se, invece, il sinistro è stato provocato dal cliente, è chiaro che sarà proprio quest’ultimo a dover risarcire i danni dell’auto di cortesia. Nello specifico, il risarcimento riguarderà sia i danni riportati dal veicolo che l’aumento del premio assicurativo che la compagnia dovrà a sua volta pagare. Questa regola generale si applica solo quando l’auto di cortesia è fornita dallo stesso assicuratore con cui è stata stipulata la polizza Rc auto.
Nei casi, invece, di noleggio di auto sostitutiva in un concessionario automobilistico o altro fornitore, il risarcimento potrebbe comprendere anche il mancato guadagno sul successivo noleggio del veicolo, oltre agli interessi.
In caso di incidente e di responsabilità esclusiva del conducente dell’auto di cortesia, quindi, quest’ultimo sarà tenuto a risarcire al proprietario l’effettivo valore del bene. Sarà bene effettuare una valutazione del danno, magari presso un perito di parte in caso di sinistro, per farsi un’idea del costo per la riparazione tenendo conto del valore reale del veicolo al momento del danno. Spesso, nel momento in cui si accede al servizio di “auto sostitutiva” si firma un vero e proprio contratto con il proprietario del veicolo messo a disposizione.
La sentenza della Corte di Cassazione
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione, la numero 27389 del 2022, ha chiarito ulteriormente la questione della polizza Rc obbligatoria in caso di incidente con auto sostitutiva. Secondo i giudici della Suprema Corte, la vittima del sinistro ha il diritto di fruire di un’auto sostitutiva a noleggio, “senza alcun costo a suo carico, per il periodo in cui il proprio veicolo è in riparazione, senza dover dimostrare la necessità del veicolo sostitutivo”.
Il risarcimento del noleggio riguarda esclusivamente i giorni in cui il proprio veicolo è in fermo tecnico in carrozzeria, qualsiasi giorno di noleggio oltre quelli necessari per la riparazione è a carico del cliente.
Si tratta di una ordinanza importante perché prima bisognava dimostrare alle compagnie assicurative la necessità dell’auto sostitutiva, presentando documentazione personale come orari lavorativi, attività svolta e composizione del nucleo familiare.
Giusy Iorlano è giornalista professionista. Laureata presso la Luiss Guido Carli di Roma, due master, ha collaborato con numerose testate nazionali e internazionali occupandosi soprattutto di economia e finanza. Collabora da diversi anni con Milano Finanz
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